I sei sospetti
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Vikas Swarup è un diplomatico indiano. Dal suo primo romanzo, Le dodici domande, best seller internazionale tradotto in 35 lingue, nel 2008 è stato tratto il film The Millionaire, per la regia di Danny Boyle, vincitore di otto premi Oscar.
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Opinioni inserite: 6
Gli insoliti sospetti
India, paese di mille contraddizioni con un forte disequilibrio nella distribuzione della ricchezza. Dove i poveri sono ridotti alla fame, dove i ricchi possono comprarsi ogni ben di dio, compresa l'innocenza di fronte ad un tribunale.
Il destino di un indigente colpevole di un furtarello e' di essere incarcerato e pestato a sangue, il destino di un ricco pluriomicida e' festeggiare l'ennesima assoluzione tra star del cinema.
India, paese omogeneo di fronte al piombo. Una pallottola conficcata nel petto di uno straccione provoca il medesimo effetto che nel petto di un magnate, égalité direbbero in Francia.
Vichy Rai e' morto, assassinato da un colpo di pistola sparato nella sua villa favolosa durante un party. Vicky Rai l'indiscusso colpevole , Vicky Rai il figlio di un ministro mafioso e potente industriale e quindi Vicky Rai l'immacolato, per la Corte. Sei persone vengono bloccate in possesso di un'arma: l'aborigeno,il burocrate, il politico, l'attrice, il ladro e l'americano. I sei sospetti.
Buongiorno India.
Splendido romanzo di Vikas Swarup, l'autore si conferma essere un ottimo scrittore, il frutto della sua penna e' poliedrico e credo potrebbe piacere ad un pubblico molto ampio. Nelle prime pagine affrontiamo un delitto e le personalita' dei sospetti, il giallo come genere letterario e' l'idea di base che cede il passo a molto altro ancora. L'alternarsi dell'approfondimento dei presunti colpevoli traccia percorsi dissimili nella societa' indiana essendo variegata la provenienza dei protagonisti,spaziando dalle baraccopoli di Delhi al Kashmir , dal Varanasi a Bollywood e alle Andamane.
Spassoso e commovente, a tratti improbabile e grottesco, cio' che piu' mi ha affascinato del romanzo e' stata la capacita' di Swarup di riuscire a proporre un urlo di forte denuncia con estrema leggerezza. Diplomatico indiano, l'autore di fatto sfoga una dissenteria di sacrosanta polemica verso la corruzione dilagante, la poverta' assassina che passa inosservata innanzi agli occhi della classe media e alta, la condizione della donna, l'estremismo religioso.
Questo e' un ottimo lavoro, una lettura fresca e leggera, buffa e divertente perfetta per l'estate (ma anche primavera autunno e inverno) ed allo stesso tempo una fotografia scattata da un indiano di una realta' opprimente, un nitido primo piano della melma che imputridisce il suo paese.
Satirico, brillante, originale un libro lupo mascherato da agnello.
Ops, vi ho detto che un certo Vicky Rai e' stato assassinato ? Ne parlano tutti i giornali...buona lettura.
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SEI SOSPETTI...O FORSE NO?!?
Ma che libro è?? Intendiamoci sin da subito, il mio è un commento positivissimo e anche più.
Il "classico" libro che inizia dalla...FINE; il "classico" libro che ti fa capire che non è importante la trama del libro, ma come la si porta avanti; il "classico" libro che ti spiazza nel finale e che, dopo aver letto l'ultima pagina, non ti fa capire (subito) se il sapore che ti ha lasciato è quello di delusione o di sorpresa (salvo poi accorgerti che alla fine provi contemporaneamente sia sorpresa che delusione e capisci che il libro ti è piaciuto per davvero!)
La trama potrebbe essere tra le più banali: un uomo viene ucciso in casa sua; si sa qual è l'arma non si sa chi è stato; ci sono sei persone sospette ognuno con un motivo più che valido. stop.
E invece è qui che inizia il bello!
Quello che si instaura con l'autore è un vero e proprio gioco, finalizzato alla scoperta del colpevole, mentre lui gioca con te come il gatto con il topo rilasciando indizi, prima, e minando le tue certezze, poi.
Quello che viene fuori è un libro con uno stile e una scrittura frizzantina, molto scorrevole e allo stesso tempo accattivante, che ti permette di fare un viaggio nella variegata e variopinta cultura indiana, incuriosendoti e senza mai farti annoiare.
E poco importa se poi il finale (e che finale!) non è proprio come lo volevi tu... :)
Credo che ognuno di noi, almeno una volta della vita deve leggere un libro simile: sia che sia "sorpresa", sia che sia "delusione" il sapore che ti lascia in bocca, il bello di questo libro è che, una volta finito, ti fa capire quale piacere si può provare nella lettura.
Un bel libro ti prende e ti porta con sé, decide lui dove portarti, che strada fare e dove arrivare...e tu non puoi fare altro che lasciarti andare...e questo è un BEL LIBRO!
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I sei sospetti
Avevo già avuto modo di apprezzare Vikas Swarup leggendo “Le dodici domande” (che era riuscito a sorprendermi piacevolmente nonostante avessi già visto il film The Millionaire) e anche questa volta non mi ha deluso con la sua capacità di intrecciare varie storie per rendere un insieme complesso e multicolore, descrivendo una realtà piena di difficoltà, di ingiustizie ma anche di fascino.
Qui si seguono le vicende di sei protagonisti, affiancati da un buon numero di personaggi, particolari e ben delineati, che si muovono tra realismo, improbabilità e magia.
Le vicende di ognuno sono raccontate con uno stile particolare che lo contraddistingue, e portano a scoprire come essi si siano trovati nella particolare situazione di essere sospettati dell’omicidio di un potente malavitoso.
Il tutto è coronato da un finale per nulla scontato, capace di tenere avvinto il lettore fino all’ultima pagina.
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Bello bello bello
Bello, divertente, curioso ed appassionante.
Scritto bene, in maniera fluida con le storie dei sei sospetti dell'omicidio dell'odioso figlio del potente politico indiano che si intrecciano tra loro per rivelarsi piano piano.
Alcune trovate veramente geniali e divertentissime, come la storie del giovane e stupido texano.
Leggetelo!
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Stupendo.
Libro stupendo che mi sento assolutamente di consigliare.
Un giallo intricato con una trama ricca, ma in cui è impossibile perdersi.
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i sei sospetti
500 pagine inutili. Velletario e improbabile.