I ragni d'oro I ragni d'oro

I ragni d'oro

Letteratura straniera

Autore

Editore

Casa editrice

Pete Drossos, dodicenne che si guadagna da vivere facendo il lavavetri all'angolo fra la Trentacinquesima e la Nona Avenue, irrompe di buon mattino a casa di Nero Wolfe e racconta che alle sette meno un quarto, al semaforo dove è solito appostarsi, si è fermata una Cadillac targata "Connecticut, Y, Y, nove, quattro, tre, due", con a bordo un uomo con la faccia da farabutto e una donna con degli orecchini d'oro a forma di ragno. Poco prima che la macchina ripartisse, la donna ha sussurrato qualcosa come una richiesta d'aiuto, mentre l'uomo le premeva addosso quella che doveva essere una pistola. Wolfe non dà eccessivo peso al racconto del ragazzo. Nel giro di qualche giorno, però, gli eventi precipitano. Pete Drossos viene investito e ucciso da un'automobile ritrovata poi sulla Centottantaseiesima. Sotto il telaio della vettura, targata "Connecticut, Y, Y, nove, quattro, tre, due", la scientifica rinviene un pezzo di stoffa della giacca di un certo Matthew Birch, agente dell'Ufficio Immigrazione, investito e ucciso anche lui ventiquattro ore prima in un vicolo di South Street. Come se non bastasse, la donna che si presenta al cospetto di Wolfe in cerca di aiuto - Laura Fromm, vedova dell'industriale Damon Fromm, erede di una cospicua fortuna e filantropa dell'Associazione per il Soccorso ai Profughi - viene anch'essa ritrovata morta in un sottopassaggio, investita da una vettura. Introduzione di Hans Tuzzi.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I ragni d'oro 2015-12-15 14:30:31 Pupottina
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pupottina Opinione inserita da Pupottina    15 Dicembre, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Connecticut, Y, Y, nove, quattro, tre, due

I classici del giallo hanno sempre un qualcosa in più che li rende irresistibili. Ai vertici della classifica dei più bravi c'è sicuramente REX STOUT che con il suo Nero Wolfe ha saputo far centro, inventando storie noir di altissimo livello. In I RAGNI D'ORO c'è una caterva di delitti. Sono per lo più omicidi stradali, ma si susseguono con una frequenza che il geniale Nero Wolfe non può non cercare di fermarli. All'origine di questa terribile catena c'è la donna con gli orecchini a forma di ragno. Ecco da dove arriva questo titolo di giallo tanto intrigante.
Un dodicenne che si guadagna da vivere facendo il lavavetri all’angolo fra la 35a e la Nona Avenue di nome Pete Drossos si reca precipitosamente e di buon mattino a casa di Nero Wolfe per raccontargli di aver assistito a qualcosa di insolito e sconvolgente. Forse è un rapimento. Al semaforo dove è solito appostarsi, si è fermata una Cadillac targata Connecticut, Y, Y, nove, quattro, tre, due, con a bordo un uomo con la faccia da farabutto e una donna con degli eleganti orecchini d’oro a forma di ragno. Poco prima che la macchina ripartisse, la donna gli ha sussurrato, tacitamente e a fior di labbra, qualcosa che aveva l'aria di essere una disperata richiesta d’aiuto. Poi Pete, il ragazzino, ha visto che l’uomo le premeva addosso una pistola.
Wolfe non dà credito al racconto fantasioso del dodicenne, ma, nel giro di pochi giorni, gli eventi precipitano: il ragazzo muore investito da un’automobile. La targa è sempre la stessa misteriosa sigla: Connecticut, Y, Y, nove, quattro, tre, due.
Gli indizi continuano a ricorrersi come le pedine fatte cadere dalla morte che, probabilmente, è opera di un'unica mano. Una catena di omicidi, che sembra non avere fine, è pane per i denti del corpulento genio annidato fra le mura della casa in arenaria della 35° Strada Ovest.
Come sempre, tocca a Wolfe consegnare il colpevole all’ispettore Cramer, ma REX STOUT, nel raccontarcelo, non manca di stupirci con tecniche narrative ricche di suspense e colpi di scena, ma soprattutto memorabili idee geniali.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Palla avvelenata
Non abbastanza morta
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale