I pilastri della terra
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LA PROPORZIONE È IL CUORE DELLA BELLEZZA
Un poderoso romanzo storico che accontenta il lettore attento alla ricostruzione storica e quello che ama le storie avvincenti, fatte di intrighi, di passioni, di lotte per il potere. Le oltre mille pagine che contengono la narrazione sono scritte in uno stile lucido ed accattivante, la costruzione del romanzo è adatta, come poi si è fatto, ad una riproduzione cinematografica.
Tutto ruota attorno alla costruzione di una cattedrale. La storia si ambienta nel XII secolo, nel Basso Medioevo, da poco superato il fatidico anno Mille, in Inghilterra. Le vicissitudini della costruzione della cattedrale nel villaggio di Kingsbridge rappresentano il tronco dell’albero, da cui si diramano tanti rami rappresentati dalle storie dei vari personaggi. Il luogo è lo spazio di incontri e di scontri, di conflitti di interessi.
Cuore pulsante della vita è il priorato di Kingsbridge guidato dalla figura forte, sagace e determinata di padre Philip, di cui il lettore conoscerà la storia nei primi capitoli del libro. Tom il costruttore con Ellen, la sua amata, caparbia e ribelle “fuorilegge” che vive ai margini della foresta, i figli di Tom avuti dal precedente matrimonio con Agnes, il figliastro Jack, alla ricerca della storia del suo vero padre, la bellissima Aliena, figlia dello spodestato conte di Shiring , caduta in disgrazia per colpa del sadico William di Hamleigh.
La ricostruzione storica è affascinante, ci catapulta in una realtà distante da noi, con le storie di trovatori e di cantori, ci mette di fronte ad una violenza che imbruttisce gli uomini, ci fa toccare con mano la fatica della povera gente, ci fa ammirare personaggi forti e carismatici come padre Philip:
“L’ammirazione che Tom che provava per lui [Philip] cresceva di anno in anno. Mentre si guardava intorno e vedeva i giovani impegnati nella corsa, i vecchi che sonnecchiavano all’ombra e i bambini che sguazzavano nel fiume, pensava che era Philip a tenere insieme quel piccolo mondo. Governava il villaggio, amministrava la giustizia, decideva dove si sarebbero costruite le nuove case e dirimeva le liti; dava lavoro a quasi tutti gli uomini e anche a molte donne, come operai del cantiere o servitori del priorato; e gestiva lo stesso priorato che era il cuore pulsante dell’intero organismo” (p.568)
e donne di carattere come Aliena ed Ellen:
“Le donne potevano fare quasi tutto ciò che facevano gli uomini. Chi restava quando gli uomini combattevano le guerre o partivano per le crociate? C’erano donne che facevano il carpentiere, il tintore, il conciapelli, il fornaio e il birraio” (p.904)
Una storia ambientata in una Inghilterra dove la giustizia era ancora fortemente arbitraria e portava i più forti a distruggere sempre i più deboli e quelli che erano schierati dalla parte sbagliata, vittime molto spesso della volubilità dei regnanti, talvolta impegnati in guerre fratricide.
“Era sorprendente, pensò Philip, come una lampante ingiustizia poteva finire per apparire un caso equilibrato quando veniva discusso a corte” (p. 545)
La poderosità del libro è frutto di più componenti ben armonizzate tra loro proprio come in una meravigliosa ed imponente cattedrale gotica, dove, come Tom spiegherà al figliastro Jack interessato a questioni architettoniche, “la proporzione è il cuore della bellezza”: l’intreccio ad ampio respiro delle storie dei personaggi principali partendo talvolta dalle loro origini, le descrizioni dettagliate di scene, di alcune battaglie, le spiegazioni architettoniche delle cattedrali, le parti dialogate che sono minime rispetto ai discorsi indiretti liberi e alle sequenze narrative.
Per i non addetti e non appassionati ai particolari architettonici delle cattedrali qualche passo potrebbe risultare difficile, tuttavia questo dettaglio non inficia la piacevolezza della lettura.
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Un pilastro della letteratura
Inghilterra, 1123: alla morte di re Enrico I, dopo il misterioso naufragio del figlio Guglielmo, unica discendente è la figlia Matilde, non riconosciuta dalla nobiltà che, insieme alla Chiesa, sostiene il nipote Stefano come erede al trono. A Kingsbridge viene impiccato un cantastorie francese; tra la folla, una donna maledice tre uomini.
- 1135 ca. Nella guerra Stefano-Matilde, il costruttore Tom cerca lavoro con la moglie Agnes, incinta, e i due figli Alfred e Martha. Incontrano Ellen, col figlio Jack, che vivono nella foresta. Agnes muore dando alla luce Jonathan e Tom, affranto, lo abbandona nella foresta, dove sarà salvato da un frate e portato in un convento. Pentitosi, Tom torna a cercare il bimbo e rincontra Ellen; i due formano un'unica famiglia e trovano lavoro a Kingsbridge, dove il priore Philip ha deciso di ristrutturare la cattedrale che Jack ha bruciato di nascosto. Tom scopre che Jonathan vive presso i frati. Le gelosie di Alfred per Jack portano alla separazione tra Tom ed Ellen.
- 1136 ca. Durante la guerra civile, la famiglia Hamleigh cattura il conte Bartholomew di Shiring, fedele all'imperatrice Matilde, e lo consegna a re Stefano, proponendosi come nuovi conti. Il feroce William Hamleigh, furente per il rifiuto di Aliena, figlia di Bartholomew, la violenta sotto gli occhi di Richard. I ragazzi fuggono e ritrovano il padre morente, il quale li fa giurare di reimpossessarsi del titolo e della contea. I due si stabiliscono a Kingsbridge: Aliena diviene commerciante di lana e compra l'armamento per fare di Richard uno scudiero. Tom convince Philip ad edificare una nuova cattedrale: tornato con Ellen, egli dirigerà le maestranze.
- 1140 ca. La guerra civile è in stasi; con l'esercito del re ci sono William Hamleigh e Richard. Quando il padre di William muore, egli torna al castello di Shiring e inizia un controllo brutale sulla contea per spremere i contadini. Aliena, ricca e ancora nubile, frequenta Jack e se ne innamora. In battaglia, re Stefano viene sconfitto e arrestato; poco dopo, è fatto prigioniero Robert di Gloucester, braccio destro di Matilde: lo scambio tra i due prigionieri determina un nuovo stallo bellico.
- 1145 ca. Per invidia, William incendia Kingsbridge. Tom muore e Philip nomina Alfred nuovo mastro muratore. Aliena, che nell’incendio ha perso casa, lana e denaro, riceve la proposta di matrimonio di Alfred: ormai povera, deve accettare per poter finanziare il fratello nella riconquista della contea di Shiring. Jack scopre che Aliena è innamorata di lui: si amano, poi fugge disperato ed Ellen maledice Alfred, predicendogli sterilità. Aliena si scopre incinta di Jack e, spaventata, tace. Re Stefano nomina William conte di Shiring. Improvvisamente, il nuovo soffitto della cattedrale di Kingsbridge crolla: Aliena partorisce sotto le macerie. Alfred scaccia Aliena accusandola di tradimento e lei va a cercare Jack in Francia. Durante i suoi viaggi, Jack riceve una statua di cristallo d’una Vergine Piangente e apprende le tecniche costruttive gotiche. Riunitisi, Jack e Aliena tornano a Kingsbridge, dove nasce la leggenda della miracolosa Vergine di Kingsbridge, che attira in città folle di pellegrini: la cittadina rifiorisce e Philip accetta Jack come nuovo mastro costruttore, ma non potrà vivere con Aliena finché non otterrà l'annullamento del matrimonio.
- 1150 ca. La carestia colpisce Shiring, malgovernata da William, sposo e carnefice dell’ingenua Elizabeth. Molti contadini affamati si sono dati al brigantaggio, guidati da Richard. Aliena e Jack hanno avuto due figli, ma devono ancora vivere separati. Le rendite del priorato sono scarse e i lavori sulle cattedrale si fermano. Enrico, figlio di Matilde, si accorda con re Stefano: egli sarà re a vita, poi Enrico ne sarà il successore. La notizia sgomenta Richard: riconosciuto conte da Enrico, non potrà riprendere la contea finché regnerà Stefano. Organizza dunque un complotto contro William, con la complicità di Elizabeth, per reimpadronirsi del castello di Shiring. Alfred, disoccupato, aggredisce la moglie Aliena, ma Richard lo uccide per difenderla. William Hamleigh ottiene da re Stefano il permesso di arrestare il conte Richard che, per evitare il carcere, parte per una Crociata in Terrasanta e affida il feudo ad Aliena; ormai vedova, ella può finalmente regolarizzare l’unione con Jack.
- 1170 ca. Kingsbridge è una città fiorente. La storia si avvia all'epilogo, con un nuovo ruolo per Jonathan, la lotta tra Re Enrico II e l'arcivescovo di Canterbury, il nuovo complotto in cui è coinvolto Waleran.... tutto si rivela, con chiarezza, chiudendo il cerchio all'estasiato lettore.
Il libro, a mio avviso, capolavoro di Follett. Avvincente, con trama articolata in vari filoni principali e alcune sotto-storie che si intrecciano con le altre: ci fa immergere molto bene nel cruento Medioevo inglese (con qualche tecnicismo di troppo, forse, a livello architettonico), dando l'idea complessiva di una storia di grande respiro, un futuro "classico" della letteratura del tardo Nocevento. I personaggi sono ben caratterizzati, si amano tutti, sia i "buoni" che i "cattivi", la loro psicologia è ben delineata; alcune scene di violenza o di sesso sono forse un po' troppo spinte ma, visto il contesto storico, ci può stare. Molto piacevole la lettura, impreziosita da diversi colpi di scena, che non stanca mai nonostante il tomo sia davvero voluminoso.
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Un intreccio fantastico
È sullo sfondo di un Inghilterra medievale tormentata da un incessante guerra civile che prendono vita e si intersecano le storie dei protagonisti di questo racconto. Tom è un costruttore col sogno di costruire una cattedrale, padre di famiglia dal cuore buono e dalla mente arguta. Ellen è una donna forte e coraggiosa dal carattere indomito che vive nelle foreste con la sola compagnia del suo unico figlio Jack. Jack è un orfano molto intelligente e curioso seppur trovi grandi difficoltà nel rapportasti con le altre persone. Philip è un giovane priore dotato di grande intelletto e astuzia, cresciuto sin da bambino nel rispetto delle regole monastiche, per questo molto devoto. William è un rampollo della classe nobile inglese dal carattere sadico, crudele e soggetto a continui scatti d’ira, tuttavia profondamente timorato al pensiero dell’inferno. Waleran Bigod è un viscido e ambizioso arcivescovo, la cui astuzia gli permette di manovrare le persone per ottenere tutto ciò che desidera. Aliena è una giovane nobile inglese dal carattere forte e dalla grande intelligenza in grado di rialzarsi dopo ogni difficoltà. Un intreccio fantastico nato dal genio creativo di Ken Follett, col potere di mostrare le mille e più sfaccettature dell’animo umano. Personaggi magistralmente caratterizzati in grado di prendere vita e uscire dalle pagine del libro, che si muovono su uno sfondo abilmente ricostruito di guerre, disuguaglianze, miseria e sofferenze. Per concludere è possibile dichiarare che, senza dubbio alcuno, “I pilastri della Terra” è un racconto inaspettato, travolgente e carico di tensione, in grado di lasciarti col fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.
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La cattedrale di Kingsbridge (non) s'ha da fare?
1120-1174, Kingsbridge.
Nella fascinosa atmosfera dell’Inghilterra del XII secolo, un gruppo di personaggi muove le proprie fila in un mondo dove la costruzione di una cattedrale e le eterne dicotomie Chiesa-Impero e nobiltà-borghesia innescheranno abnormi intrighi e giochi di potere.
Sebbene ogni tanto si sconfini nella prolissità (e non potrebbe essere altrimenti, date le 1030 pagine), le descrizioni di ambienti e personaggi sono semplicemente perfette: l'attenzione per i dettagli sconfina quasi nel nevrotico e nel perfezionismo patologico, ma nel complesso la trama scorre in modo fluido e avvincente.
Anche allargando la visione d'insieme, l'occhio clinico dell'autore rimane chirurgico su qualsiasi particolare: segreti inconfessabili, amori delittuosi, atti di pura violenza ed estremi tentativi di corruzione non sfuggiranno nemmeno al lettore più disattento, rendendolo protagonista di un viaggio lunghissimo e mai avaro di colpi di scena.
Dal bonaccione Tom al perfido Waleran, ciascun protagonista fa storia a sé: che sia un eroe empatico e dalla natura mite o un antieroe arrivista e traboccante di fiele, sarà fantastico ammirare la loro evoluzione a mano a mano che l'intreccio romanzesco si snoderà, oscillando con fare magico tra avventure ai limiti della fantasia e nozioni della realtà storica.
Sulla quarta di copertina, lo stesso Follett afferma che si tratta del "libro di cui sono più orgoglioso": impossibile anche solo pensare di contraddirlo.
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La cattedrale di Kingsbridge
Dopo che colleghi, parenti ed amici me lo hanno consigliato per anni, anche per me è arrivato il momento di leggere “I pilastri della Terra” di Ken Follett.
Il romanzo si apre nel 1123 in Inghilterra, quando un uomo viene impiccato con l'accusa di essere un ladro. Tutti di solito sono soddisfatti di assistere all'impiccagione di chi ruba, ma stavolta è diverso: anche gli spettatori della macabra esecuzione si rendono conto che qualcosa non quadra.
Una ragazza molto particolare si fa notare tra la folla, uccide un gallo e lancia una tremenda maledizione contro il frate, il prete e il cavaliere responsabili dell'uccisione ingiusta del giovane.
Quello che viene considerato il capolavoro di Ken Follett, pubblicato nell'ormai lontano 1989, inizia in questo modo.
In seguito la vicenda abbraccia circa cinquant'anni di storia inglese e si conclude nell'anno dell'uccisione di Thomas Becket, nel 1170. La spiegazione di ciò che viene tenuto in sospeso nel Prologo raggiunge noi lettori soltanto verso la conclusione del romanzo, ma capiremo ben presto che non è certo il fulcro del testo.
Conosceremo molti personaggi: Tom il costruttore, il priore Philip, Ellen, Aliena, Jack, il perfido William Hamleigh... E ci accorgeremo che nessuno di essi è il protagonista della storia narrata, e, nello stesso tempo, lo sono tutti in piccola parte: la dimensione del romanzo è infatti epica. Molti personaggi, storie di persone povere e ricche, laici e religiosi, maschi e femmine, combattenti e pacifici artigiani ruotano attorno al vero centro del romanzo: la costruzione della cattedrale di Kingsbridge. Il nucleo della narrazione, ciò che tiene unite saldamente le fila della trama, che si snoda insieme con la storia reale di quegli anni, è la costruzione di questa immaginaria cattedrale nel sud dell'Inghilterra: dalla progettazione alla realizzazione.
Personalmente ho molto apprezzato la ricostruzione storica: precisa, puntuale e accurata di Follett. Pur essendo un libro pensato per il grande pubblico e scritto per catturare l'attenzione del lettore continuamente (a volte con trovate non esattamente realistiche) è un romanzo storico meraviglioso. Ci permette di comprendere veramente come si viveva nel Medioevo: dormire su un pavimento ricoperto di paglia, condividere l'unica stanza con tutti gli altri familiari, doversi veramente difendere con le proprie mani da abusi e violenze, molto più diffuse che ai giorni nostri. Follett ci trasporta in un mondo diverso, tuttavia governato dalle stesse passioni e sentimenti di quello attuale.
Posso affermare quindi che complessivamente è un'ottima lettura e che, secondo il mio modesto parere, ha sicuramente meritato il successo che ha avuto e che continua ad avere.
Ciò che invece mi ha convinta meno sono state tutte le dettagliate e a volte un po' troppo lunghe descrizioni architettoniche particolareggiate della costruzione della cattedrale, che, per i non addetti ai lavori o appassionati, tendono ad essere un po' troppo noiose. E la dimensione epica del romanzo. Mi ha coinvolta fino ad un certo punto, poi ne sono stata letteralmente sommersa e ho pensato: “Ancora?” Non mi fraintendete, non parlo del numero delle pagine: inoltre la storia scorre, si passa da un'avventura all'altra, da un amore all'altro, da un inganno all'altro... Fin troppo per il mio gusto personale. Ad un certo punto stentavo a capire quale fosse il protagonista, quale fosse il filone principale degli avvenimenti, dove si voleva arrivare come conclusione... Ovviamente queste sono domande sbagliate, perché la protagonista è la cattedrale di Kingsbridge e la narrazione si snoda sulla base della sua costruzione. Intorno ad essa Follett ha saputo creare dei mondi, confinandoli nel sud dell'Inghilterra, tra il 1123 e il 1170.
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L’AFFRESCO DI UNA CATTEDRALE
Ho letto questo libro affascinata dallo sceneggiato come quasi sempre accade il libro, fitto di dettagli ed emozioni, non mi ha delusa.
Lo spaccato di questa Inghilterra medioevale aiuta a comprendere un mondo ormai lontano, dove i monasteri accoglievano i viandanti e davano loro un pasto caldo gratuitamente, un modo che per alcuni aspetti non è molto distante dal presente e che tratta anche argomenti validi ancora oggi, a partire dagli interessi dei potenti che mandano avanti il mondo in ogni era, contrastati da pochi piccoli personaggi illuminati sempre in bilico tra buoni sentimenti, correttezza, religione ed interessi, caratteristiche che ne fanno quasi persone reali e tangibili.
I protagonisti sono sfaccettati e fanno meditare, anche il più malevolo ha un punto debole nelle credenze popolari e nella religione che, allora forse più di oggi, facevano girare il mondo. Cosa può essere giustificato e cosa non può esserlo da una religione strumentalizzata, nel medioevo come nella cronaca che leggiamo sui quotidiani in edicola?
I personaggi vivono letteralmente tra le pagine del libro, la forza narrativa di un migliaio di pagine dense di dettagli e sfaccettature sembrano quasi farci toccare con mano i muri della Cattedrale la cui costruzione scandisce il ritmo ed il tempo del manoscritto.
I protagonisti nascono, crescono, invecchiano e muoiono al ritmo dell’innalzarsi dei muri di questa fittizia Cattedrale Inglese del XII secolo.
La lettura scorrevole ci porta a chiederci come potranno essere risolti i problemi dell’imponente struttura religiosa tanto quanto le vicissitudini delle figure che si muovono sul suo sfondo. Di Aliena che sì è prima sottratta ad un matrimonio di convenienza incapace di piegarsi al volere altrui, la cui ribellione alle consuetudini del tempo e la follia del giovane rampollo di una casata in ascesa porta alla distruzione del suo mondo dorato, per cui successivamente, credendo di rimediare alle colpe da cui si sente oppressa e pensando di poter in tal modo a provvedere alle necessità del fratello più giovane che vorrebbe tornasse ad essere signore delle sue terre, si sottopone ad un matrimonio senza affetto e finisce per dover lottare per il vero amore sino a quasi dovervi rinunciare.
Le vicende Di Tom il costruttore che ama i suoi figli e vorrebbe star loro vicino anche quando non possibile, diviso tra povertà, lavoro, due amori profondamente diversi ed il sogno della sua cattedrale; di Ellen donna dallo spirito libero che il dolore e l’ingiustizia non riesco a piegare, di Jack suo figlio, ragazzo particolare che troverà la sua strada e le sue origini grazie a capacità, forte volontà e profondità di sentimenti, di Philip monaco con reale vocazione impregnato di un misto di fede, bontà e debolezze e dubbi profondamente umani.
I segreti che vengono creati e scoperti durante tutto l’arco narrativo costituiscono struttura stessa della storia, dalla quale emergono personaggi femminili estremamente incisivi e fuori dai canoni del periodo storico. I personaggi non sono mai completamente schierati dalla parte del bene o del male, anche nella luce è sempre presente qualche ombra che li rende umani.
Dalla lettura di questo spaccato storico si emerge solo con la volontà di leggere il volume successivo, “Mondo senza fine”. Il “peso” in pagine del libro non deve spaventare, questo libro vale il tempo di ogni singola riga letta.
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Un pilastro della lettura
Affascinante romanzo ambientato in XII secolo in Inghilterra, I pilastri della Terra racconta la storia delle vite intrecciate nella costruzione della più grande cattedrale gotica del mondo abbia mai conosciuto, e una lotta tra il bene e il male che trasformerà chiesa contro Stato, e fratello contro fratello.
In un periodo di guerra civile, carestie e conflitti religiosi, sorge una magnifica cattedrale a Kingsbridge. In questo contesto, le vite si intrecciano: Tom, il capomastro, Aliena, la nobildonna, Filippo, il priore di Kingsbridge, Jack, l'artista scultore e Ellen, la donna dalla foresta che getta una maledizione.
Un libro di spessore, e con questo intendo proprio indicare i centimetri che lo compongono. Quindi prendetevi tutto il tempo necessario per leggerlo. La storia merita, quindi non consiglio di leggerlo nei tempi morti. Personalmente ho dedicato diverse ore a sera.
Follett fa un lavoro magistrale di sviluppo del personaggio. Ogni personaggio è così ben definito e rimpolpato, che diventa quasi reale. Quello che un grande scrittore, come Follett, riesce a fare, è dare la sensazione di conoscere personalmente i personaggi tanto da poter immaginare come avrebbero reagito in situazioni diverse. A differenza di quanto ho letto in altre recensioni, ho avuto la sensazione che nessuno di loro fosse al 100% buono o cattivo, proprio come nella vita reale. Alcuni sacerdoti sarebbero stati santi, altri invece diavoli; alcuni erano ricchi con grandi cuori, altri con piccole menti e cattive intenzioni; alcuni contadini poveri erano di giudizio, con atteggiamenti meschini, altri hanno aperto le loro porte agli sconosciuti.
Ho assolutamente adorato le forti donne in questo libro! Aliena tra tutta perché è riuscita a ritagliare il suo futuro dopo che il suo mondo era stato capovolto.
E' un vero peccato che a questo romanzo sia stata dedicata solo una miniserie TV. Forse avrebbe meritato di più, immagino Peter Jackson come candidato regista. Ad ogni modo, non ho visto la serie in TV, ma sembra che abbia avuto buone recensioni.
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I pilastri della vita
Semplice descrivere questo libro: un vero capolavoro.
Ma basta? Assolutamente no!
Diciamo la verità: la storia inizia in modo molto coinvolgente e mi ha preso subito l'attenzione ....ma dopo un centinaio di pagine iniziava ad essere un po troppo, come dire, "allungata", nel senso che vi erano troppi particolari non interessanti a mio parere.
Non mi ha mai sfiorato l'idea di abbandonarlo ma neanche la voglia di leggerlo in ogni momento libero.
Finché non sono arrivata verso pagina 600.
Ecco che qua c'è stata una svolta che mi ha fatto perdere la testa e da lì non sono più riuscita a staccarmi, dovevo sapere e quando non leggevo continuavo a pensare ai personaggi a cui è impossibile non affezionarsi (nel caso dei buoni) o ad odiarli (nel caso dei cattivi).
Poi c'è una risposta che aspetti di sapere dalla primissima pagina: "Perché hanno ucciso Jack?" e Ken Follet decide di dartela dopo averti fatto leggere oltre 1000 pagine, solo per questo si può dire che è un genio.
Una storia ambientata nel Medioevo che narra di intrighi incredibili tra i re, la Chiesa, i conti, i poveri e vari amori più o meno proibiti ognuno con i suoi interessi e che vi farà di certo appassionare.
Leggetelo e anche se dovrete aspettare, come me, per appassionarvi alla storia, siate pazienti perchè ne vale davvero la pena, credetemi!
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Non Fatevi spaventare
Un romanzo monumentale ricco di storie nella storia, un cult che è diventato serial, un libro che ha sicuramente fatto la fortuna di Follet. Le mille pagine in effetti possono scoraggiare, ma la lettura di questo romanzo è stata per me una folgorazione, una specie di spinta a leggere quasi l’intera opera dell’autore, che credo in pochi altri casi si sia ripetuto. La storia mi ha rapito e le pagine sono passate una dopo l’altra, difficilmente sono riuscito ad abbandonare il libro per tornare alla vita normale, l’ho letteralmente divorato, catturato dall'interesse per la storia. La narrazione di questo libro è eccezionale, l’autore dimostra con questo libro di conoscere alla perfezione gli strumenti della scrittura, ci fa innamorare, ci fa odiare, ci fa provare compassione per le vicende e i personaggi.
Un bel libro da leggere sicuramente, e che sicuramente non vi deluderà.
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Un viaggio nell'Età di Mezzo
Vedendo quel tomo interminabile, mi sono chiesto se sarei mai riuscito a leggerlo. E' la prima volta che mi cimento nella lettura di un romanzo così lungo, ed è il mio primo incontro con l'osannato Follett. Poi, man mano che leggi, la storia ti prende per mano e ti accorgi che non è affatto un romanzo impegnativo... Non potrete che innamorarvi dei protagonisti principali ed odiare i loro antagonisti, in una dicotomia bene-male magistralmente tratteggiata. Vi innamorerete delle ambientazioni che spaziano tra castelli, villaggi, foreste e chiese... Non potrete far altro che emozionarvi a leggere le varie vicissitudini narrate in questo capolavoro della narrativa, sia che si tratti di corse a cavallo, battaglie all'ultimo sangue o dell'amore incondizionato osteggiato in qualsiasi modo... Immergetevi nella storia, lasciatevi guidare dal narratore ed alla fine - senza rendervene conto - avrete divorato questo libro che inesorabilmente giungerà all'ultima pagina prematuramente. Eh sì, perchè nonostante la mole del libro, alla fine proverete un senso di dispiacere a lasciare andare l'Età di Mezzo e i suoi protagonisti... Unica nota dolente per il sottoscritti: le descrizioni troppo prolisse e particolareggiate delle strutture architettoniche della Cattedrale in costruzione; per uno ignorante come me in materia rappresentano un limite perchè, nonostante anche in questo Follett sia stato superbo, non riuscivo ad associare alle parole alcun significato...mea culpa! Leggetelo!!!