I libri di Luca
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Opinioni inserite: 9
Promettente o promessa mancata?
Un libro sottovalutato. Se nella prima parte infatti, l'introduzione o antefatto che dir si voglia, è fin troppo banale e nell'ultima, il gran finale, è materiale per il rifacimento Bolliwoodiano della saga di Jason Bourne, il libro, nella parte centrale lenta, misurata e cionondimeno ricca di spunti è a dir poco sorprendente. Non tanto per l'indagine in se, non tanto per l'originale ma mal spiegato elemento parascientifico su cui sta in equilibrio (precario) l'intera trama, quanto per l'atmosfera che crea. Un atmosfera autunnale, fredda, misteriosa contrapposta a quella calda, protettiva e un po' malinconica che crea attorno a se il protagonista del romanzo. Un contrasto all'apparenza stridente ma in realtà perfettamente calzante e rappresentativo di un particolare fenotipo umano che si circonda del calore dei propri affetti per poter continuare a camminare nella freddezza del vivere quotidiano. E' questo dunque un libro che, seppur fin troppo canonicamente suddiviso in tre parti, riesce inaspettatamente a creare nel lettore quella sensazione di immedesimazione riflessa tipica della weltanschauung della "narrativa romantica". Attenzione non stiamo parlando di un capolavoro della letteratura moderna: è pur sempre un romanzo con molti aspetti negativi, vedasi per esempio il sopraccitato originale ma mal spiegato elemento parascientifico che rimanda all'ultimo stanco Michael Crichton o certi personaggi talmente stereotipati da risultare burleschi o, ancora, certi "effetti speciali" del finale a dir poco fumettistici, ciononostante in quella “accogliente” parte centrale, con quella particolarissima e calda atmosfera, l'autore riesce (speriamo volontariamente) ad elevare il romanzo a termine di paragone per la moderna narrativa disimpegnata.
Un romanzo che lasciava ben sperare per il futuro ma la strategia di regalare il volume a chi ne avesse commentato la banale prima parte non ha reso giustizia ne al romanzo ne all'autore.
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I LIBRI DI LUCA
I libri di Luca è una libreria antiquaria che si trova a Copenaghen, ed è gestita da generazioni dalla famiglia Campelli. Quando il proprietario Luca Campelli muore improvvisamente, la libreria passa al figlio Jon, avvocato 40enne che non aveva più avuto rapporti col padre da moltissimi anni. Jon scopre che il padre faceva parte di una Società Bibliofila costituita da Lectores, persone capaci di influenzare gli ascoltatori attraverso la lettura di un testo ad alta voce. All'interno della Società Bibliofila sembra esserci un traditore, responsabile della morte di Luca e dell'incendio che colpisce la libreria...
Il libro mi è piaciuto. Originale e interessante l'idea del potere dei libri e della possibilità di influenzare gli altri attraverso la lettura. Bella l'ambientazione nella libreria antiquaria, con la descrizione dettagliata dell'ambiente, dei volumi antichi e dei profumi e delle sensazioni che suscitano. La lettura è piacevole e scorrevole e la storia interessante.
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ACTION MOVIE E E PSICACOGIA
Nel giallo dello scrittore danese Birkegaard si prospetta un' illogica guerra, del resto destinata a sfociare in amore, fra i cosiddetti “lectores” e i “recettori”. I primi sono in grado, attraverso la lettura di un testo, di esercitare un enorme potere su chi li ascolta, gli altri invece hanno la capacità di captare immagini e visioni di chiunque stia leggendo. . Entrambi fanno parte della medesima realtà misteriosa e sfuggente che il protagonista Jon impara gradualmente a conoscere quando il padre morendo gli lascia in eredità una libreria antiquaria chiamata “I libri di Luca”. Entrare in contatto con i libri significa scoprire il fascino e il rischio dell’avventura e Jon, prima avvocato di successo, si trova coinvolto in prima persone in un romanzo dall’intreccio complicato ed avvincente: delitti orribili, sette segrete, rituali arcaici, tradimenti, amori, luoghi esotici e infine la mitica biblioteca d’Alessandria d’Egitto. Prima è perplesso, poi, via via che la storia procede, scoprendo in sé le peculiarità del lettore appassionato si trasforma da individuo in personaggio/eroe. “I libri di Luca” è dunque un thriller piacevole, che sfrutta abilmente metafore e tematiche concernenti il potere psicagogico della parola, posto già a tema dal sofista Gorgia. Come una pistola, un libro ti uccide o ti salva la vita: Birkegaard ha avuto l’idea brillante di farne un film d’azione.
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Il potere della lettura
Il libro mi è molto piaciuto e ho trovato originale l'idea di fondo sul potere della lettura. La lettura è molto scorrevole e il libro risulta piacevole. Come ho detto l'argomento è intrigante e ritengo ben riuscita l'operazione di inserire tale idea in un giallo.
L'unico neo è il finale di stampo cinematografico e un po scontato.
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Un buon inizio.
Questo libro può essere considerato un buon inizio per uno scrittore alle prime armi. Non è certo un capolavoro e nemmeno può essere annoverato fra i libri migliori degli ultimi tempi, ma è piuttosto scorrevole e dalla trama abbastanza originale che verso il finale scade un po' nel fantastico. Trovo un po' forzato e innaturale il connubio antichi libri polverosi e poteri soprannaturali di controllo della mente.
Concludo dicendo che la particolarità della trama, benché non di mio gradimento, può essere un trampolino di lancio per farsi conoscere.
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Delusione e fastidio
Faccio una dovuta premessa: l’invenzione narrativa di questo libro mi è molto piaciuta. L’idea dei Lectores, casta eletta con poteri particolari di recettori/trasmettitori è molto bella ed originale.
Ma il limite di questo libro è il suo voler essere a tutti i costi un thriller quando, invece, avrebbe potuto essere qualcosa di meglio. La costruzione dell’intreccio, infatti, segue una linea così banale da rasentare una puntata de “La signora in giallo” e tutti i passaggi della storia sono mortalmente prevedibili. Pure i personaggi sembrano un po’ lenti di comprendonio e ci si ritrova ad urlargli contro la soluzione dell’inghippo già a metà libro. Jon, il protagonista, è poco più di un burattino incravattato vittima degli avvenimenti ed a salvare un minimo la scena contribuiscono solo i personaggi di Katherina e Muhammed, unica vera nota divertente del libro.
Peccato, perché c’erano tutti gli ingredienti per un buon libro, ma le loro potenzialità non sono state sfruttate a dovere.
Peccato davvero.
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Appassionante...
Stile scorrevole per una storia intrigante ed accattivante..
Io l'ho trovata appassionante per l'argomento trattato: si parla infatti di un famoso libraio, proprietario di una biblioteca antiquaria, che muore in circostanze insolite e misteriose..
Il negozio passerà poi al figlio avvocato, che fino a quel momento se ne era completamente disinteressato.
Jon scoprirà che il padre era membro di una società bibliofila e dopo il suo funerale verranno alla luce conflitti che parevano sopiti dalla nebbia del tempo e misteri ancora da scoprire..
In un crescendo di intrighi che appassioneranno il lettore fino all'insolito finale, l'autore snoda la trama del libro.
Bellissimo, appassionante, coinvolgente.
Non sono d'accordo con chi l'ha definito "un affare commerciale", ma naturalmente ognuno è libero di persarla come vuole.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666
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I LIbri di Luca non convincono
Adoro leggere e la curiosità per questo libro che parla di libri e librerie è stata notevole.
Devo però dire che, dopo un inizio emozionante e misterioso, la vicenda poi vira verso un giallo a sfondo fantastico pieno di luoghi comuni e trovate non proprio convincenti.
A cominciare dal protagonista che nominando il padre lo chiama sempre e solo Luca, calcando l'enfasi sul carisma di quest'ultimo personaggio, ma rendendo i dialoghi a volte falsi e forzati.
Lo vicenda scorre tra un colpo di scena e l'altro, ma sinceramente non c'è nulla che possa effettivamente sorprendere un lettore un pò smaliziato.
Rimane il fascino centrale della storia, ossia la possibilità di influenzare le azioni delle persone attraverso la lettura da parte di personaggi dotati di poteri tali da "convincere" chi ascolta che le azioni ed i pensieri che avrà saranno spontanei e non influenzati...Alla fine è quello che accade realmente leggendo un BUON libro.
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La loggia dei bibliofili
Un titolo neutro, in italiano. Un libro che può essere una chicca per ogni bibliofilo/bibliomane. Voi pensate: si parla, anzi, si legge, di una società segreta fatta di "lectores" e "receptores", vale a dire di lettori di libri non comuni, nel senso che hanno qualità che possono influenzare la lettura ed i comportamenti di chi legge. Intercettano il pensiero di chi sta leggendo un libro e interferiscono sulla sua mente e inducono a comportamenti inaspettati ed imprevedibili. Pensate a quanto Arthur Schopenauer ebbe a dire della lettura in un suo saggio intitolato "Sulla lettura e sui libri".
“Quando leggiamo, qualcun altro pensa per noi: noi ripetiamo solamemente il suo processo mentale. E’ come quando lo scolaro impara a scrivere ripassando con la penna i tratti a matita del maestro. Dunque quando si legge ci è sottratta la maggior parte dell’attività di pensare. Da ciò deriva il sollievo palpabile quando smettiamo di occuparci dei nostri pensieri e passiamo alla lettura. Durante la lettura la nostra testa è proprio un’arena di pensieri sconosciuti. Ma se togliamo questi pensieri, cosa rimane?”.
Se le cose stanno così, e noi che leggiamo possiamo ben sperimentarlo ogni qualvolta abbiamo un libro aperto davanti a noi e facciamo scorrere le parole stampate nella nostra mente, allora vuol dire che l’autore il trentottenne danese Mikkel Birkegaard ha fatto centro. Si spiega il successo che ha ottenuto il libro e sicuramente sarà un scalpore anche il prossimo film che stanno preparando su questa storia che ha tutte le forme della bibliomania.
Un mistero fitto che ruota intorno agli enigmi di una libreria. Un mistero che allunga i suoi tentacoli su Copenhagen mettendo in discussione la vita di Jon, un giovane avvocato quarantenne. Dopo la morte improvvisa e violenta del padre, Luca Campelli, il figlio Jon eredita la libreria antiquaria di famiglia intitolata 'I libri di Luca'. Il cambio di gestione sembra essere soltanto un semplice quanto doloroso passaggio di consegne. Tutto appare segnato da una routine ben collaudata. Eppure non è così. Jon e Luca, innanzi tutto, hanno interrotto da oltre venti anni i loro rapporti. Le loro esistenze non si sono incontrate negli ultimi tempi ed entrambi si sono sentiti estranei l’uno all’altro. Alla fine del funerale del padre Jon viene a conoscenza di un segreto che non avrebbe mai immaginato. Colto dalla sorpresa e dallo smarrimento, viene a sapere che Luca è stato al vertice della società Bibliofila e dei cosiddetti Lectores, persone dotate del potere di influenzare gli altri attraverso la lettura.
Di più: Luca era anche una figura di primo piano tra i Receptores, individui capaci di manipolare le emozioni e i pensieri dei lettori. La passione per gli antichi volumi coinvolge, peraltro, la bella Katherina, una ragazza dislessica che lavora nella libreria attratta dall’imperitura sapienza che vi si conserva. Jon si deve misurare con una realtà che non gli appartiene e che non è in grado di padroneggiare. Scopre che la morte del padre viene usata in modo strategico da alcuni membri sconosciuti della società dei bibliofili. Uomini privi di scrupoli che, pur di conquistare il potere vacante, sono disposti ad incendiare i locali della libreria. Uomini pronti a commettere altri omicidi per affermare la propria supremazia. Si tratta di segnali inquietanti, gravidi di conseguenze negative e incalcolabili. L’idea principale della trama, ha spiegato l’autore, “è nata quando ho pensato che cosa accadrebbe se ci fossero dei lettori in grado di influenzare i sensi e gli atteggiamenti delle altre persone nei confronti della letteratura e del mondo nel suo insieme”.
Non perdete questo libro. Ha tutti gli elementi del giallo, del fantasy, del thriller, in una Copenaghen reale e a portata di mano.