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Carlos Webster è un ragazzo ricco e fortunato, che potrebbe godersi la fortuna accumulata dal padre con il petrolio. Ma a quindici anni assiste a una sanguinosa rapina in un emporio, e il suo destino è segnato: diventerà sceriffo e darà la caccia ai rapinatori dal grilletto facile che infestano l'Oklahoma. Anche Jack Belmont è ricco, ma c'è qualcosa che non va nella sua testa. Da bambino ha quasi ucciso la sorellina, e ora il suo sogno è darsi alla rapina e diventare il pericolo pubblico numero uno. Inevitabile che le strade di Carlos e Jack si incrocino, in un duello a distanza che ha per posta quel qualcosa di impalpabile che si chiama gloria, o leggenda. Sullo sfondo, l'America della Grande Depressione.



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Hot Kid 2015-01-23 12:00:33 Giovannino
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Giovannino Opinione inserita da Giovannino    23 Gennaio, 2015
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Scontato e prevedibile.

Siamo negli anni 20, Carlos è un ragazzino di 15 anni che sta mangiando un gelato in un negozietto vicino casa, all'improvviso entrano due banditi, rapinano il negozio e uccidono un poliziotto che stava intervenendo a sangue freddo. Ma non è tutto, infatti poco prima dell'omicidio uno dei banditi aveva pensato bene di ironizzare sul nome poco americano del bambino e gli aveva anche leccato il gelato. Questa immagine (i baffi sporchi di gelato del bandito) resteranno impresse nella mente del bambino anche da adulto, tanto da fargli intraprendere la carriera di marshal degli Stati Uniti. Per ogni buono presente in un romanzo sappiamo peró che c'è anche (almeno) un bandito. Anche lui di buona famiglia, e anche lui potrebbe vivere senza rischiare la vita, ma decide invece di vivere rapinando banca e cercando di diventare il nemico pubblico numero uno d'America. Prima però dello scontro finale (prevedibile dalla seconda pagina) il nostro marshal dovrà regolare un po' di conti in sospeso, tipo il bandito che gli sconvolse l'infanzia, e il nostro bandito dovrà farsi una "reputazione".
Era la prima volta che leggevo un romanzo di Leonard e ho deciso di partire da questo che viene reputato uno dei migliori. Beh, non mi ha convinto per niente. Tutto fin troppo prevedibile già dall'inizio, troppi personaggi che entrano ed escono dal racconto senza dare o lasciare niente ma solo per riempire pagine, niente pathos (neanche nel finale), è molte parti inutili. Insomma un miscuglio di troppe cose, e se già di per sè la storia non sia originalissima per un romanzo poliziesco, i mille intrecci secondari non aiutano certo la fluidità. Il protagonista poliziotto è il classico personaggio hard boiled, e anche il delinquente di buona famiglia è già stato visto e rivisto. L'unica cosa che ho apprezzato in questo romanzo (un pò troppo compassato per essere uno degli ultimi di Leonard) è il suo stile: periodi brevi, storie raccontate da diversi punti di vista è quello che sembra essere il suo pezzo forte, i dialoghi. Per il resto un romanzo veramente poco convincente. Spero che la prossima volta vada meglio, uno dei cardini del crime novel americano non può essere così scontato come in questo libro.

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