Hard news
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Recensione della Redazione QLibri
Chi ha ucciso Hopper?
Cosa accade se un innocente è in prigione? Chi può dare giustizia alla voce di un disperato che implora di essere ascoltato? Forse l'unica a poter raccogliere questa supplica è una giovane e ambiziosa assistente cameraman, anche se di piccola statura. Rune è l'unica a non voltargli le spalle, quando Randy Boggs, da dietro le sbarre invia un lettera indirizzata a tutta la redazione del giornale. Nessuno la vuole aprire quella lettera che giunge dal penitenziario. Nessuno tranne Rune che, ingenuamente, ne resta troppo coinvolta.
Peccato che sia l'ultimo romanzo della "Trilogia di Rune", scritto da JEFFERY DEAVER, perché da un bel personaggio femminile, così interessante, è difficile separarsi.
La storia procede a ritmo serratissimo e si addentra nella New York dello strapotere dell'informazione per una strada ad accesso diretto. Rune è una delle ultime pedine nella scala del giornalismo televisivo, ma trova il modo di convincere il "grande capo", Piper Sutton, anchorwoman di Current Events, trasmissione di punta del network in cui la ragazza lavora, ad affidarle il caso.
È una storia che tra dubbi e segreti si addentra nelle classi del potere, dove per coprire un errore si cerca un innocente cui attribuire la colpa. Ma cercare di smascherare un inganno è una situazione troppo pericolosa, se una piccola pedina dell'ingranaggio cerca di fare il passo più lungo della gamba. Il pericolo è una minaccia che comincia ad incombere sulla testa di Rune, affinché cessi l'indagine o taccia per sempre.
Ottimo lo stile, di uno scrittore ormai consolidato nella fama e rassicurato dalle vendite, ed intricatissima la trama che ha reso quest'ultimo action thriller, con un'indagine giornalistica di Rune, migliore dei precedenti.
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Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
HA PERSO MORDENTE…
…ed era il suo tratto distintivo. Il ritmo. Il mordente. La capacità di ribaltare ogni previsione. Ogni idea che ti autocostruivi leggendo. Ogni finale. La storia, o meglio, la sua cornice, prometteva bene. Ambientata nel mondo del giornalismo, che già è frizzante ed estremamente vivace di suo. Nella cornice di New York, che è una delle città più stimolanti ed energetiche al mondo. Eppure, con tutte queste premesse, il libro è stato una delusione. Sia per i personaggi, principali e minori, che sembrano essersi incontrati per caso in questo libro. Sia per la storia e per i colpi di scena, che decisamente mancano. L’unico momento in cui il libro prende velocità è quando il nastro del servizio giornalistico scompare poco prima di essere mandato in onda. In quel punto attendi al varco il Deaver che conosci, sperando di ritrovarlo. Invece il proseguo è ancora più raffazzonato. Forse la delusione è stata ancora maggiore perché le aspettative quando apri un libro di Deaver sono decisamente molto alte.