Gotland. L'isola di Dio
Letteratura straniera
Editore
Hakan Östlundh è nato nel 1962 a Uppsala e vive a Stoccolma. Ha studiato Letterature comparate e Filosofia, e negli anni universitari è stato impegnato politicamente per i diritti dei lavoratori. Giornalista per il quotidiano «Dagens Nyheter», a metà degli anni Novanta ha intrapreso la carriera di sceneggiatore per la TV. Fazi Editore pubblicherà gli altri romanzi della serie di Fredrik Borman.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Un gran bel libro!
cosa si può dire di questo libro? che è un gran bel libro e si sarebbe detto tutto, ma forse vale la pena di dire qualcosa di più. Siamo nell'isola di Gotland, mar Baltico, territorio svedese. Un posto tranquillo, come tanti, dove non ti aspetti la violenza. Invece qui vengono improvvisamente uccisi due ragazzi, due emigranti, un terzo fugge. Quasi contemporaneamente una bomba esplode su un traghetto facendo una strage. A indagare è chiamata la squadra di polizia capitanata da Fredrik Borman. Sembrerebbe di trovarsi di fronte a un delitto internazionale, ma la realtà è diversa. Il male si annida fra la tranquilla gente del luogo. Emergono le contraddizioni di un paese evoluto come la Svezia, che si trova ad affrontare la crisi economica e i problemi dell'emigrazione mentre da ogni parte emergono i rigurgiti di dottrine neonaziste mai del tutto cancellate. La squadra di Borman scandaglia la mente dei personaggi fino a far emergere miserie, contraddizioni e fallimenti. Davvero per me una bella scoperta questo autore e lo consiglio a tutti, non solo a chi ama i gialli nordici. Una cosa che io chiederei per pietà agli autori di gialli: è il quarto thriller che leggo in poco tempo e ho sempre trovato il poliziotto in crisi matrimoniale. Inutile aggiunta alla storia, se potessero lasciar perdere..... invece una cosa che non ho capito è la storia dell'immigrato sfuggito e poi rimpatriato. NOn capita nel senso che non sono riuscita a inglobarla nel resto della storia. Forse mi è venuto il dubbio che lo scrittore l'abbia messa per dare il via a un'altra possibile storia, Vedremo in futuro.