Gli eredi
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Recensione della Redazione QLibri
Ninna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo do...
E’una buia notte di pioggia tra i tornanti, i tergicristalli faticano a sgombrare il vetro.
Patrick ferma la macchina per soccorrere l’auto incidentata.
Lei lo riconosce, lo avvisa di non andare.
Lui apre il baule, scopre con orrore quello che non avrebbe mai immaginato. Chiama i soccorsi e riparte. Sparira’. Spariranno tutti.
Wulf Dorn ci ha abituato ad inquietanti thriller psicologici, in questo ultimo lavoro decide di sperimentare qualcosa di diverso, di cui si dichiara molto soddisfatto nelle note finali. Io no.
L’incipit e’ veramente eccellente, degno del miglior Stephen King. Poi pero’ non c’e’ ombra di Stephen e neppure di King.
Non basta lanciare una bomba narrativa, va poi seguita la sua traiettoria, deve avere una destinazione del medesimo calibro. Evidentemente incapace di sostenere la sua creatura, l’autore si appoggia alla realta’, che ben sappiamo essere spesso peggiore dell’invenzione. Ma passi l’imbastire il corpo del libro su un fatto reale, qui si tratta di abuso. Non bastassero le tragedie che ci bersagliano giornalmente dalla cronaca, ne Gli Eredi troviamo una sorta di proclama contro gli orrori del mondo, piu’ che un impianto di fiction.
Il testo scorre ma mi ha annoiata e nauseata, lo stesso effetto che ormai avverto leggendo un quotidiano qualunque. Sara’ pure etico l’intento, ma io cercavo evasione: se la scritta Wulf Dorn lampeggia altrove a caratteri fluo degni del peggior casino’ di Las Vegas, questo thriller e’ un cero in un involucro rosso dallo stoppino troppo corto.
Manca d’impatto, debole, privo di suspense, la parte finale e’ un castello di carte ammuffite raccattate alla meno peggio e impilate davanti a un phon acceso.
Herr Dorn, squadra che vince non si cambia, torni a scrivere quel che sa scrivere molto bene.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Ecco perché odio i bambini
Forse sono diventato metereopatico, ma così come le giornate sono altalenanti, così lo sono anche i romanzi che sto leggendo.
Se Wulf Dorn è tra i miei autori preferiti, "Gli eredi" sicuramente non farà parte dei romanzi che annovererò tra i miei preferiti. Non sono riuscito a provare empatia per nessun personaggio e la trama di per se mi ricorda almeno una decina di vecchi film horror. Solo la capacità stilistica dell'autore e la tensione che ho trovato, almeno nel finale, fanno aggiungere una stella al mio voto.