Gli effetti benefici delle vacanze
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Madame Ramotswe, Samuel e molto altro ancora.
«Sarà pur vero che chi semina vento poi raccoglie tempesta, ma quella tempesta distrugge anche i raccolti di chi gli sta vicino.»
Cosa accadrebbe se, dalla detta alla fatta, dopo tanto lavorare ci fosse finalmente concesso – o quasi intimato – un periodo, piccolo o grande, di meritate vacanze? È questo quello che accade a Madame Ramotswe, proprietaria dell’Agenzia investigativa che manda avanti insieme alla socia, e che da un giorno all’altro viene invitata a prendersi un periodo di riposo. Una settimana, non di più, ma pur sempre una settimana di libertà.
Questo quello che si figura nella mente la donna che, con la sua stazza e altezza ben presto si rende conto che quei sette giorni non saranno poi così diversi da quelli che normalmente vive. Ciò perché sulla sua strada arriva Samuel, un giovane difficile, dal passato tormentato, dalla madre prostituta, e da una matrigna atta a sfruttarlo. Non sa nemmeno di preciso quanti anni abbia, il bambino, cosa che però è certa è che quel denaro deve portarlo a casa e in tempi rapidi, altrimenti la padrona dell’alloggio in cui vive si arrabbierà e non esiterà ad utilizzare il suo bastone.
Nel mentre, le preoccupazioni aumentano: Madame Makutsi, la sua socia, ha per le mani un caso delicatissimo che vede quale protagonista un politico del Botsawana amato dai suoi seguaci e che a distanza di tempo dalla sua morte prematura sta per ricevere una onorificenza dal sindaco. La sua reputazione è in pericolo e da qui la necessità di contattare l’Agenzia di Madame Ramotswe.
«È solo che se si vuole sapere dove vanno a mangiare i leoni, è inutile chiederlo all’istrice.»
Ancora una volta Alexander McCall Smith torna in libreria con un libro che ci insegna soprattutto a fare proprie compassione, solidarietà ed empatia. Unendo le componenti etiche e sociali a una indagine da portare avanti e risolvere, ci fa destinatari di uno scritto di rapida lettura, uno scritto che coinvolge e conquista per la sua generosità. Non manca la componente dell’humor, non mancano, altresì, gag divertenti ed esilaranti atte a conquistare e trascinare il lettore.
Uno scritto appartenente a una serie forse meno conosciuta del narratore ma di grande piacevolezza. Da leggere e gustare. Per sorridere ma anche riflettere.