Giustizia in prima linea
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Omicidio in trincea
Preciso subito che è un thriller avvincente come pochi, ma a differenza di tutti gli altri ha un pregio forse unico: l'ambientazione del tutto particolare.
La vicenda, infatti, si svolge nel corso della Prima Guerra Mondiale principalmente sul fronte delle Fiandre, fra le truppe inglesi accorse a contenere l'avanzata germanica.
In questo scenario viene commesso un omicidio proprio in prima linea e la vittima è un giovane e arrogante corrispondente di guerra spintosi oltre i limiti consentitigli.
Se l'assassino fosse stato un soldato tedesco, sarebbe rientrato nell'ineluttabilità dell'evento bellico, ma colui che gli ha tolto la vita, e non per sbaglio, è un militare inglese.
Non ci sono indagini da parte della polizia, ma c'è chi vuole sapere la verità ed è un cappellano inglese comandato su quel fronte. Dietro l'omicidio c'è tuttavia una macchinazione quasi infernale che potrebbe cambiare le sorti del conflitto e gli equilibri mondiali, e in questo scenario si svolge l'attività investigativa.
La tensione non viene mai meno, dalla prima all'ultima pagina, e l'abilità dell'autrice è di tenerla viva anche in episodi apparentemente insignificanti, ma che ci consentono di apprezzare la descrizione della guerra in trincea, rappresentata con un'efficacia sorprendente.
Il romanzo assume un valore che quindi va ben oltre quello del thriller vero e proprio per la sua capacità di fornirci, in modo impeccabile e veritiero, la realtà di un'epoca che, con le sue ripercussioni, ha segnato in modo indelebile tutta la storia del secolo scorso.