Giuramento di sangue
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L'incubo di Redemption..
"Il vangelo secondo Satana" è stato una bella botta di suspance per me..quindi mi aspettavo qualcosa di simile in questo successivo romanzo di P.Graham e in parte così è stato, anche se le tinte della storia risultano un tantino meno macabre, seppur denotando aspetti particolarmente comunque inquietanti.
La partenza è col botto...ritmi serrati e ad altissimo tasso di adrenalina (l'autore tesse una trama più o meno volontariamente somigliante all'incipit di "Desperation" di Stephen King) che alternano flashback tra il passato e l'infanzia dei protagonisti nel carcere/lager di Redemption e presente (e qui mi sento di dire che si respira più di un omaggio a "It" sempre del Re del brivido).
L'autore dosa sapientemente i momenti di tensione snocciolando una narrazione dalle forti tinte thriller/horror, utilizzando uno stile particolarmente scorrevole e dalle forti connotazioni cinematografiche.
Qualche volta questi salti temporali spiazzano e forse rendono leggermente confuso il susseguirsi degli eventi, ma si tratta di un peccato veniale che non va ad inficiare il ritmo e l'adrenalina che rimangono sempre su livelli alti senza mai stancare o cadere nel banale o nello scontato.
In generale un ottimo libro per chi vuole passare qualche ora in compagnia di una storia agghiacciante e dalle tinte forti.
Indicazioni utili
I Bimbi Sperduti
Si può consigliare la lettura di "Giuramento Di Sangue" tranquillamente. La lettura è estremamente piacevole e limpida, le righe scorrono sotto gli occhi in maniera fluida e Patrick Graham si dimostra abilissimo nel raccontare mettendo sempre davanti a tutto la semplicità. Forse è proprio questo alla fine quella che stona, da una parte il romanzo funziona perfettamente ma dall'altra sembra costruito in maniera troppo frettolosa e spiccia. Da segnalare fra le cose la massiccia presenza di dialoghi rispetto al resto .
La storia si divide molto bene fra passato e presente, la vicenda dei ragazzini riporta un po alla memoria la "sapienza d'unione" del maestro Stephen King e nel mentre saremo continuamente trasportati da avvenimenti magari banali ma pur sempre a modo loro catalizzanti.
Mi è molto piaciuto l'inizio, riesce a nascondere la trama principale che si manifesterà da li a poco. Oltre il protagonista Peter Shepard spicca sicuramente la figura di Ezzie, un "cattivo" che riesce nonostante tutto ad intenerire.