Giorno da cani
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Opinioni inserite: 3
Coppia scoppiettante
Sempre molto accattivante lo stile della scrittrice, per il modo con cui dipinge i tratti della spigolosa Pedra e del suo pacioccone compagno di viaggio, Fermìn Garzòn. E’ una coppia decisamente vivace ed i loro dialoghi sono fra le parti più interessanti in questa lettura, per come stimolano l’attenzione e per come rendono frizzante la storia. Riscontro sempre il fatto che l’indagine faccia da cornice e che al centro ci sia più che non la storia, proprio loro, gli investigatori ed il loro rapporto, che è reso in modo da farli sembrare quasi due caricature. Ma la loro è una miscela scoppiettante. Per quanto attiene alla trama, ovvero all’indagine, il focus è quello dei combattimenti fra cani ed ho trovato la storia un po’ più sottotono rispetto a quella della prima indagine. Forse perché gli aspetti umani dei personaggi sono prevalenti e più interessanti.
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bello!
Non sono d'accordo sul fatto che questo sia un romanzo secondario, come piacevolezza.
A parte forse Morti di carta, che ho trovato leggermente inferiore rispetto alla media di gradimento, tutti sono deliziosi. Ognuno a suo modo.
Seconda avventura della coppia di ferro Petra- Garzòn.
La storia gialla è originale.
Parte dal ritrovamento di un cadavere - un poveraccio massacrato di botte- che non lascia indizi, se non un...cagnetto meticcio bruttissimo e sfigato, chiamato apposta da Petra, Spavento, per la bruttezza!.
E qui partono le indagini- a modo loro -dei due simpaticissimi poliziotti, così diversi, ma che hanno trovato una magica intesa, nel bene e nel male dei loro giorni.
Alla storia si intrecciano le vicende private dei due,e soprattutto, in questo romanzo, del vice ispettore Garzòn, grasso e non più giovane, ma alle prese, pensate, con DUE amori, tra cui si barcamena!
Intanto la storia assume toni foschi: altri due delitti, scoperte sorprendenti...un mondo da...cani, è proprio il caso di dirlo!
Mi sono gustata (con la G maiuscola!) tutti i dialoghi dei due poliziotti, sia quando rasentano la comicità, sia quando sono serissimi.
In questo secondo romanzo , motivi di serietà- anche drammaticità- ce n'erano più di uno.
Si vede troppo che questi romanzi sono di matrice europea, anzi, latina, e non americana! Hanno uno stile diverso, un modo diverso, soprattutto, di "vivere", di raccontare i sentimenti, l'interiorità....
Una frase che mi ha colpita- ma sono molte.
"Uscì (Fermin) dal mio ufficio con le spalle incurvate.
Era invecchiato di parecchi anni in soli due giorni. La vita non è giusta, ma pretendere che lo sia è un'ambizione passata di moda.
Mi domandai se, alla sua età, avrei trovato il coraggio per superare una prova simile.
Eppure non importava,con coraggio o senza anche lui avrebbe continuato a vivere, tutti continuano a vivere, malgrado le cicatrici, i lividi, i segni di colpi senza fine".
Quando ho terminato la lettura, mi dispiaceva. Ma ne avevo altri sette in attesa....
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La prima Petra Delicado
E' il secondo libro della saga di Petra Delicado composta fino ad oggi da 8 casi da risolvere.
Non è il miglior libro della Gimenez Bartlett, lo sconsiglio a chi si avvicina per la prima volta a questa autrice.
La protagonista "Pedra Delicado" e il mondo che la circonda è ancora immaturo, il caso da risolvere è quasi un'appendice tra gli istinti sessuali dell' ispettrice e i problemi in amore del vice Garzon.
Caso intuibile da subito con pochi colpi di scena.
Libro mediocre in confronto ai brillanti: "serpenti nel paradiso, messaggeri nell'oscurità e il silenzio dei chiostri".