Freddo nell'anima
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Tutti al circo!
FREDDO NELL'ANIMA (1999)
????? #joerlansdale
???????? #usa
???? 216 pag.
Trama: una rapina finita male e la polizia alle calcagna. Per Bill trovare rifugio presso un circo itinerante di freaks diventa fondamentale. Accolto dal gruppo di esseri deformi commette un secondo errore madornale, ovvero invaghirsi dell'avvenente compagna del capo.
Lansdale non fa sconti e questa volta si pone dalla parte del brutto per raccontare una storia che è chiaro omaggio al capolavoro cinematografico "Freaks" di Tod Browning ma anche al cartaceo e altrettanto splendido "Il popolo della autunno" di Ray Bradbury. Lo scrittore texano non scade in contrapposizioni elementari elevando la nobiltà d'animo laddove la natura è stata traditrice: ogni personaggio, infatti, è mosso da istinti animaleschi e da un malessere interno sigillato nel titolo.
Il linguaggio utilizzato è ancora più spinto del solito: tra ammiccamenti sessuali, volgarità assortite e le solite similitudini/metafore/freddure folgoranti non manca proprio nulla, il tutto per aderire al meglio ad una realtà hardcore in cui la sopravvivenza è unica ragione di vita. La trama si fonda sul presupposto non proprio innovativo del triangolo amoroso, tuttavia il ritmo indiavolato e l'alternanza tra momenti drammatici, adrenalinici e altri ricchi di black humor forniscono al romanzo molteplici sfaccettature, in quello che sicuramente non è il miglior lavoro del buon J.R. , il quale però, tanto per cambiare, riesce ad intrattenere con invidiabile mestiere. Ovviamente questa volta l'impegno sociale è semplice sottotesto, "Freddo nell'anima" è più un personale divertissement al quale il lettore potrà aderire con entusiasmo, a patto di ricordare che nel Texas orientale le buone maniere sono esseri mitologici.
Indicazioni utili
Pagare il biglietto prima dello spettacolo.
Lansdale è sempre una rivelazione che ti entra nelle ossa. Sin dalle prime pagine di questo piccolo romanzo capisci che ne vedrai delle belle. Inizia in maniera veramente meschina, c'è una rapina assurda, ci sono dei morti ed un povero scalmanato che non denuncia la morte della madre e la lascia putrefare nella sua casa e si trattiene gli assegni della pensione senza riscuoterli. Usa un linguaggio scurrile ed ai limiti del decoro, mi chiedo dove le trova queste metafore e similitudini così azzeccate. Riguardo la copertina per l'ennesima volta e vedendo il clown sfuocato mi aspetto una svolta degna di Joe, infatti non devo aspettare molto, che si materializza poco dopo in un caravanserraglio di freaks, un vero circo di mostri orripilanti e deformi. Ecco chi sono i veri protagoniti di questo libro, dei personaggi grotteschi e surreali: un uomo a due teste, dei nani, l'uomo cane, la donna barbuta,l'uomo ghiaccio e molti altri. Ecco il razzismo ecco la violenza. Il romanzo cambia tono si trasforma in un noir che vede un uomo al bivio, un pò come Adamo, che deve scegliere il peccato (Eva) o la redenzione. Chi è il vero mostro che ha il freddo nell'anima, l'uomo dalle perfette fattezze fisiche o chi nasce deforme per un errore della natura? Ecco che l'iniziale sputo in un occhio si trasforma in un pugno nello stomaco.