Fragranze di morte
Editore
Recensione della Redazione QLibri
pacatamente
Il volto celato da uno spesso velo nero, con eleganza si muove nel negozio raggiungendo il banco della gioielleria. Chiede alla commessa di esaminare alcuni preziosi, che scivolano poi fluidamente nella borsa della donna. La chiamano Orchidea Nera, ladra seriale e misteriosa. Si sarà macchiata anche di crimini peggiori?
Li trovano esanimi, nello chalet affittato per i loro incontri amorosi galeotti. La prima ipotesi è di omicidio-suicidio, mentre dai corpi esala un profumo nauseante di rose. Una giovane bellissima, il ventre arrotondato, si avvicina al cadavere dell’uomo, scossa dai singhiozzi gli bacia le labbra.
Il volumetto consta di due racconti ambientati nel dopoguerra, che sconsiglierei vivamente a chi è alla ricerca di un costrutto articolato.
Le azioni investigative sono infatti ridotte al minimo sindacale e la narrazione è priva di colpi di scena. Sorvolando in quota le promesse di eventi tendenti al soprannaturale di cui si ingozza la sinossi, il giallo è assolutamente basico e ogni avvenimento tanto palese quanto terreno.
La lettura, che scorre rapida e gradevole, potrebbe allietare il lettore amante di atmosfere giapponesi vintage, grazie anche alle piacevoli descrizioni ambientali. L’incedere pacato e rigoroso ed i drammi amorosi che si risolvono in maniera cruenta riportano inequivocabilmente alle tragedie del Giappone più classico.