Everest. Alba di sangue
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Perché scalate l'Everest ? perché è lì
Premetto che è il primo libro che leggo di Dan Simmons e che non lo conoscevo affatto quando ho iniziato, un po d'impulso, la lettura di "everest alba di sangue" (the abominable è il titolo originale).
Il romanzo è narrato in prima persona da un alpinista inglese, siamo nel 1925 e l'everest, la vetta del mondo 8848m, non era ancora stato conquistato. Un gruppo di 3 alpinisti (i 3 protagonisti principali del romanzo) riescono a farsi finanziare una spedizione sull'Everest da una ricca signora col pretesto di trovare il corpo di suo nipote deceduto sulla montagna, quest'occasione venne colta al volo dai 3 alpinisti che sognavano la vetta. La spedizione seguirà le orme dei due famosi scalatori George Mallory e Sandy Irvine che, avvistati non troppo distanti dalla vetta, scomparvero tra i ghiacci dell'Everst lasciando tutt'ora irrisolta la questione se l'avessero o meno raggiunta.
La trama si sviluppa tra scalate sulle alpi (nelle prime pagine i 3 si trovavano sul cervino), montagne inglesi, Galles, Germania e India, nelle varie fasi dell'organizzazione della spedizione e dell'equipaggiamento (descritto benissimo, nei minimi dettagli (addirittura vengono nominatele marche delle stufe d'altissima quota in voga negli anni 20)) nonché della partenza e dell'organizzazione dei vari campi (dal campo base al campo VI, poco distante dalla tenda).
Sul resto della trama non mi dilungherò, per non cadere nello spoiler, ma i misteri, gli intrighi, l'azione a mano armata, si concentreranno nella parte finale dell'libro (circa 1/3 e addirittura meno), il resto è dedicato al puro alpinismo. L'autore ci fa capire in maniera chiara, cosa significa essere un alpinista negli anni 20. Nessun dettaglio tecnico viene risparmiato, dalle tecniche alpinistiche agli effetti del freddo glaciale sul corpo umano, dalle usanze degli abitanti del tibet alla penuria di ossigeno al di sopra della cosiddetta death zone. Tutta questa parte occupa circa il 65-70% del libro.
Da grande appassionato di montagna ho trovato il libro molto piacevole e mai noioso. Vuoi perché rivela fatti poco conosciuti, vuoi perché la suspense è mantenuta alta dalle continue avversità climatiche e da tutti i problemi che possono sorgere quando si scala l'Everest, una montagna di quasi 8900 m con temperature che sfiorano i -60 °C , con abbigliamento di lana e semplici corde di canapa.
dal'70% in poi (parlo in percentuale e non per pagine perché ho letto il libro sul kindle) il libr cambia completamente volto e da un libro di montagna si trasforma in un giallo, in un libro d'azione, è la parte dove i pezzi del puzzle iniziano a combaciare e a ricostruire la vera motivazione della loro impresa, quando al Deacono (un alpinista dei 3, il più grande ed esperto) gli viene chiesto "Perché scali l'Everest ?" lui risponde "Perché è lì" ma in realtà ha ben altri motivi.
Questa parte scorre veloce e trascina all'epilogo in un batter d'occhio (a parte alcune scene totalmente irreali e incredule), la suspense è sempre altissima, e i colpi di scena non mancheranno davvero.
ATTENZIONE: io l'ho saputo troppo tardi, ma pare che l'edizione Italiana edita da fabbri, sia tagliata di 150 pagine rispetto a quella originale. In alcuni tratti infatti ho avuto l'impressione che la storia correva troppo velocemente e rimanesse in alcuni punti un po "campata in aria".
Comunque è un libro che consiglio a tutti gli appassionati di libri sulla montagna, vi farà venire i brividi (di freddo).
PS: non c'entra nulla col film uscito da poco al cinema !