Duecentosei ossa
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Opinioni inserite: 9
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Solo ossa, poca carne
Pensando al lavoro di un osteologo me lo immagino in linea di massima noioso. Un sacco di lavoro da solo, ad analizzare ossa con lenti, e microscopio, alla ricerca di qualche minuscolo dettaglio. Mi immagino anche che questo lavoro richieda molta pazienza, tanta attesa, tante ricerche. Se lo scopo della Reichs era quello di creare quell'atmosfera c'è riuscita in pieno. Questo volume è lento, va letto con pazienza. Inutile girare velocemente le pagine quello che deve arrivare arriverà coi tempi di un osteologo, poco alla volta. Tutt'altra cosa invece è di solito un thriller, che incalza il lettore a non smettere di leggere fino all'ultima riga.
La trama invece è piuttosto complessa. la relazione tra Temperance e il suo Ryan è in un periodo di stanca, ma fa da filo conduttore a tutto il volume. Ci sono naturalmente gli omicidi da risolvere, che come sempre succede per la Brennan si presentano nella forma i resti scheletrici. In più c'è un giallo interno al laboratorio con ossa e denti per così dire ballerini, che compaiono dove non dovrebbero essere. La stessa Brennan è coinvolta in un tentativo di omicidio. Insomma di carne al fuoco ce ne sarebbe parecchia, ma il tutto è amalgamato in modo da dare poco slancio al libro.
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Ributtatela dentro alla bara!
Il libro si apre in un modo molto originale, quasi geniale. La protagonista (un medico forense) si sveglia in una bara senza ricordare niente di quello che le è successo. La sua memoria la riporta molto indietro ed il libro è un susseguirsi di ricordi. Fin qui tutto bene. Il libro purtroppo però perde di mordente e finisce col diventare noioso. Inoltre le dissertazioni sulla descrizione dei cadaveri sono fin troppo tecniche e nell'80% dei casi, almeno per il sottoscritto, si finisce per chiedersi se si sta leggendo un romanzo o un libro di medicina truculento.
La protagonista ( vi prego non me ne vogliate) è odiosa ed incoerente in un modo imbarazzante. Vi riporto riassunto un solo esempio concreto .Protagonista:" Mi sento cosi sola, quanto vorrei che ripensasse al nostro rapporto e mi chiedesse di uscire con lui per riprovarci!" Lui si avvicina e le dice:" Sai, ho ripensato al nostro rapporto e vorrei ritentare; ti va di uscire?" E giustamente lei risponde:" Ma sei fuori di testa? Non ci penso nemmeno".
Devo ammettere di non aver finito il libro. Avevo troppa paura di scoprire che alla fine la protagonista riesce a scappare dalla bara.
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Coinvolgente
A differenza degli altri libri della Reichs, duecentosei ossa inizia con un flashforward (prolessi) e vari se ne troveranno durante il testo, a beneficio della suspance. La fantastica ironia di Temperance Brennan è sempre presente e le descrizioni scientifiche sono più concise rispetto agli altri libri (chi li ha letti tutti se ne accorge subito). Il rapporto con Ryan, il detective, è un po' lento (ma giustificato dagli eventi dei libri precedenti), ma continua a rappresentare il fulcro dell'intera storia. Il personaggio di Tempe affascina sempre e nulla è lasciato al caso.
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Convincente..
A differenza di altri libri della Reichs parte abbastanza forte, subito un rapimento e il lettore si incuriosisce...
A volte la protagonista è fin troppo prevedibile nel finire in situazioni più grandi di lei ma poi si riscatta con un finale degno di nota e, per un certo senso, imprevedibile.
Anche se alla lunga la Tempe può stufare e sembrare un po' un clone di Kay Scarpetta la trama convince e fa ciò che viene chiesto di fare a questo genere di libri, creare un certa suspance per poi destabilizzare il lettore con colpi di scena.
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Mamma mia che noia!!!
Grande delusione per questo libro. Una trama che in principio sembrava promettere bene, viene ben presto spazzata via da una serie frustrante (per il lettore) di situazioni quanto mai ingarbugliate e forzatamente collegate. A questo aggiungo anche un linguaggio tecnico (da far arrossire anche il Dr.House) utilizzato troppo spesso e senza particolare vantaggio per il proseguio della storia. La parte più emozionante (quella del rapimento), si riduce a qualche paginetta, soffocando fin da subito quella poca suspence che mi era rimasta. Inutile dire poi che i protagonisti anche dal punto di vista sentimentale lascino alquanto a desiderare...Visto che la parte thriller era di una noia mortale, ho spostato la mia concentrazione chiedendomi se almeno questi due all'alba della quattrocentesima pagina avrebbero finalmente fatto sesso!!! Beh..che dire...meglio andare a dormire...
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duecentosei ossa
Mi piace ancora lo stile semplice e l'ironia che riempie le pagine: chiaramente chi ha già letto i libri della Reichs o vede in tv i vari Csi, troverà ripetitive le spiegazioni tecniche, ma per i nuovi sono sicuramente interessanti. Trovo un po'esagerato il comportamento della collega invidiosa e francamente la non -storia con Ryan ha stufato: come può la protagonista dare attenzione solo al gatto come farebbe una vecchia zitella ?
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206
E' davvero incomprensibile come sia possibile creare tante attese attorno ad un libro del genere. Il racconto è di una lentezza imbarazzante e di una banalità che raramente si riscontra in altri thriller. Si mischiano storie che creano solo confusione e che sono legate da un filo veramente sottile e forzato. Per non parlare poi della terminologia tecnica fine a se stessa ed incomprensibile per i non addetti ai lavori. Non lo consiglio a nessuno
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206 ossa
Le due stelle solo perchè amo questa autrice...206 ossa è lento, prevedibile si perde in pagine e pagine di minuziose descrizioni tecnico-scientifiche con termini medici incomprensibili che annoiano a morte il lettore. Anche il lezioso e casto rapporto con Ryan è ormai insopportabile. Inutile dire che intorno alla metà del libro, superate 200 pagine di pallosi termini scientifici, avrete già capito chi sono i cattivi (appena compaiono nella trama). La brava dottoressa Reichs è plurimiliardaria: che si preoccupi di spendere quei soldini risparmiandoci lavori così indecenti che corrono il rischio di offuscare il suo glorioso passato.
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206 ossa
Non è entusiasmante anzi ci sono dei momenti di noia e di confusione, credo che si sia voluto mettere troppa "carne al fuoco" che davvero in alcune parti del libro crea un pò di confusione. Nell'insieme è tranquillamente leggibile ma non dei migliori.