Due soldati Due soldati

Due soldati

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Dagli autori di Tre secondi, considerati tra i maestri del thriller scandinavo, la nuova tesissima prova. Leon e Gabriel. Diciotto anni. Sono «fratelli». Di quelli uniti dal Dna del ghetto. Cresciuti alla svelta, imparando il linguaggio della sopraffazione e delle armi. Destini segnati, i loro. E un passato di violenza e miseria che il vecchio commissario Ewert Grens vede ripetersi inesorabilmente.



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Due soldati 2013-09-13 11:38:49 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    13 Settembre, 2013
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Violenza nel tempo

Giallo scandinavo costruito attorno alla violenza, che ne scandisce il tempo, sia come contenuti, sia come scelta stilistica, vista l'originale denominazione dei capitoli, che preparano psicologicamente a tutta una fase "pre" non si sa che cosa, alla fase dell'"adesso" ed alla fase del dopo. Quindi tutto ruota attorno ad un culmine che è la parte centrale del giallo. La storia è dedicata a quella crepa che si allarga lentamente fino a diventare un baratro in cui gli individui precipitano a capofitto. E' una storia di violenza, che prende i bambini ed i giovani ed in questo è forte il messaggio di feroce critica sociale che gli autori vogliono lanciare. Mi ha colpito il senso di appartenenza, il legame fra questi due giovani, e l'intimità del gesto tra Wanda e Gabriel, quando lei spalma la crema sul corpo ustionato di lui. Lo stile però stanca. Troppo per immagini. Troppo poco narrativo.

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