Dove è sempre notte
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Nulla da segnalare
Un noir moderno senza particolari colpi di scena e con una trama piuttosto lineare.
Il romanzo vorrebbe rifarsi alla grande tradizione dei classici di questo genere, senza però quella nostalgica e anticheggiante patina da vero noir al lettore sembra costantemente di perdere qualcosa e alla fine ne viene fuori un lavoro poco levigato dove lo stile tende a stridere con gli ambienti, i personaggi e senza dubbio il calendario. L'atmosfera in cui si svolge la storia, prima in Irlanda e poi negli States, anche se è ben rappresentata ed è forse l'unica cosa degna di nota in tutto il romanzo, risulta a tratti fin troppo sterotipata contribuendo a dare l'impressione che il libro sia un troppo affettato tentativo dell'autore di accostarsi ad un filone che probabilmente non è nelle sue corde.
Indicazioni utili
Sublime narratore
Ci sono libri dalla trama vertiginosa in cui i luoghi ed i personaggi scorrono via troppo veloci come un paesaggio osservato da un treno in corsa, alla fine anche la magari pur piacevole trama non fa presa perchè non è sostenuta da ciò che rende veramente bello un libro: i personaggi che si alzano dalle pagine e ti siedono accanto, i luoghi di cui percepisci i suoni e gli odori . Peccato che solo pochi autori sappiano scrivere così bene da farti provare queste sensazioni...John Banville è uno di questi.
La trama è abbastanza semplice e scorre via lenta ma con un perfetto meccanismo ad incastro in cui ogni tassello alla fine va al suo posto , è come spinta ad ogni pagina dai personaggi, dalla attenta analisi del loro essere che ne fa Banville . In certi momenti ti sembra di sentire tra le dita l'umido e la nebbia di Dublino tanto sono semplici ma realistiche le descrizioni.
E' vero (ogni tanto...) quanto si legge nei risvolti di copertina: leggere Banville è un fine piacere, non tanto per quello che racconta quanto per come lo fa.
Questo è un godibilissimo noir ambientato tra Dublino e Boston alla fine degli anni cinquanta, ma è soprattutto una storia di uomini e donne che perdono qualcosa della loro esistenza e fanno i conti con quanto gli resta cercando di farlo bastare a fare si che la loro si possa chiamare vita. Bello!.