Dove c'è fumo Dove c'è fumo

Dove c'è fumo

Letteratura straniera

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La stanza è immersa in un buio irreale, sembra di camminare nell’inchiostro. Kate cerca di farsi strada a tentoni tra mobili sconosciuti. Non c’è tempo per fuggire. Poi un lampo di dolore, e sangue. Kate Powell è una donna di successo sulla trentina, indipendente, poco incline ai compromessi. Eppure sente che il tempo scorre inesorabile e la vita le appare sempre più vuota, priva di significato. Vuole un figlio, ma è rimasta scottata troppe volte da relazioni inconcludenti e non riesce più a fidarsi. Così decide di ricorrere all’inseminazione artificiale e scegliere il donatore pubblicando un annuncio: a rispondere è Alex Turner, psicologo affascinante e riservato. Il donatore ideale. Se non fosse che l’apparenza inganna. Un thriller psicologico teso e sorprendente dall’autore della fortunata serie di David Hunter.



Recensione della Redazione QLibri

 
Dove c'è fumo 2018-07-23 22:13:51 Valerio91
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Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    24 Luglio, 2018
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Piuttosto noioso

Negli ultimi tempi mi imbatto spesso nel nome di Simon Beckett. È certamente un autore sulla cresta dell'onda, abbastanza da generare curiosità; per cui, quando si è trattato di scegliere l'opera da recensire, la mia curiosità mi ha lasciato pochi dubbi.
Dannazione.
Questo libro mi ha piuttosto deluso, per vari motivi. In primis avrebbe dovuto essere un thriller, ma lo diventa soltanto nell'ultimo terzo di storia: prima dobbiamo sciropparci l'eterna indecisione della protagonista (con la quale non ho empatizzato), che tergiversa sulle sue decisioni per pagine e pagine e finisce sempre per prendere quella sbagliata. Secondo aspetto, molte cose, a livello narrativo non reggono, e ci sono diversi avvenimenti inverosimili che lasciano alquanto straniti (protagonista cosparsa di benzina che, in una casa in fiamme, ne esce viva; ma non solo questo).
Purtroppo questa storia non riesce a intrigare, si sofferma all'infinito sulla decisione della protagonista sull'eventualità di procedere all'inseminazione artificiale; da chi prendere il seme, finendo poi per fare una scelta totalmente assurda; come conseguenza di questa scelta assurda, un altro tempo infinito per scegliere se tenere il bambino o meno. Tutti i personaggi si comportano in modo strano: la protagonista prende delle decisioni del tutto insensate; la sua migliore amica tutto sembra tranne che la sua migliore amica; il personaggio che dovrebbe essere il "killer" (piuttosto atipico)... beh, lasciamo stare.
L'unica cosa che mi è piaciuta abbastanza sono le riflessioni che scaturiscono nel lettore riguardo l'aborto.
Non c'è coinvolgimento, non c'è modo di appassionarsi nemmeno quando la storia si trasforma (quasi) in un thriller... insomma, mi ha piuttosto deluso. La piacevolezza ha due stelline, non perché non sia scorrevole, ma perché questo romanzo non riesce a coinvolgere né ad appassionare.

Kate è una donna in carriera, che lavora nel campo delle comunicazioni e della pubblicità. La storia ha inizio con la vincita di una commessa che può cambiarle la vita, una commessa vinta a discapito del suo ex fidanzato, impiegato in un'altra azienda. Un altro psicopatico, che ha un evoluzione piuttosto inverosimile. Scottata dall'esperienza precedente con questo ex, Kate non è il tipo di donna che vuole ripetere l'esperienza, ma non nasconde il suo desiderio di fare un figlio.
Ma come avere un figlio senza il rapporto matrimoniale necessario? Kate si imbatte nella risposta del tutto casualmente, su una rivista, e la risposta è... fecondazione assistita. Le strutture che offrono questo servizio si avvalgono di donatori anonimi, ma questo non pare soddisfare Kate. Allora qual è la scelta? Mettere un annuncio sui giornali, sperando che qualche sconosciuto risponda. Lo sconosciuto si presenta e sembra talmente carino da far pensare: "ma davvero c'è bisogno della fecondazione assistita?" Peccato che per giungere a questa conclusione la protagonista abbia bisogno di elucubrazioni infinite che portano il lettore quasi allo sfinimento... come è ovvio che sia, questo sconosciuto si rivelerà tutto meno quello che sembra.
Una domanda sorge spontanea: ma l'adozione? (Ovviamente non sarebbe esistito il libro in questo caso, è soltanto per ironizzare sull'infinito tergiversare di Kate)
Simon Beckett, rimandato!

"Alcuni momenti bruciano nella mente per sempre."

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Dove c'è fumo 2019-11-14 20:09:44 alessio
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alessio Opinione inserita da alessio    14 Novembre, 2019
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Kate Powell

Kate Powell

Kate Powell è una donna di successo, lavora nel campo della pubblicità e nell'ultimo periodo gli affari vanno a gonfie vele, specialmente da quando la sua agenzia ha vinto una gara d'appalto per un cliente molto importante.
Ora che la situazione professionale è sistemata a dovere,a Kate manca ancora una cosa che la renderebbe completa,il desiderio di avere un bambino.
Se nel campo lavorativo le cose vanno alla grande di certo non si può dire nel campo sentimentale,purtroppo l'esperienza con il suo ex fidanzato Paul lascia ancora una ferita psicologica aperta che la porta a non fidarsi in modo sentimentale agli uomini. Ma il desiderio di essere mamma cresce sempre di più ogni giorno fino a diventare una frustrazione, tanto che a un certo punto l’inseminazione artificiale pare essere l’unica strada percorribile.

Dopo una lunga ricerca di informazioni a riguardo, a Kate sorgono dei dubbi, il fatto di non conoscere nulla del padre di suo figlio, Il suo nome, che aspetto ha, o che tipo di persona è la spaventa molto e di restare con queste domande irrisolte per tutta la vita è una cosa che non riesce a sopportare.
Decide cosi di cercare Lei un donatore, pubblicando un annuncio su una rivista di medicina.
Dopo qualche giorno solo una persona risponde al suo messaggio, lo psicologo Alex Turner.

Chi è veramente Alex Turner ?



Questo romanzo fu scritto dall'autore nel 1997 e riscritto per essere riadattato ai tempi attuali. La trama è scorrevole ben descritti i luoghi e i personaggi specialmente quello di Kate, credibile nella sua fragilità di giovane donna single che si relaziona all'idea di essere madre senza un compagno in una società non certo inclusiva e conciliante per ragazze nelle sue condizioni. Interessanti anche i temi dello stalking, dell’abuso psicologico e odio incarnati dall'ex, Paul.
La prima parte del libro stenta a decollare l'ho trovata "lenta" e a volte ripetitiva, restando quasi un’opera lontana dal genere thriller,ma nella seconda parte si viene catapultati nell'azione, suspense e colpi di scena con un ritmo molto frenetico fino alla fine,senza deludere le mie aspettative.
Anche questo lavoro di Simon Beckett mi è molto piaciuto, lo consiglio a chi sta cercando una storia thriller con risvolto psicologico.

Buona lettura

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Dove c'è fumo 2018-09-20 14:29:36 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    20 Settembre, 2018
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Dove c'è fumo

Simon Beckett ha attuato un'operazione insolita per uno scrittore della sua portata: è ritornato sui suoi passi. Ha deciso di rimaneggiare un suo vecchio romanzo, per migliorarlo, pur essendo già un bestseller, pubblicato per la prima volta nel 1997. A quel tempo, ovviamente, la tecnologia doveva ancora fare i passi da gigante che ha fatto, arrivando a stravolgere le nostre vite: anzi a dettarci nuove regole e a programmare nuovi legami e incontri, anche quelli che credevamo impossibili.
Riprendere un romanzo per attualizzarlo è un'operazione non da poco ed è ciò che ha fatto Simon Beckett, non perché avesse un blocco creativo, ma perché è convinto che ogni cosa possa essere migliorata. La sua operazione è simile a quella già portata a termine, con successo, da quelli che consideriamo i "mostri sacri" o "i grandi autori" della letteratura mondiale.
Il tema principale dell'opera, quello da cui Beckett ha tratto spunto per il suo bestseller, è ancora attualissimo. Anzi lo è diventato forse, se possibile, ancora di più. Tratta di voglia di maternità: un tema che non smette mai di interessare, legato al mondo femminile, ma non privo di interesse per l'universo maschile. Tale tema è ancora attuale anche grazie alle nuove tecnologie e ai progressi scientifici. Non soltanto la scienza, ma anche l'informatica, sono alla base delle scelte della protagonista di DOVE C'È FUMO.
Kate Powell è una donna fiera e indipendente. Non ci sta a farsi schiacciare da un uomo, ma non può fare a meno di commettere l'errore comune alla maggior parte delle donne, quello di innamorarsi dell'uomo sbagliato. Il suo errore lo ha commesso più di una volta e seguire le tracce di fumo diventa il suo obiettivo principale per sopravvivere, per il bene suo e della creatura che porta in grembo e non può fare a meno di amare, anche prima che venga alla luce. Lei, che voleva tanto avere una creatura che le permettesse di formare una famiglia, anche se minima, è disposta a tutto per ottenere ciò che desidera.
La maternità è qualcosa cui non si può rinunciare. Kate non può farla dissolvere come il fumo o nel fumo di un immenso incendio, quello che minaccia la sua esistenza attuale e il suo futuro.
È un bestseller che non risente dei suoi tanti anni di vita. Risulta attuale e perfettamente scritto, grazie alle ottime scelte narrative di Beckett.

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