Come uccidono le brave ragazze
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Le indagini di Pippa
Mi viene da pensare che quando le indagini di un doppio omicidio vengono lasciate nelle, pur capaci, mani di una diciassettenne, la polizia dovrebbe iniziare a farsi qualche domanda. L'autrice di questo romanzo immagina che Pippa, una ragazza prossima ad iscriversi al college scelga come tesina di fine anno di occuparsi di un delitto avvenuto cinque anni prima nella sua città. Qualcosa che l'ha colpita molto perché conosceva uno dei ragazzi coinvolti, ma che ha scosso tutta la comunità. La vicenda infatti ha visto la scomparsa di una ragazza il cui corpo non è mai stato ritrovato. Gli indizi trovati, hanno convinto sia la polizia che i suoi concittadini che il responsabile sia stato il fidanzato. Il suo suicidio a pochi giorni dalla scomparsa ha confermato questa ipotesi. Pippa, dubbiosa sul coinvolgimento del ragazzo e perfino sull'ipotesi che si sia effettivamente suicidato decide di improvvisarsi investigatrice. Come si legge sul retrocopertina: fare i compiti non si è mai rivelato così pericoloso. In effetti la ragazza si accorge subito che il suo mettersi a frugare in mezzo ai panni sporchi della comunità non è gradito da tutti. Il romanzo è costruito ricorrendo sia a brani di narrativa, sia a parti in cui ci viene proposto il diario delle indagini di Pippa e a trascrizioni delle interviste che fa alle persone coinvolte in modo diretto o indiretto con il delitto. Nel complesso ne viene fuori una lettura gradevole, a tratti anche con momenti di tensione e con qualche sorpresa. non un grande thriller, ma comunque un libro che si lascia leggere. Pensato per un pubblico di giovani, che si possono ritrovare nei numerosi adolescenti che bazzicano questo libro, ma adatto anche a chi ama gialli più leggeri, nei quali la tensione viene stemperata da uno stile lieve.
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Holy Pepperoni, Batman!
Primo capitolo di una trilogia e al contempo estremamente piacevole anche se letto singolarmente, "A Good Girl's Guide to Murder" è un mystery per ragazzi che riesce nel difficile compito di far coesistere momenti allegri e quotidiani con un intreccio ricco di intrighi e tematiche non troppo leggere. Un buon equilibrio che si sintetizza in una lettura gradevole e divertente anche per chi, come me, ormai è ben lontano dal target YA.
La storia ha come sfondo la cittadina inglese di Little Kilton dove cinque anni prima la liceale Andrea "Andie" Bell è scomparsa ed il suo fidanzato Salil "Sal" Singh si è suicidato dopo averne confessato l'omicidio; all'apparenza un caso chiuso, ma non per l'aspirante giornalista investigativa Pippa "Pip" Fitz-Amobi che inizierà a scavare nelle vite dei due ragazzi e di tutte le persone coinvolte nel caso per far finalmente luce sulla verità, a suo avviso insabbiata anche a causa del modo in cui i mezzi d'informazione hanno trattato la vicenda.
Per raccontare questa storia, l'autrice ha scelto di adottare un formato mixed media, molto adatto al genere e ben sfruttato all'interno della narrazione: oltre ai normali capitoli abbiamo quindi le trascrizioni delle interviste fatte da Pip e degli interrogatori della Polizia, le copie delle mail e dei messaggi, oltre ad una sorta di diario che la protagonista va ad aggiornare dopo ogni nuova scoperta. L'unico difetto di questo formato è la poca leggibilità nella copia in flessibile: in alcune parti la stampa monocromatica rende davvero difficile la comprensione, come forse non sarebbe successo nel caso del formato digitale.
L'altro grande punto di forza di questo romanzo è la sua protagonista. Pip non è di certo perfetta, e lo dimostra nelle parecchie scene in cui compie azioni avventate e perfino criminose senza troppi rimorsi, ma è un personaggio brillante e risoluto: fermamente decisa a raggiungere i suoi obiettivi e svelta nel cogliere i collegamenti tra le informazioni in suo possesso. A suo credito va anche il fatto che riesca a sfruttare al massimo i mezzi a sua disposizione e cerchi di comunicare un messaggio sul giusto modo di recepire le notizie dai media; bel messaggio che l'autrice contraddice in parte nell'epilogo, ma bel messaggio non di meno.
Sull'altro piatto della bilancia abbiamo diversi elementi che si potrebbero riassumere come ingenuità narrative, date in parte dal target di riferimento. Alcuni esempi sono il tono forzatamente leggero che viene inserito in situazioni serie -a volte perfino pericolose- oppure l'aspetto romance, davvero fuori luogo e del tutto evitabile a mio avviso. Non ho apprezzato neppure come Jackson abbia trascurato il rapporto di Pip con la sua famiglia ed i suoi amici, presentato come idilliaco all'inizio, ma del tutto assente nei momenti cruciali. E che dire delle azioni dell'antagonista Unknown? per me sono degne di un episodio di Scooby Doo!
NB: Libro letto in lingua originale