Come cani selvaggi
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Troppe pedine sulla scacchiera
E’ una scacchiera con troppe pedine questo thriller. Un vero turbinio di personaggi dentro cui perdi il senso dell’orientamento durante la lettura. La lettura mi è risultata davvero difficoltosa, complici le svolte ed i cambi di trama tipici dello stile di questo autore; spesso sono stata tentata di interrompere la lettura e quando l’ho ripresa avevo perso comunque il filo conduttore. La trama è buona, intricata al punto giusto, buoni i dialoghi, serrati e vivaci. Interessante il parallelismo offerto fra il mondo della polizia ed il mondo della malavita. Ma la cosa in assoluto più bella è l’ambientazione in una Edimburgo crepuscolare, che mi sono immaginata come una fotografia in tinta seppia a fare da sfondo a tutte le scene descritte. Una cornice davvero magica per una storia comunque cupa e forte.
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- no