Cielo nero
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Opinioni inserite: 4
Un altro tassello...
Con questo libro il mosaico della società islandese si arricchisce di un nuovo tassello, sempre piacevole alla lettura anche se l'assenza dall'azione del protagonista abituale Erlendur, un po' si fa sentire. Ancora una volta possiamo ammirare l'intelligenza dell'autore che manovra personaggi e trama con la solita maestria: qui il collaboratore forse meno simpatico di Erlendur, Siggi, è alle prese con un caso che lo coinvolge attraverso legami di amicizia con un indagato. Molte pause narrative sono dedicate ai rapporti familiari del protagonista, ma queste non intaccano il dipanarsi della vicenda.
Indridason ha il merito di comporre attraverso gli ormai numerosi romanzi polizieschi della serie un quadro sempre più completo e preciso della società islandese ad ogni livello, geografico, storico e sociale.
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Denaro sporco
Il libro si rivela come un giallo ben costruito su di uno spaccato di un'Islanda non propriamente perfetta moralmente. Fra scambi di coppie, speculazioni finanziarie, ricattatori, alcoolisti, ci si muove in un mondo di reietti ed in un mondo di finte persone perfette, che si spingono un pò troppo oltre nei loro goffi tentativi di spillare denaro. Si arrivano a toccare anche i più squallidi bassifondi, conoscendo personaggi spregevoli che però, nel corso della storia, comprendiamo, umanamente, perchè capiamo che c'è un motivo se sono arrivati a toccare così tanto il fondo. In tutto questo panorama spicca la figura del protagonista, Sigurdur Oli, agente di polizia che vede i propri valori un pò ribaltati, arrivando a disprezzare chi ha sempre ammirato e ad aprirsi a chi ha sempre giudicato. Personaggio positivo, che mantiene alta la propria moralità e che persegue i propri valori; anche la sua storia personale, intrecciata alle vicende su cui indaga, ne è una prova.
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Non tutti i giallisti nordici sono da buttare
Diciamocelo francamente: di questa caterva di giallisti venuti dal nord non se ne può proprio più! Ogni giorno ne spunta qualche nuovo, osannato nei risvolti di copertina come il nuovo Stieg Larsson (ma non ne bastava uno?), e poi se ci caschi ti trovi a leggere cose di bassissimo livello e a compiangere lo stesso Larsson, che almeno non era noioso.
Tutto questo per dire che fortunatamente ci sono delle eccezioni e Indridason è certamente una di queste (l'altra è secondo me lo svedese Leif Persson). Che sia un ottimo scrittore lo conferma anche questo Cielo nero, che a mio parere non è tra i suoi migliori, ma che offre comunque una lettura piacevole ed uno scorcio assai interessante sulla società islandese di oggi. Per chi ama i gialli di qualità è quindi un romanzo da consigliare assolutamente.
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Un grande libro
Un autore poco conosciuto in Italia ma che sforna libri di ottimo livello. Il protagonista del libro è Siggi Oli che ricorda un pò il tenente Colombo nella sua apparente ingenuità ma che è dotato dell'intuito per andare a fondo di una faccenda solo apparentemente semplice. Tutto nasce dall'omicidio di Lina, esuberante segretaria d'azienda che con la sua spigliatezza sessuale si fa non pochi nemici: l'intrigo si allarga quando il delitto di Lina si incrocia con un altro delitto connesso alla spericolatezza dei finanziari islandesi che - come sappiamo - hanno portato il Paese solo pochi anni fa al fallimento. Sullo sfondo di queste vicende, la storia di Andres, un barbone che deve fare i conti col suo passato e il travaglio di Siggi che si lascia con la sua ragazza, deve combattere coi fantasmi di un vecchio amore e fronteggiare la paura del futuro innescata dalla malattia del padre. Prima ancora che un grande thriller, questo è davvero un signor libro che raccomando caldamente.