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Letteratura straniera

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Robert Pendleton è un genio della chimica e ha appena brevettato un fertilizzante che potrebbe valere una fortuna. Partito per una conferenza a San Francisco, smette di dare notizie di sé e dei frutti delle sue ricerche. Non c’è da stupirsi se gli Amici di Famiglia, che hanno finanziato il suo lavoro, vogliono scoprire che ne abbia fatto, decidendo anche stavolta di rivolgersi a Neal Carey, il loro uomo migliore. Quella che sembra un’indagine facile si rivela però un incubo. Neal sarà costretto a un lungo viaggio costellato di pericoli, tra la Chinatown di San Francisco e le strade di Hong Kong, fino ad arrivare nella Cina piuù profonda e arcaica. E dovrà vedersela con la Cia, con il governo cinese e con un’organizzazione altrettanto letale, che agisce nell’ombra. Ma soprattutto con la bellissima Li Lan: una dark lady, o forse una vittima innocente.



Recensione della Redazione QLibri

 
China girl 2016-07-27 22:02:38 Vita93
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Vita93 Opinione inserita da Vita93    28 Luglio, 2016
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Scelta di Hobson

In questo secondo episodio della serie incentrata sul protagonista Neal Carey, il camaleontico ventiquattrenne non si è ancora ripreso dagli strascichi della prima indagine e trascorre le proprie giornate esiliato dal resto del mondo in un cottage nello Yorkshire, immerso tra letteratura ottocentesca e generose dosi di whisky.
Il riposo forzato termina con la visita di Joe Graham, un metro e sessantadue centimetri di cattiveria e astuzia. L’uomo che ha cresciuto Neal fin da adolescente, da quando suo padre era scomparso e la madre faceva la prostituta, insegnandogli come pedinare una persona, come entrare e uscire da un appartamento, come avere rispetto per se stesso. Un’enciclopedia vivente dell'investigatore privato.
Stavolta il compito di Neal è quello di ritrovare un biochimico esperto in fertilizzanti, il dottor Pendleton, scomparso dopo aver partecipato ad un convegno alla Stanford University in compagnia di una seducente donna cinese.

La saga prosegue con un episodio che conferma i pregi ed i limiti riscontrati nel precedente capitolo, “London Underground “. Un noir eccessivamente spettacolarizzato ed ingarbugliato, ma capace di divertire con un protagonista empatico, una buona dose di ironia e scenari esotici ed evocativi.

Stavolta l’ambientazione, come è facilmente intuibile dal titolo, è la Cina della fine degli anni '70. Un popolo alla ricerca della propria identità economica, dopo che nei decenni precedenti si sono succeduti il fallimento del grande balzo in avanti ideato da Mao dal 1958 al 1961, la rivoluzione culturale lanciata nel 1966, l’ascesa al potere di Hua Guofeng che sarebbe terminata nel 1981 con l’avvento del riformista Deng Xiaoping.
La parte riguardante la cultura cinese mi ha ricordato i tipici approfondimenti di un altro scrittore, Qiu Xiaolong, creatore della fortunata serie dell'Ispettore Capo Chen, anche se le precisazioni socio-culturali del nativo di Shanghai sono ben più puntuali, precise e dettagliate.

In definitiva le indagini di Neal Carey, racchiuse in cinque romanzi pubblicati dal 1991 al 1996, alternano qualità e difetti tipici di uno scrittore esordiente che, nel corso degli anni, è diventato uno dei migliori esponenti del genere poliziesco contemporaneo con titoli come “L’inverno di Frankie Machine”, “Il potere del cane”, “Il cartello”.

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China girl 2016-11-14 08:05:01 cosimociraci
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cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    14 Novembre, 2016
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Colpo su colpo

Introduzione decisamente accattivante. Sin da subito l'autore spinge il lettore a domandarsi come Neal abbia potuto innamorarsi subito della ragazza cinese e se riuscirà nel suo compito di riportare in patria il marito. Nonostante il genere rosa non sia il mio preferito, questo dettaglio amoroso rende la storia più interessante. I primi capitoli procedono con un buon ritmo incalzante e la storia si delinea lasciando alcune lacune misteriose.
C'è qualcosa però che mi indispettisce nei primi colpi di scena. Credo che sia proprio il genere "spionaggio" che consente all'autore di buttar giù tutte le deduzioni, che nel frattempo mi ero costruito nella mia mente, con una grossa menzogna. Dove ci sono le spie ci sono bugie e menzogne che spesso mettono in discussione tutto quello che accade rendendo i colpi di scena del tutto inattesi ma secondo me discutibili.
Questo genere narrativo un po' mi disturba e purtroppo fino all'ultimo si procede in questo modo.

In generale il romanzo non è male ma non mi ha entusiasmato come immaginavo.

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China girl 2016-07-13 06:10:49 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    13 Luglio, 2016
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China Doll

Neal Carey avrebbe continuato, e più che volentieri, a trascorrere la sue giornate nella brughiera, luogo dove lo avevamo lasciato a conclusione del primo capitolo delle sue avventure. Peccato che “Gli amici di Famiglia” abbiano ritenuto più che sufficiente il suo periodo di esilio, di riposo forzato. Ecco perché quando il suo “papà” Joe Graham si presenta innanzi alla sua porta invitandolo ad assumere un nuovo incarico apparentemente semplicissimo, sa di essere in grossi guai. I suoi, non sono mai banali ed ordinari casi. Sostanzialmente il suo compito sarebbe dovuto consistere nel tornare negli States, rintracciare il Dottor Pendleton, convincerlo a ricominciare le sue ricerche per l'AgriTech e liberarsi, con una congrua somma di denaro, di Li Lan, la femme orientale che ne ha catturato il cuore inducendolo ad abbandonare i suoi studi. Ma scovata la coppia, Neal si rende immediatamente conto che qualcosa non va e che la ricostruzione che gli è stata offerta fa acqua sotto diversi aspetti. I due, a seguito di un avvenimento sono costretti a fuggire, e Carey, preso dal mistero da dipanare e dalla donna, non abbandona la pista.
La scena muta. Siamo in Cina, la Cina del dopo Mao, la Cina del post rivoluzione culturale, la Cina del proibizionismo, la Cina che sta cercando il suo posto nel Mondo, la sua rinascita, se così vogliamo forse anche impropriamente dire, la Cina dei giochi di potere. E' un territorio caratterizzato da povertà, da ristrettezze, da sofferenza, è un paese piegato dalle sue stesse regole e dove a pagarne le conseguenze non sono altro che i suoi stessi abitanti.
Li Lan non è inoltre chi vuol far credere di essere. Ella è infatti una China Doll, ovvero una spia incaricata di far “cambiare bandiera” allo scienziato, una donna dai mille caratteri e dai molteplici stratagemmi. Ciononostante le avventure del nostro Neal non si esauriscono con questa scoperta, nuovamente la trama si complica aprendosi su uno scenario di droga, sotterfugi, arrivismi e bramosia di potere.
Un secondo capitolo, questo di Don Winslow, che ricalca in parte quanto già appreso nel primo episodio della saga ma che al tempo stesso se ne distacca offrendo al lettore un disegno narrativo non solo solido ma anche un protagonista più umano perché messo a nudo delle (e dalle) sue paure.
La peculiarità dello scritto è l'ambientazione. L'autore offre un quadro ben preciso di quella che è stata la realtà comunista cinese, descrive in modo chiaro ed inequivocabile gli aspetti più duri di una miseria che spesso tendiamo a dimenticare, offre, in sostanza, una panoramica adatta per comprendere quelle che sono state le evoluzioni di questo stato.

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