Cercando nel buio
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Sulla corda dall'inizio alla fine
Un'auto investe una donna durante la notte. Cambio repentino di scena, con noi che non ci dimentichiamo di questo delitto, ma ogni tanto ci chiediamo se la George ci ha preso per il naso con un inizio ad effetto. Con un balzo indietro di alcuni mesi ci imbattiamo in un altro incidente stradale sospetto. Da qui entrano in campo Thomas Lynley con Barbara Havers. Le indagini li portano a indagare sull'assassinio della figlia della donna finita sotto le ruote di un Suv. Quel delitto in realtà era già stato rapidamente risolto dalla polizia con tanto di condanna, già scontata da parte della baby sittter. Difficile, però non cadere nello scontato e pensare che la galeotta appena uscita di galera non abbia pensato di vendicarsi uccidendo una delle sue accusatrici. L'autrice ci presenta i personaggi poco alla volta, facendoceli osservare a volte dal buco della serratura, a volte mettendoli in piena luce. ogni volta che cambia prospettiva, riesce a fornirci dettagli che prima ci erano sfuggiti. Il tutto riuscendo a essere credibile e a mantenere sempre vigile l'attenzione del lettore. La George riesce a farci sospettare di tutti, proponendoci le teorie che avanzano gli investigator mano a mano che mettono assieme il puzzle e tutte sono verosimili. Così. solo alla fine scopriamo la verità, forse. Molto bello anche il finale, inaspettato e che decisamente lascia di stucco.
Bel giallo, che ha tutti gli elementi che servono per intrigare il lettore, senza tutto il sangue e la violenza di cui si può fare a meno. Adatto per chi ama i romanzi un po' alla vecchia maniera, scritti con attenzione ai dettagli e ai personaggi ognuno dei quali è delineato con precisione ed ha un preciso scopo dentro la storia.