Cell Cell

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Cosa faresti se un bel giorno, proprio quello che fino a un istante prima avresti definito il più bello della tua vita, tutto svanisse? Clayton Riddell si trova in questa medesima situazione quando tutte le persone impegnate a parlare con un cellulare sembrano divenire improvvisamente pazze. Milioni e milioni di persone perdono immediatamente la ragione.



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Opinioni inserite: 11

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Cell 2020-02-08 19:32:34 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    08 Febbraio, 2020
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telefoni da paura

In questo romanzo uscito nel 2006 King immaginava che tutte le persone che parlavano a un cellulare fossero colpite da un virus, una maledizione o da un raptus di follia. Diamogli pure il nome che vogliamo, il risultato è che tutti gli Stati Uniti e forse tutto il mondo all’improvviso si popolano da degli esseri a metà strada tra zombie e spietati killer. A scatenare tutto questo sembra essere un qualche segnale trasmesso attraverso i telefoni cellulari. Forse una specie di riprogrammazione, forse una verità tanto terribile da farli impazzire. Non sappiamo chi ci sia dietro questo complotto e in effetti se un complotto ci sia veramente e non sappiamo neppure quale ne sia lo scopo. Con precisione, indugiando nei dettagli lo scrittore ci offre il racconto di qualcosa di assolutamente surreale e incredibile, ancora una volta però lo fa con una tale perizia e abilità da renderlo se non realistico almeno verosimile. Un manipolo di eroi per caso che hanno solo la fortuna di non essere stati al telefono nel momento in cui tutto inizia provano ad opporsi a qualcosa che non conoscono e di cui non riescono a immaginare le finalità. Forti e coraggiosi come solo i disperati sanno essere, ingegnosi come solo il non avere più nulla da perdere insegna a essere. Tuto questo e molto altro sono i protagonisti di questo romanzo grazie al loro creatore che riesce a creare u filo diretto del lettore, che con ansia li segue e si preoccupa del loro destino. Finale a sorpresa, ma non troppo in linea col resto del romanzo: coinvolgente e da paura. Da paura non tanto per le scene di violenza e per gli attimi in cui si aspetta per vedere che cosa c’è dietro l’angolo, quanto per la scelta del tema. Non nascondo che mentre lo leggevo ho guardato spesso con sospetto il mio smartphone.

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Cell 2016-05-23 10:13:02 martaquick
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martaquick Opinione inserita da martaquick    23 Mag, 2016
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Clay e i telepazzi

Cell di Stephen King si è rivelato un libro fantastico.
In una giornata di ottobre il mondo di Clayton Riddell viene improvvisamente stravolto da un Impulso trasmesso via telefono cellulare alla popolazione, quindi tutti coloro in possesso di un telefono impazziscono e diventano aggressivi, parlano una lingua sconosciuta e sembrano dei primati senza freni.
Queste nuove creature (un mix tra zombie e morti viventi) inizia a dominare il mondo e i pochi normali rimasti sono costretti a sopravvivere.
Noi viviamo il tutto attraverso gli occhi di Clay che, oltre a sopravvivere, è alla ricerca del figlio rimasto a casa nel momento dell'Impulso.
Nella crociata di Clay possiamo vedere come vanno le cose e l'evolversi di questo virus che resetta le persone, mutazione evidenziata dal modo in cui i protagonisti chiamano le vittime dell'Impulso, all'inizio Telepazzi e poi cellulati, uomini che usano capacità come la telepatia e la forza del pensiero per dominare i pochi che sono rimasti normali.
Per me questo libro è stato davvero affascinante. Approcciarsi alla tecnologia in un modo del tutto diverso anche se negativo è originale e mi ha spinto ad informarmi su questo tipo di letteratura, definita cyberpunk, e ho deciso di approfondire le mie letture di questo tipo.
Ritornando al libro, è geniale. Clayton è un protagonista coraggioso e forte, affiancato da altre persone che rispecchiano altre qualità dell'uomo, come Tom un uomo gentile e saggio e la giovane Alice, simbolo della capacità di adattarsi dei più giovani ai cambiamenti del mondo, poi Jordan e il suo preside, esempi di tenacia e forza di volontà. Non riuscivo più a staccarmi da questo libro e le creature create da King, i cellulati, mi mettevano sia in soggezione sia mi disgustavano e tutte queste sensazioni forti sono l'esempio della scrittura ben riuscita.
Il finale l'avrei preferito forse più approfondito, ma in fondo mi è piaciuto anche così. Lo consiglio davvero a tutti.

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Cell 2015-07-19 16:48:12 Illary
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Illary Opinione inserita da Illary    19 Luglio, 2015
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ZOMBIE

*** IL TESTO CONTIENE SPOILER***

Clay si trova a Boston quando quel pomeriggio di ottobre viene improvvisamente generato l'impulso: ogni persona sulla terra che si trova in possesso di un cellulare viene immediatamente trasformato in una sorta di zombie aggressivo ed omicida. E' l'inizio della fine del mondo conosciuto...

Ho apprezzato questo libro di King, dedicato fra l'altro a Romero, per la maestria che l'autore mostra ogni volta nell'incollare il lettore alla storia... quasi impossibile smettere di leggere...
Peccato per il finale aperto che lascia fra l'altro diversi interrogativi aperti... da cosa è veramente stato generato l'impulso? Chi lo ha creato e perchè? E cosa ne è stato del resto del mondo?
Insomma, seppure il finale aperto sarebbe stato comprensibile, avrei preferito che questi punti fossero sviscerati in maniera approfondita.
Mi è piaciuto invece il phatos che King riesce a creare ed il fatto che, pur trattandosi alla fine di una "storia di zombie", ne esca comunque una trama originale e non scontata.

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Agli amanti del genere zombie e di King in generale
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Cell 2014-09-22 18:39:25 alessio
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alessio Opinione inserita da alessio    22 Settembre, 2014
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CELL

Chissà se Clay ci è riuscito? è questa la domanda che mi sono posto appena finito di leggere questo libro,in cosa beh…. questo lo lascio scoprire a voi.
E' il 1° ottobre,e sono circa le tre di pomeriggio ora di New York quando il fenomeno chiamato "impulso" ebbe inizio, la definizione era naturalmente imprecisa, ma a dieci ore dall'evento quasi tutti gli scienziati in grado di farlo notare erano morti o impazziti. Alle tre di quel pomeriggio, un giovane stava percorrendo la Boylston Street a Boston con passo elastico che sembrava quasi una danza. Si chiamava Clayton Riddell, quando la sua attenzione fu catturata dallo scampanio di un furgone di gelati, dove da li a pochi minuti piu' tardi sarebbe successo quel che è successo …..
La storia narrata in questo libro è molto originale,in esso infatti possiamo trovare racchiusi diversi generi letterari,come splatter,horror,drammatico,fantascienza, e suspense, il tutto mescolato nella giusta dose,senza esagerare regalando cosi una lettura molto scorrevole.
Ben scritti i luoghi i personaggi, e i dialoghi ,cosi come le ansie e le paure degli stessi,per le condizioni di vita che stavano passando in quei momenti. Ben scritta anche la storia suddivisa in capitoli non troppo lunghi,in modo tale da non perdere mai il filo del discorso anche riprendendo la lettura dopo qualche giorno.
La lettura è consigliata agli amanti dei generi sopra citati, e no, ma a patto che non si facciano impressionare da alcune scene un po'….. "crude".
Buona Lettura

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Cell 2013-07-22 13:40:49 Todaoda
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Todaoda Opinione inserita da Todaoda    22 Luglio, 2013
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Sbrigativo

Un libro affascinate nella prima parte e inconcludente nella seconda. Ottime le premesse, travolgente l'inizio, rutilante il succedersi di eventi che coinvolgono i protagonisti. Nella prima metà del libro c'è di tutto: dalla fantascienza all'horror, dall'azione all'avventura on the road, tutto permeato da un rivolo di tensione che aumenta di dimensione e sfocia in un fiume di paura e adrenalina nei momenti di azione. Poi il lettore arriva alla seconda metà del libro....e tutto diventa piatto, banale, inconcludente, inspiegato e forse anche inspiegabile, degno di un horror movie che più di serie B forse è di C se non D. E' come se Stephen King, carico di aspettative per questo romanzo, fosse giunto disilluso e annoiato all'epilogo, tanto che nei capitoli d'azione finali, quando tutta la narrazione dovrebbe confluire nella sublimazione delle paure e delle passioni dei protagonisti, si riesce a trattenere a stento uno sbadiglio e si svolta pagina per forza d'inerzia, giungendo ad un finale che ti lascia li a farti domande destinate a non trovar risposta.
E lo stile narrativo riflette l'evolversi della vicenda, incalzante nella prima parte proprio come ci si aspetta da questo genere di narrativa, diventa man mano annoiato e sbrigativo. E' chiaro che l'autore doveva terminare il libro (forse per motivi contrattuali) e terminarlo velocemente. In sostanza non è un brutto libro considerato il settore di largo consumo in cui si colloca, una volta finito però si ha la sensazione di un'occasione sprecata. Peccato.

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Cell 2013-01-16 10:06:43 Desirée
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Desirée Opinione inserita da Desirée    16 Gennaio, 2013
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Il nostro nocciolo è la follia

Devo ammettere che è il mio primo libro di Stephen King, e forse è un mio errore. Ma ultimamente sto leggendo libri che parlano di catastrofi e fine del mondo, e questo faceva parte della mia lista.
King ha uno stile tutto suo, lo si capisce leggendo. Le sue frasi sono legate in modo diverso dal solito, se così devo dirla.
La storia parte normalmente, una giornata a Boston come tutte le altre. Clay ha appena ottenuto un incarico lavorativo quando all'improvviso tutta la gente che sta usando dei cellulari impazzisce, diventando zombie cannibali e senza raziocinio.
Durante la sua fuga in cerca di moglie e figlio, è accompagnato da Tom, un uomo di animo buono, e Alice una fragile piccola donna che è la forza che guida i due uomini. Mi sono affezionata ai protagonisti, soprattutto Alice, che privata del suo mondo prosegue comunque, arrivando a morire per la stupidità umana. Mi è anche piaciuto il personaggio del preside, che pur di salvare il giovane Jordan decide di sacrificarsi.
Mi ha preso molto, incollandomi alle pagine per due giorni. Mi ha anche influenzato con alcune immagini, come il capo dei cellullati, che influenza i loro pensieri, le azioni e li rende intoccabili perché loro hanno osato sfidare la nuova razza umana.
Il finale lo stra odiato, con tutte le mie forze. Ho chiuso il libro fumante di rabbia. Cosa succede? Jordan aveva ragione? Clay riesce nel suo intento? Non lo sapremo mai. Ma a quanto pare King ama lasciare così i lettori, e noi ci adeguiamo.

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Cell 2012-03-08 15:07:26 Yoshi
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    08 Marzo, 2012
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NO FO

Io a questo libro devo dare assolutamente pieni voti! E a quanto pare sono anche l'unica!
Il mondo è bello perchè è vario.
Mi è piaciuto moltissimo nonostante lo avessi preso per puro caso.
Secondo me è un libro scorrevolissimo e anche molto piacevole proprio per quello.
Non richiede troppa concentrazione perchè non è il solito S. King super descrittivo, che seziona le persone e i fatti pezzo per pezzo andando a ritroso negli anni.
E' completamente l'opposto.
Forse è anche questo che a molti non è piaciuto. Proprio perchè non è il classico S. King.
L'ho letto in due giorni scarsi perchè non riuscivo a togliere gli occhi dalle pagine e le giravo alla velocità della luce tanto desideravo capire cosa sarebbe successo dopo.
E' riuscito a creare quella suspance che ti fa urlare contro il libro della serie " DAI MUOVITIIIII CORRIIIIIII! VELOCE CHE TI ACCHIAPPA!!!!".
Se proprio proprio devo trovare un lato pseudo negativo lo do alla scelta del finale, il classico finale alla S.King che o ti fa incazzare o ti lascia in sospeso e con i dubbi.
E siccome il finale non si dice non resta che leggervelo da soli!
Lo consiglio moltissimo!!

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S. King e qualsiasi altro libro
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Cell 2012-01-04 17:22:18 Hypo
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Hypo Opinione inserita da Hypo    04 Gennaio, 2012
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Kashwak=No-Fo

Leggere critiche e delusioni su questo "Cell" mi hanno spinto in maniera istantanea alla lettura. Sarà che sono partito "con il cuore in pace" o sarà che la scrittura di Stephen King (il suo marchio traspare forte e chiaro su ogni riga) ti cattura sempre e comunque, poco importa quanto la storia sia più o meno buona, fatto sta che "Cell" mi è piaciuto, moderatamente certo, ma piaciuto.
Certo il paragone con i cavalli migliori dello scrittore è impari, con "Cell" King sembra tornare su vecchi e splatterosi inizi ma è comunque ben radicata l'evoluzione che lo ha reso ciò che è.

Tempo una paginetta e mezza e siamo già completamente dentro la storia, tutto avviene velocemente, siamo subito dentro il disastro e i segreti non sono mai celati per troppo tempo. Mi sono trovato in più di una occasione abbastanza "angosciato", ho pensato a diverse soluzioni durante la lettura (per quanto non fossero realmente ben precise) ed erano tutte possibile conseguenze della storia (che da un lato per come è svolta è prevedile ma dall'altro lascia aperto un bel varco all'immaginazione).

Non si fa fatica ad entrare in confidenza con i pochi protagonisti, la classica bella squadra di gente qualsiasi che si ritrova di fronte ad un qualcosa di totalmente inaspettato e tragico. Di contorno non mancano le solite figure "colorite" dello scrittore, mi vengono in mente il leader dei cosiddetti "cellulati", la famiglia del protagonista principale Clay e il signor Ricardi.
Come d'abitudine con King l'inizio è più spettacolare della conclusione (semplice ma tanto tanto intensa), lui è sempre bravo a farti immaginare i diversi scenari, ma in questo caso non sembra solo immaginare perfettamente le cose, sembra quasi che sia li a vederle per raccontartele in ogni minimo particolare (e non è mai facile immaginare in maniera così precisa avvenimenti apocalittici).

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Per chi ama tutto ciò che esce dalla penna di King.
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Cell 2010-08-06 21:08:20 Cap.harlock
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Cap.harlock Opinione inserita da Cap.harlock    06 Agosto, 2010
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Un letale virus..chiamato cellulare!

Dunque..esco un pò dal coro, nel senso che questo libro lo letto e non mi è dispiaciuto! un bel racconto che coinvolge la nostra società di oggi...tutti presi dal telefonino, dall'ultimo modello (rimane solo che ci prepari il caffè), dai milioni di messaggini che tutti noi inviamo...e un bel giorno questo arnese di cui non ci allontaniamo mai (pure i bimbi dell'asilo ne hanno uno) impazisce...emana delle "onde" letali per la nostra sanità mentale al punto di farci impazzire tutti...un libro che è avanti nei tempi?

Certamente non è dei migliori che Sthepen King ha scritto, ma si legge bene, nessuna difficoltà a stare dietro alla trama e personaggi!

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I romanzi di King...e chi possiede un cellulare! :-)
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Cell 2010-03-08 20:42:58 c.rossi
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c.rossi Opinione inserita da c.rossi    08 Marzo, 2010
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Cell

Sicuramente il peggior libro di King che ho letto. Immagino che l'intuizione primordiale dell'autore fosse quella di far leva su un elemento onnipresente nelle nostre vite (nello specifico il cellulare) e trasformarlo in un oggetto del terrore; l'intenzione è apprezzabile, il risultato: no. L'idea dell'impulso telefonico l'ho trovata grottesca, le situazioni poco originali (si veda un qualunque film post-apocalittico per trovare le analogie), ma soprattutto questo libro non trasmette nè paura nè tensione. Il che è strano, il contesto di un mondo popolato da zombie assassini e psicotici dovrebbe quantomeno aiutare.
Detto questo, non vorrei essere troppo drastica nel giudizio, anche perchè il romanzo comunque assolve alla funzione di distrarre il lettore per qualche ora con una narrazione efficace.
Rimane il fatto che dal mio punto di vista, in giro si trova facilmente di meglio.

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