Carne e ossa
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Neppure quando si trova alla prese con una lezione sulle sepolture precolombiane la Brennan riesce a tenersi lontano da pericolo. così durante degli scavi archeologici si imbatte in uno scheletro che sulla ha a che fare con gli altri. Arruolata nella squadra di medicina legale di Charleston per valutare le ossa raccolte l'osteologa si trova coinvolta nelle indagini per una serie di altro cadaveri che sembrano spuntare come funghi dopo un temporale, Tutti scheletrizzati, senza una causa evidente di morte e tutti trovati in circostanza differenti. Le indagini della donna, però portano alla luce stranezze, che da prima supportate solo da sensazioni e sospetti diventano poi certezze ed evidenziano un progetto criminale tanto crudele quanto complesso e ben studiato.
Questo volume fa parte di uno die primi che la Reichs ha dedicato a Temperance Brennan. Secondo me uno dei migliori. In alcuni dei successivi trovo si riscontri una certa noia e stanchezza che è comune a molte serie. In questo, però, la scrittrice è precisa a cruda nella descrizione della parte scientifica. le spiegazioni sono accurate e prive di orpelli. Allo stesso modo è appassionata e fantasiosa nell'indagare sulle personalità dei personaggi, sulle strategie criminali e sulle motivazioni dei sospetti. Questa commistione rende piacevoli e credibili i suoi romanzi. La trama inoltre è ben strutturata, originale e capace di creare un clima di aspettativa che non viene deluso dal succedersi degli avvenimenti, Avrei evitato tutta la parte sentimental.casalinga nella quale ci racconta le schermaglie amorose tra Temperance con i suoi ex marito ed attuale amante che si sfidano per il suo amore, ma pazienza.
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L'altra faccia della medaglia
La scrittrice Kathy Reichs è molto nota per i numerosi romanzi che hanno come protagonista la dottoressa Temperance Brennan specializzata in antropologia forense; in quanto tale è un’esperta in tutto ciò che può essere recuperato dalle ossa di un corpo umano trovato seppellito in qualsivoglia sito in periodi tempo di variabile lunghezza. Ha una indiscussa professionalità al servizio della polizia di stato e/o di contea quale prezioso ausilio nella ricerca e soluzione di delitti efferati; la sua vita privata è un po’ complessa ma non interferisce sul suo lavoro.
In questo romanzo, ambientato nel South Carolina, tutto ha inizio con il ritrovamento di ossa recenti durante una sessione di scavi archeologici per gli studenti della locale università. La dottoressa Brennan è quindi coinvolta in una complessa ed enigmatica serie di omicidi commessi nella zona, a distanza di pochi anni, che hanno in comune una peculiare caratteristica, venuta, per l’appunto, fuori grazie allo studio particolareggiato dei numerosi resti ossei appartenenti a diverse persone scomparse in maniera misteriosa.
La situazione si presenta difficile in quanto i vari indizi ritrovati non possono, all’inizio, seguire una specifica pista e il susseguirsi degli eventi rivela inaspettati quanto terribili avvenimenti perpetrati a danno di persone comuni senza alcun collegamento tra di loro; quindi la pista del serial killer è da ritenersi non valida ma, d’altro canto, si intravvede un’orrenda verità da forte suspense e ai limiti dell’inverosimile. Le indagini proseguono in maniera dettagliata, e non sempre ciò che appare corrisponde alla realtà. Un puzzle intricato e perverso che conferma, purtroppo, a cosa può arrivare la mente umana per la brama di denaro.
Il finale è rocambolesco con avvenimenti degni di un thriller-horror a tinte forti.
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Crudo
La trama è doviziosa di particolari e per nulla prosaica.
Per gli aspetti prettamente tecnici, inerenti alla professione di antropologa della protagonista, è richiesta però una buona dose di attenzione e forse di uno sforzo per la loro comprensione. Ciò che importa è che questi dettagli riescano efficacemente a chiarire il senso e la connessione dei fatti narrati all’interno della trama, e da questo punto di vista mi pare che l’obiettivo sia stato raggiunto.
I personaggi sono ben delineati e la suspense non manca lasciandoci interrogativi ad ogni fine capitolo. Il romanzo si conclude con un finale non scontato ma, a ragion del vero, con una trama non del tutto originale.
Crudo, come una scena del crimine in cui si viene proiettati in maniera realistica. Crudo come solo Kathy Reichs sa fare.
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La scena del crimine
La morte violenta è il suo mestiere. La vede spesso, ma non ci si abitua mai. Lei è Tempe Brennan, personaggio curioso, ispiratore di una famosa serie televisiva. Donna dal temperamento irascibile, molto meticolosa nel proprio lavoro, molto attenta ai bisogni anche delle persone che ha attorno, in questo libro l'aspetto umano è rappresentato dalla vicinanza con un'amica che soffre e a cui Tempe pensa tanto, anche nelle piccole cose. Per leggere questo tipo di romanzi devi mettere la mente in modalità "scena del crimine", perchè attraverso i suoi occhi e la sua alta professionalità, ti sembra proprio di essere lì con lei. Storia avvincente, a tratti parecchio cruda. Ma forse è uno degli aspetti che caratterizza di più lo stile narrativo di quest'autrice.
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Anatomopatologa? No Antropologa
Il libro mi è piaciuto, scorre veloce, con una buona descrizione dei personaggi senza mai stancare con i particolari. Si è fatto leggere tutto d'un fiato direi anche con l'ansia di arrivare alla fine per scoprire il colpevole. Il racconto è composto da più vicende che si intrecciano creando la giusta "confusione" che alla fine porteranno ad un'unica soluzione.
Bello, un'alternativa ai racconti di più famose colleghe, meno dettagliate le autopsie più spazio all'investigazione.