Caldo in inverno Caldo in inverno

Caldo in inverno

Letteratura straniera

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Le questioni di vita o di morte talvolta iniziano come cose semplici. Mi trovavo nel giardino sul retro insieme a mia moglie, ed ero alla griglia del barbecue con una spatola in mano e addosso un grembiule sbiadito con sopra la scritta "baciate il cuoco". Ero riuscito a togliere dalla griglia qualche hamburger, facendone bruciare solo uno, che era diventato nero come un pezzo di carbone. Mi piace cucinare alla griglia ogni tanto, anche se non sono molto bravo, e stavo giusto pensando a quello quando udii uno stridio di pneumatici dietro l'angolo. Quando vedono la loro vicina di casa travolta e uccisa da un'auto pirata che sta passando in quel momento, Tom Chan e sua moglie Kelly non sanno che l'omicidio di cui sono appena stati involontari testimoni è solo l'inizio di un incubo che sembra senza via d'uscita. Tom descrive l'autista alla polizia ed è assolutamente deciso a testimoniare, ma c'è qualcosa che non ha previsto: l'uomo al volante, infatti, appartiene a una potente famiglia criminale del Texas orientale, la Dixie Mafia, e Tom e la sua famiglia diventano il bersaglio della banda, che rapisce Kelly e minaccia la loro figlia. Tom non ha altra via di salvezza se non quella di rivolgersi ai vecchi compagni d'armi che hanno combattuto con lui in Afghanistan e chiedere il loro aiuto in una lotta brutale e spietata per salvare sua moglie e farsi giustizia da solo. Il problema è che uno degli ex commilitoni è un maniaco omicida, il cui livello di violenza sconvolge lo stesso Tom, e in questa adrenalinica lotta per la sopravvivenza le parti potrebbero invertirsi.



Recensione della Redazione QLibri

 
Caldo in inverno 2020-01-20 08:50:26 Valerio91
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    20 Gennaio, 2020
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L'ho sopravvalutato?

Ho recensito più di una nuova uscita di Joe R. Lansdale nel recente periodo, e nella mia testa ha preso a formarsi un interrogativo: avrò sopravvalutato l'autore, o questo è un periodo in cui è semplicemente svogliato? Immagino che potrò capirlo soltanto leggendo altre delle sue opere più apprezzate, scritte tempo fa. Forse così potrò capire se Lansdale è un autore di semplice intrattenimento con qualche guizzo felice (come "Paradise Sky"), o se come Stephen King sta puntando sulla quantità e meno sulla qualità, quantomeno di recente.
Dico questo perche' “Caldo in inverno" non è altro che un modo per passare una piacevole giornata di lettura, ma ben lontano dalla letteratura; così come i film Marvel sono film adatti a passare un piacevole paio d'ore, ma ben lontani dal grande cinema.
È curiosa, oltretutto, la scelta di inserire questo libro nella collana "Gialli Mondadori", mancando in esso quelli che sono le fondamenta del giallo: detective, indagini, ricerca dell'assassino da parte dei protagonisti e del lettore, che collabora pur essendo inascoltato. “Caldo in inverno” è un'opera carica di testosterone, sparatorie e Dixie Mafia, cosi come piace a Lansdale ultimamente, anche nel recentissimo "Elefante a sorpresa". Niente mistero, dunque, solo tensione e adrenalina. Non c’è molto da aggiungere sulla trama, considerato che è tutta ben descritta nella quarta di copertina. Questa storia procede per la sua strada, senza colpi di scena di sorta, seguendo le gesta di personaggi (di cui alcuni anche interessanti) che sarebbero perfetti per un film d’azione.
Certo, questi sono romanzi piacevoli da leggere, ma in passato se volevo leggere qualcosa di simile mi "rivolgevo” ad altri autori, perché ero convinto che Lansdale appartenesse a un’altra categoria, una spanna sopra di loro; che fosse capace di ben altro.
Mi sbagliavo? Ve lo farò sapere, perché credo che la mia prossima lettura di Lansdale sarà rivolta a qualcuna delle sue opere più conosciute.

“All’epoca, ero certo di essere io l’eroe e di poter trionfare sempre. Dopo l’esperienza nell’esercito e dopo essere stato in guerra, non mi ero mai più sentito un eroe. Di certo, non mi sentivo un dannato eroe in quel momento.”

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