Breaking news
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Recensione della Redazione QLibri
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L'occhio per occhio non rende felici, solo ciechi
Breaking News!! Edizione straordinaria! - direbbero nei tg made in Italy, molti di noi avranno ancora vivo il ricordo delle agghiaccianti edizioni straordinarie ascoltate e vissute negli anni '90 durante la prima guerra del Golfo.
Ed effettivamente quella guerra fu un evento straordinario, la prima vera guerra in cui molti di noi diventavano spettatori, per fortuna solo 'mediatici', di una guerra non più raccontata sui libri di storia ma attuale, tragicamente reale e che coinvolgeva, più o meno direttamente, diversi Paesi dell'Europa.
Nell'ultima fatica di Schatzing la guerra è la protagonista assoluta, una guerra però che ha origini molto più antiche rispetto alla guerra del Golfo, potremmo quasi dire che è nata con l'Uomo e con l'uomo forse cesserà, visto che ad oggi è ancora in atto: il conflitto in Medio Oriente tra arabi ed israeliani.
Una guerra che non è per noi così 'straordinaria' come lo è stata quella del Golfo, perchè probabilmente le atrocità che la caratterizzano sono divenute così frequenti da renderla 'ordinaria', decine se non centinaia di uomini, donne e bambini, molto spesso innocenti, vittime del caso prima ancora della guerra, che muoiono sotto gli attacchi suicidi di fanatici religiosi o attacchi mirati di missili punitivi... sangue che scorre da anni, secoli ma che ormai non è più degno per noi di un'edizione straordinaria.
"L'aldilà ha sempre avuto la sua importanza."
"Può darsi, ma non può essere una giustificazione per devastare l'aldiquà."
E devo dirvi la verità, a costo di sembrare poco obiettivo nel mio commento, se ho apprezzato questo libro è stato anche perchè Schatzing, a suo modo, ha richiamato la mia attenzione su questa tragedia che non dovrebbe mai essere dimenticata, dovrebbe sempre essere in prima pagina, nel rilievo che meritano le .. breaking news.
Il resto rientra nello stile tipico di Schatzing: come già ne Il quinto giorno, dove l'autore arricchisce il suo romanzo con descrizioni minuziose e dettagliate di fenomeni scientifici e nuove tecnologie al fine di rendere più realistica e coinvolgente la trama fanta-apocalittica, così in Breaking News l'autore incastra una spy story nel contesto della guerra arabo-israeliana ... ma le proporzioni sono alquanto sbilanciate.
Infatti a fine lettura si ha la sensazione che il racconto delle peripezie in cui s'imbatte il giornalista d'assalto Tom Hagen, braccato da spie e feroci assassini, sia solo una piccola parte di una trama che in realtà si snoda su un arco temporale di quasi cento anni, dal 1929 ad oggi ed in modo non lineare con frequenti salti in avanti e indietro (come dimostrano i titoli dei singoli capitoli), e che riprende e rivisita tutti gli eventi salienti del conflitto medio-orientale.
Definirlo quindi un thriller o una spy story è a mio parere alquanto limitativo: Breaking News è un'opera imponente che prende spunto da episodi realmente accaduti e che rappresentano la Storia di Israele e Palestina, raccontati sin nei minimi dettagli con lo stile fluido di Schatzing e 'leggermente alterati' per divenire scenario plausibile di un complotto terroristico, ben più tragico e distruttivo di quelli reali sinora verificatisi... e che, speriamo, rimanga sempre circoscritto tra le pagine di questo libro.
Naturalmente, molti potrebbero rimanere delusi dal romanzo di Schatzing che sconsiglio vivamente a chi necessita di una carica di adrenalina ogni due pagine: l'adrenalina c'è ma è molto, molto diluita nelle mille pagine che compongono il libro.
Consideratelo piuttosto come un romanzo 'storico', per la meticolosa ricostruzione della Storia del movimento sionista e dello Stato israeliano, in cui però alcuni eventi sono stati manipolati dall'immaginazione dell'autore ma in modo così abile da non poter più distinguere cosa è vero da cosa è inventato: a titolo di esempio, la vita di Ariel Scheinermann, meglio noto come Ariel Sharon, viene narrata sin dall'inizio ed in modo dettagliato senza tralasciare il contesto sociale in cui è vissuto e che ha plasmato la sua personalità; vengono descritti tutti gli avvenimenti salienti della sua carriera politica, le decisioni e le scelte difficili e le ripercussioni sul popolo ebraico, sino alla morte avvenuta nel 2006 a causa di un'emorragia cerebrale; almeno secondo le fonti ufficiali, si sarebbe trattata di emorragia cerebrale, Schatzing invece manipola leggermente le fonti ufficiali presentandoci una versione alternativa che rende ancora più credible la sua spy story.
Ovviamente anche la versione che l'autore ci presenta di Sharon (così come di altri personaggi di spicco della politica israeliana) è assolutamente personale e forse anche politicamente condizionata, spetta al lettore decidere se condividerla o meno:
"Io convivo col fatto di essere odiato per il mio modo di agire. Altri, invece, sono amati per il loro modo di non agire. Non fanno niente, non prendono decisioni, trovano belle parole solo per ciò che tutti applaudono. E' meglio così, forse? Sicuramente è più facile. Ma questa non è la mia strada."
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Opinioni inserite: 2
Un punto di partenza
Sì, Breaking News può essere visto come un punto di partenza. Per chi, come me, ha in testa poche idee e anche abbastanza confuse sul conflitto mediorientale nella sua complessità, un libro come quello di Schatzing può scatenare la curiosità di saperne di più. Cosa che, puntualmente, ho fatto, avendo già acquistato altri tre libri che parlano dell'argomento.
A parte questo, è il solito Schatzing. Piacevole da leggere, scorrevole, mai banale nei dialoghi, documentato, insomma, un thriller che, al di là del contesto storico in cui si muove, si legge con piacevolezza. Certo, non ci sono momenti di tensione culminanti in colpi di scena spettacolari come in altri libri, ma il fine di questo romanzo non è questo.
Dopo "Il quinto giorno" e alla pari con "Limit", assolutamente il miglior libro dello scrittore tedesco.
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200 pagine in più!
Come sempre l'autore è bravo a descrivere il carattere dei personaggi. Hagen ed Ariel sono i personaggi che stupiscono di più. Quest'ultimo si fa apprezzare soprattutto nelle ultime cento pagine.
La storia è orchestrata bene con salti dal presente al passato che non fanno capire al lettore l'intreccio fra le due fino alla fine.
Lo scrittore spiega molto bene gli avvenimenti storici avvenuti in medio oriente dagli anni '30 ad oggi.
Nei libri precedenti i paesaggi dove si svolgevano gli eventi erano descritti meglio. Questo particolare creava un punto di forza in "LIMIT" o nel"QUINTO GIORNO".
Allora dov'è il problema? Duecento pagine in meno ed il libro sarebbe stato molto più piacevole. Quando si incomincia a leggere un libro di Frank Shatzing bisogna sapere che non è una lettura per tutti e che le pagine in più faranno sudare il lettore. Quando si finisce il libro però saprai molto di più sull'argomento medio oriente.
Dopo "il quinto giorno"e "limit", il romanzo più bello dell'autore.
Buona lettura a tutti.
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