Blacklands
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Opinioni inserite: 4
vi dico perché mi è piaciuto...
Scusate, non amo scrivere recensioni, ma desideravo dare il mio sostegno a questo libro. Perdonate l'eccesso di sintesi
La trama è avvincente e la scrittura scorrevole e gradevole.
Quello che mi ha impressionato è stata la delicatezza con cui la scrittrice è riuscita a raccontare la mente malata del pedo-serial-killer senza superare i limiti.
Mi rimarrà nella memoria anche l'abilità di rendere la "corruzione" degli equilibri familiari a seguito di un drammatico evento quale quello alla base della storia.
bello.
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Innocenza e inganno
In una cittadina della brughiera inglese 18 anni fa un serial killer uccise e seppellì dei bambini, il corpo di alcuni di essi non fu mai ritrovato. E' il caso di Billy, 11 anni , la cui madre da allora vive un'esistenza segnata dal dolore di non sapere pur nella certezza che il figlio è stato ucciso. Sono passati tanti anni e il nipote , il piccolo Steven, ha la stessa età di Billy allora e vive soffocato da questa atmosfera di tristezza e rassegnazione che aleggia in casa. Steven è un bambino tranquillo, un po' schivo, il suo carattere non ha slanci che gli permettano di superare questo invisibile muro di dolore e severità. Decide allora che l'unico modo per riportare il sorriso in famiglia è trovare il corpo dello zio Billy, ma dopo una serie di infruttuose ricerche scavando a casaccio nella brughiera fa una cosa sconvolgente: scrive direttamente alla fonte, all'assassino di quei bambini rinchiuso in carcere da 18 anni, chiedendogli , senza menzionare la sua parentela con una delle vittime, dove ha seppellito il corpo di Billy Stevens.
Inizia una partita a dama tra l'innocenza del bambino e la perversa astuzia dell'omicida nel quale si scatena qualcosa di inconfessabile e pericolosissimo.
La tensione sale lentamente ma è coinvolgente anche la descrizione della vita nelle famiglie dove si è consumato un simile dramma, il muro di dolore invisibile ma assolutamente tangibile.
Un thriller non serratissimo ma originale nell'idea e negli sviluppi.
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Terre di morte
Molto piacevole, una volta superate un po a rllento le prime pagine si parte alla grande e si arriva alla conclusione in totale scioltezza. La categoria è quella del "thriller fanciullesco", il grosso della storia vede la difficile situazione famigliare di Steven, un ragazzo cresciuto nell'ombra di una tragedia e completamente immerso nella sua speciale missione di "scavatore" . Ottima l'ambientazione arida ed ancora più preciso il modo in cui Belinda Bauer entra nella testa dell'assassino di turno. Bisogna anche dire che nulla stupisce, niente lampi di genio o cose del genere. Però nel suo piccolo questo "Blacklands" cattura e nemmeno poco. Un poco asfissiante e pesante a tratti, la sensazione è quella di avere l'aria centellinata (e nemmeno colline e ampi spazi aiutano in tal senso) lungo tutta la lettura. Il finale ben architettato prende e regala suspence senza dare però assoluti colpi di scena.
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blacklands
Che bella sorpresa questo romanzo d'esordio di Belinda Bauer! Un thriller ben scritto, con personaggi ben delineati, sentimenti forti e suspense palpabile... Il protagonista Steven sarebbe un ragazzino come tanti, preso di mira dai bulletti della scuola, con un migliore amico che lo sovrasta per carattere e stazza, un po' geloso del fratellino minore.... Ma la sua vita è stata segnata prima della propria nascita dalla scomparsa prematura dello zio Billy, rapito e ucciso da un killer finito dietro le sbarre. A casa di Steven la vita si è fermata quel giorno, perchè per andare avanti bisognerebbe trovare e dare giusto omaggio al corpo del ragazzino, e Steven decide di contattare via lettera l'assassino per farsi rivelare dove riposi.... Libro godibilissimo e originale, consigliato!