Betibù
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Buon giallo noir
Betibù è un testo veramente appassionante, con una scrittura (e traduzione) di livello notevole. Il quartiere chiuso, nella parte iniziale del libro, è descritto meravigliosamente, in modo molto dettagliato. Claudia Pineiro riesce a trasmettere un patos di ottima fattura, senza cadere mai nel banale.
La vicenda, in sé, è piuttosto semplice, con le droghe che segnano l'evoluzione delle indagini. Le 5 morti del libro rendono appassionante la lettura, con un tocco di sessualità violata sul finale.
Ho letto i primi due terzi del libro in più di un mese, mentre l'ultimo terzo in 5 giorni, vista la necessità di soddisfare la curiosità nata lungo la lettura.
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Non solo giallo
Si tratta del secondo libro che leggo della scrittrice argentina Claudia Pineiro ed anche questa volta le sensazioni sono complessivamente positive. E' un giallo ambientato a Buenos Aires, o per meglio dire, nella periferia della capitale, in un “country club”, un quartiere esclusivo ed autosufficiente abitato da gente agiata della ricca borghesia, che decide di “ghettizzarsi” isolandosi dal resto del mondo. All’interno di una casa localizzata in questo paradiso dotato di piscine e campi da golf, viene commesso un delitto. In parallelo alle indagini della polizia, un’ex scrittrice di romanzi gialli soprannominata Betibù (per la sua grande somiglianza al celebre personaggio dei cartoni animati !) assieme a due giornalisti di un quotidiano di Buenos Aires, cercheranno di fare chiarezza sulla vicenda, scoprendo pian piano che la morte avvenuta è collegata da un filo logico ad altri decessi che se apparentemente sembrano ricondursi a tragici incidenti, in realtà nascondono trame ben più insidiose, da ricercare nell’oscuro passato di questi personaggi.
Punto di forza del romanzo sono sicuramente le caratterizzazioni dei 3 protagonisti:
- Betibù che si tuffa nel lavoro di “indagatrice” per distrarsi dai suoi problemi personali e professionali, con l’intento di riscattare una carriera di scrittrice ultimamente un po’ in ombra. L’indagine sarà peraltro l'occasione di un ritorno al passato, ad un vecchio amore ormai finito e che porterà poi alla nascita di uno nuovo.
- I due giornalisti che le fanno compagnia e che rappresentano due figure tra loro complementari: l’uno è il classico giornalista maturo, navigato ed esperto ma professionalmente insoddisfatto (nonché il creatore del soprannome Betibù), l’altro invece è il giovane apprendista che ben conosce Internet e le nuove tecnologie, ma che risulta essere completamente inesperto al lavoro sul campo!
Al di là del giallo emergono altri temi su cui l’autrice sembra volersi soffermare e fare riflettere il lettore: il rapporto tra i media ed il potere ad es., oppure le nuove frontiere del giornalismo, oggi alla ricerca di un compromesso tra la necessità di conservare certi comportamenti tipici della professione e l’ineluttabilità di doversi destreggiare con la rete ed i social networks. Forse proprio questi temi si sarebbero potuti approfondire meglio, mentre invece rimangono un po’ sospesi.