Bersaglio mobile
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Il terzo privato gentiluomo
Lew Archer è un ex agente segreto americano, oggi investigatore privato specializzato in delitti di famiglia. Un giorno la moglie di un ricco petroliere, Ralph Sampson, gli chiede di indagare sulla misteriosa scomparsa di quest’ultimo ed è così che il detective Archer si ritroverà a doversi calare nei bassifondi della società esponendosi in prima persona e rischiando la propria vita, in un crescendo di violenza, per trovare il capo dell’intricata matassa in cui si è lentamente trasformato il caso. Con “Bersaglio mobile” Ross Macdonald presenta ai propri lettori per la prima volta il detective Lew Archer, personaggio grazie al quale verrà riconosciuto dalla critica come il terzo grande esponente della letteratura hard boiled, aggiungendosi alla scia di Phil Marlove e di Sam Spade. Un poliziesco di grande interesse scritto con un linguaggio raffinato, dalle splendide descrizioni e arricchito da un frequente uso di similitudini. L’immedesimazione nelle vesti del protagonista, Lew Archer, risulta facilitata dalla narrazione in prima persona e dall’eccellente caratterizzazione grazie alla quale ci si ritrova davanti ad un uomo consumato dalla vista del lato oscuro dell’essere umano (“La mia faccia aveva visto troppi bar, troppe personcine di quart’ordine e nidi d’amore malandati, troppe aule di tribunale e celle di prigione, troppe scene del crimine, troppi nervi a fior di pelle. Se avessi incontrato uno sconosciuto con la mia faccia, non mi sarei fidato di lui”) e dalla convinzione che il male sia radicato dentro ad ogni persona (“Tutti lo portiamo in noi, e il manifestarlo o no nelle nostre azioni dipende dalle circostanze e da tante altre cose”), ciò nonostante, nel corso della storia, si evince anche che egli è un uomo onesto e corretto, per il quale la vita umana vale più di qualsiasi altra cosa. È grazie a tutto ciò che “Bersaglio mobile” può essere considerato, quindi, come un poliziesco appassionante e stimolante, col potere di far riflettere sul concetto di malvagità.