Balene bianche Balene bianche

Balene bianche

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Billy Graves, John Pavlicek, Jimmy Sheridan, Yasmeen Assaf-Doyle e Redman Brown sono i superstiti dei Wild Geese. Erano sette un tempo, ma due si sono persi per strada, il primo definitivamente dopo aver fumato per una vita tre pacchetti di sigarette al giorno, il secondo sperduto in qualche angolo dell'Arizona a godersi la meritata pensione. Intorno alla metà degli anni Novanta erano la squadra di detective più affiatata dell'East Bronx. Si facevano valere in uno dei quartieri peggiori di New York perché si consideravano una famiglia, capace di includere tra le sue fila proprietari di cantine, bar, saloni da barbiere, qualche vecchio spacciatore di marjuana, qualche ristoratore con sala da gioco clandestina dove giocare a dadi e bere gratis. Poi non accettavano danaro, ed erano implacabili coi malviventi d'ogni risma. Una squadra magnifica, insomma, ma con un cruccio indelebile: non aver incastrato le loro personali "Balene bianche", i criminali che avevano commesso delitti efferati sotto i loro occhi e l'avevano fatta franca. Dei cinque superstiti Billy Graves è il cucciolo del gruppo, quello ancora in servizio nella Squadra notturna del Dipartimento di polizia di New York, un manipolo di detective incaricato di sorvegliare di notte le aree più pericolose di Manhattan, da Washington Heights a Wall Street. Un incarico non proprio esaltante, ma passabile dopo anni trascorsi all'Unità per le identificazioni...



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Balene bianche 2018-08-16 20:34:48 Giovannino
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Giovannino Opinione inserita da Giovannino    16 Agosto, 2018
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Giustizia privata.

Un gran bel thriller scritto da Richard Price, molto famoso come sceneggiatore (Il colore dei soldi, Ransom-Il riscatto, The Wire) ma un po’ meno come scrittore. Su imbeccata di un amico ho così deciso di dargli una possibilità e mi ha convinto in pieno.
Il romanzo parla di un gruppo di 5, soprannominati i Wild Geese, che si occupano di gestire l’ordine a New York City, più precisamente nell’area dell’East Bronx, una delle più pericolose e degradate della Grande Mela. Ognuno di loro, con il passare del tempo, si era trovato una “balena bianca”, termine in codice per indicare in criminale che, per motivi fortuiti e non dipendenti da loro, non erano riusciti ad arrestare. Tra questi c’erano assassini, ladri e stupratori e i nostri protagonisti si portano dietro nel tempo l’astio verso se stessi e verso questi criminali che hanno beffato loro e la legge.
A distanza di anni però uno di queste balene bianche viene trovato morto in circostanze sospette e proprio mentre si sta indagando su chi potesse averlo ucciso ecco che un’altra balena bianca viene ritrovata morta. A questo punto per Billy (il vero protagonista) la storia comincia ad essere un po’ più chiara: qualcuno dei suoi ex colleghi ha pensato bene di farsi giustizia da solo.
Un romanzo ben scritto e avvincente, capitoli quasi sempre brevi e veloci, unico neo forse i tanti personaggi, spesso infatti si fa fatica a capire, soprattutto nei primi capitoli, chi sta parlando e che ruolo ha nella storia. A maggior ragione quando vengono poi tirati in ballo anche i parenti dei poliziotti.
A parte ciò però il romanzo è molto piacevole e le quasi 400 pagine si leggono volentieri e tutte d’un fiato. Lo consiglio a tutti, soprattutto se cercate un thriller divertente da leggere sotto l’ombrellone.

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