Armand il vampiro
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Top 1000 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Un Vampiro fantastico ed enigmatico
mi è piaciuto molto...
La storia di Armand a Venezia è stata meravigliosa...
il suo carattere ribelle, lo rendeva a volte adorabile e, a volte, tremendamente odioso, ma molto affascinante...
il rapporto di amore e di conflitto con Marius era molto intrigante...
il legame particolare con Sybelle e Benji è stato altrettanto emozionante...
per non parlare della fine del libro... un finale degno di un libro bello come questo!
Quindi un bel 10 ad Armand il Vampiro...
Indicazioni utili
la nemesi di lestat
le cronache continuano, stavolta focalizzandosi sull'altro personaggio forte della serie:il vampiro Armand.Dalla sua infanzia nella gelida Ucraina,dove il giovane è un monaco che dipinge icone, al rapimento per essere venduto come schiavo in un bordello di venezia,fino all'incontro con il suo mentore Marius, il romanzo ci presenta un personaggio che rimane impresso con tutte le sue sfaccettature.Anne Rice ha riscritto in modo insuperabile L'essere vampiro:lo spirito gotico e l'aura di fatalità sono la componente essenziale dei suoi non-morti, che si aggirano famelici di vita nelGiardino Selvaggio.
Indicazioni utili
Armand, l'uomo ragazzo!
La parte che mi ha entusiasmato di più di questo libro è stato il rapporto maestro-amante con Marius. Il vampiro che preferisco di tutta la saga della Rice è proprio Marius, che trasmette la sua conoscenza a Armand, che però sarà molto diverso dal suo maestro.
Costretto e desideroso di conoscere le sue origini, affronterà una viaggio lungo e faticoso nei meandri della Russia, dal quale egli proviene (le descrizioni riportate però sono eccessive - secondo il mio modestissimo parere) e fino alla fine riuscirà a scoprire la sua natura e la sua vecchia personalità!
Il distacco con Marius e dalla fastosa, ma nello stesso tempo putrida città di Venezia - nella quale vivevano -, sarà una sofferenza non solo per Armand e Marius, ma anche, o forse soprattutto per me, che vedevo e vedo in Marius, non solo un vampiro, ma un UOMO.
Infatti dopo la loro separazione ho iniziato a leggere il resto del libro in modo passivo! La parte in cui vigeva lo splendore del libro era, per me, finita!