Aristotele detective Aristotele detective

Aristotele detective

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Senza Aristotele niente Sherlock Holmes. È questa, verosimilmente, l'idea alla base di questo giallo investigativo. Il metodo del tipo di detective alla Sherlock Holmes - di enumerare indizi, trarne ipotesi, dedurne nuovi particolari, sino alla spiegazione del delitto e la scoperta conseguente del colpevole - non sarebbe stato possibile se non applicando il metodo dimostrativo della logica aristotelica al crimine. Stefanos, un simpatico giovanetto dell'Atene del IV secolo, dunque, guidato dallo Stagirita che non si muove di casa come Nero Wolfe, indaga sull'assassinio di un ricco oligarca, di cui è accusato ingiustamente il cugino, esule per un precedente errore. Al primo omicidio, ne segue un secondo, e tra colpi di scena, travestimenti, testimonianze reperite avventurosamente, Aristotele alla fine scioglie l'enigma e consente al giovane di smascherare il vero assassino.



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Aristotele detective 2016-05-20 15:12:20 Nicola
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Opinione inserita da Nicola    20 Mag, 2016

Il colore dei cocci

Questo libro mi è stato regalato da un caro amico, lettore competente e appassionato di letteratura classica e di filosofia. Nel vederlo ho pensato che dovesse una noiosa dissertazione sulla figura di Aristotele e, seppure a malincuore, ho iniziato a leggerlo: per principio leggo sempre quello che mi regalano per non fermarmi alla prima impressione. Quale grande sorpresa, andando avanti nella lettura, nel notare l'attualità della storia e dei personaggi a proposito dei quali mi sembrava di seguire i dialoghi tra Sherlock Holmes (Aristotele) e l'inseparabile Watson (Stefanos, primo protagonista). L'autrice, docente di Letteratura comparata alla Notre-Dame University, racconta di un omicidio ai danni di una persona molto in vista nell'Atene del IV secolo a.C. a cui ne faranno seguito altri. Viene incolpato il cugino di Stefanos, in esilio, e questi ne prenderà le difese fino all'ultimo per dimostrare la sua completa estraneità ai fatti. Iutile dire altro perchè il testo si lascia leggere scorrevolmente e, a partire dalla metà del libro, stimola il lettore a continuare senza fermarsi per scoprire il vero assassino e il movente di cui si parla poco all'inizio. Un romanzo da leggere, anche per chi non è molto appassionato dei gialli classici alla Agatha Christie o alla Simenon.

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Maigret o Poirot
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Aristotele detective 2013-06-22 16:26:37 P.P.
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P.P. Opinione inserita da P.P.    22 Giugno, 2013
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Giallo nell'antica Atene

Stupefacente, appassionante, degno della penna dei maestri del genere.
Un giallo particolare, che prende vita tra le vie dell' antica Atene, sotto il potente impero di Alessandro Magno. La vita di Stefanos viene stravolta quando, dopo la morte del ricco Buotades, rispettabile e importante cittadino di Atene, viene accusato dell'orribile delitto suo cugino Filemone. Stefanos ancora giovane e inesperto, viene costretto, in qualità di figli maggiore del suo defunto padre Nichiarco, a difendere il cugino. E chi meglio può aiutarlo del suo "ex-maestro" Aristotele?
Ha così inizio un intrigante indagine, nella quale l'astuzia e l'ingegno di Aristotele verranno messe a dura prova...
La storia è molto coinvolgente, l'ambientazione originale e intrigante; non avevo grandi aspettative quando ho cominciato a sfogliarlo, ma arrivato all'ultima pagina ho cambiato completamente idea.
E' impressionante la precisione delle descrizioni, l'accuratezza nel descrivere un epoca così lontana, fin anche le varie fasi del processo, gli usi e i costumi, rendendo il tutto estremamente realistico.
E poi è affascinante la figura di Aristotele, che con la sua esperienza, la retorica, la logica riesce a guidare il giovane Stefanos, conducendolo verso la verità, con l'atteggiamento di un maestro che guida il suo allievo, insegnandogli non solo cosa pensare, ma soprattutto come pensare.

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