Adamo
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Ted Dekker (1962), figlio di missionari, è cresciuto fra i cacciatori di teste in Indonesia. In seguito si è trasferito negli Stati Uniti dove ha studiato filosofia e religione. Dopo la laurea ha lavorato nel mondo degli affari, ma nei primi anni Novanta ha deciso di dedicarsi alla scrittura. È autore di numerosi romanzi che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. Vive con la famiglia a Austin, in Texas.
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ADAMO
Scrivo questa recensione “a caldo”, dopo aver finito di leggere questo libro da pochi minuti. Sono ancora preso dal finale a dir poco sconvolgente. Metterei un bel bollino rosso “vietato ai minori di 14 anni”, perché molto forte e suggestionabile. Consiglio a chi volesse leggerlo di non affrontare la parte conclusiva prima di andare a letto, perché potreste avere una notte piena di incubi; ammesso che riuscireste a prendere sonno.
E’ uno di quei thriller che sono scritti in modo diretto senza troppi ricami o pagine aggiunte per far numero. Già dopo il primo capito si entra subito nel vivo della storia, che appare ben congeniata e ricca di ritmo, alla ricerca del killer che uccide una donna ad ogni novilunio, senza però usare nessuna arma o violenza fisica. Parallelamente alla storia principale viene raccontato in modo molto coinvolgente, la vicenda di due fratellini rapiti in tenera età e mai più ritrovati. Tutto questa parte è presentata all’interno del libro con un'altra veste grafica, come se fosse un reportage di una rivista di cronaca, e contribuisce alla riuscita del libro.
Le ricerca di questo assassino, che uccide le sue vittime facendole ammalare di meningite, dopo averle rapite per alcuni giorni, risultano subito difficile, in quanto attendo a lasciare solo gli indizi che vuole far ritrovare agli investigatori. Sembra quasi impossibile scoprire la vera identità del killer, fino a quando un giorno l’agente del FBI, Daniel Clark, riesce a vedere finalmente il volto del serial-killer che sta cercando ormai da mesi e mesi. Purtroppo a causa della perdita di memoria, dovuta ad un shock, avuto durante la colluttazione per salvare una probabile vittima, non ricorderà il volto dell’assassino e dovrà ricominciare tutto da capo. Questa volta però la sua mente ha registrato da qualche parte il volto di questa persona, ma dovrà trovare il modo per far affiorare questi ricordi.
Mentre gran parte del libro si ispira ad uno schema narrativo legato ai canoni classici del thriller-poliziesco, fatto di indagini sul campo e analisi di laboratorio, la parte conclusiva è invece più strettamente sul genere paranormale-religioso, a cui questo autore è molto legato. Devo dire che in genere non amo cambiamenti di rotta repentini, ma in questa occasione mi è sembrato molto azzeccato, in quanto la dinamicità della storia lo permette.