A L'alfabetista
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Torsten Pettersson è nato in Finlandia nel 1955. Insegna Letteratura all’università di Uppsala, in Svezia. A L’alfabetista, il suo romanzo d’esordio, è il primo capitolo di un’avvincente trilogia che ha riscosso grande successo in Finlandia e sta per essere pubblicata in diversi Paesi.
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Opinioni inserite: 2
Thriller nordico con un finale inaspettato!
Ecco fresco di stampa un altro thriller finlandese che a detta della copertina "vi gelerà il sangue"!
Oddio non è proprio così eh (si dovrebbe essere molto sensibili e facilmente impressionabili), ma almeno ci prova! La trama non è niente male, coinvolge molte questioni spinose dell'epoca moderna, prima tra tutte il problema del nucleare, per non parlare delle minorenni portate via dal proprio paese con l'inganno e poi costrette a prostituirsi. E' ben suddiviso, in modo da non annoiare mai il lettore, ma anzi, lo invoglia a leggere un capitolo in più, anche perchè più si va avanti più diventa intrigante e si vuole capire chi diavolo sia il colpevole! All'inizio devo dire che ero rimasta un po' delusa perchè pensavo che dopo appena 70 pagine avessero già trovato il Cacciatore, invece per fortuna l'autore mi ha tratta in inganno e alla fine....beh alla fine sei lì che leggi e dici "No ma dai, non è mica possibile!", insomma è un finale che non ti aspetti proprio!! Anche se...ti resta qualche dubbio su alcune questioni....non aggiungo altro, chi vuole saperne di più lo legga!!
I thriller con una fine di questo tipo credo siano tra quelli meglio riusciti, ed essendo il primo di una trilogia, c'è da ben sperare anche per gli altri due!
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Soluzione scioccante e stile narrativo freddo
Sembra che la moda del thriller scandinavo non si sia ancora placata ed infatti ecco pubblicato questo nuovo titolo.
Il libro é il primo di una trilogia che vede protagonista l'ispettore Lindmark.
Personalmente non mi ha convinto molto anche se c'erano aspetti davvero interessanti.
Cominciamo dal titolo, avrei preferito una traduzione più letterale come é accaduto per la versione francese intitolato Donne-moi tes yeux (Dammi i tuoi occhi).
C'è da dire che l'idea di base era davvero intrigante e la soluzione del mistero é decisamente scioccante e inaspettata ma lo stile é decisamente freddo e distante.
Il libro presenta una sovrapposizione di narrazioni, infatti il punto di vista non é solo quello di Lindmark, ma anche quello dell'assassino, a questo poi bisogna aggiungere le trascrizioni ufficiali dei colloqui e le testimonianze di altri personaggi. Ed é proprio attraverso queste che il caso si risolve. Le singole parti sono scorrevoli se prese singolarmente.
Non destabilizza questo cambio di punti di vista perché il lettore viene immediatamente avvisato dallo stesso Lindmark che si tratterà di una relazione con l'aggiunta delle sue impressioni personali.
Molto interessanti le descrizioni delle tecniche di profiling e l'analisi della psiche umana.
L'autore affronta tematiche attuali nel suo paese come la pericolosità del nucleare e la tratta di donne provenienti dalla Russia, costrette a prostituirsi e a vivere da recluse sotto la minaccia di essere picchiate o di far del male ai loro familiari rimasti nella loro patria d'origine.
E per finire la conclusione del libro: davvero enigmatica...