Wolfsbane
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Opinioni inserite: 3
Ritmo sbilanciato
Ho letto questo secondo capitolo della trilogia subito dopo aver finito il libro precedente, che terminava con stravolgimenti, domande e ritmi incalzanti. Qui il ritmo si smorza di colpo per dare spazio alle risposte e alle spiegazioni. Per la maggiorparte la storia si svolge all'Accademia, quartier generale dei Cercatori che da indiscussi nemici nel primo libro diventeranno preziosi alleati.
Ho trovato la storia un po' sbilanciata, nel senso che le vicende si svolgono nell'arco di un paio di giorni, quindi ci sono interi capitoli di dialoghi che dopo tanta azione risultano noiosi e irritanti (ti viene da pensare "volete fare qualcosa invece di stare lì a parlare?!"), poi di nuovo, verso la fine il ritmo torna incalzante anche se spesso i personaggi perdono tempo a darsi spiegazioni a vicenda mentre sono in pericolo di vita... insomma, prima pensate a scappare e poi se ne riparlerà!!!
Fortunatamente si è un po' ridotta la focosità dei protagonisti, anzi, c'è quasi una tendenza inversa perchè Calla è piena di sensi di colpa e non riesce a stare con Shay senza sentire la voce e vedere il volto di Ren.
Numerosi nuovi personaggi vengono presentati. Sicuramente affascinante lo strano e misterioso rapporto tra Connor e Adne; Ethan, un Cercatore inizialmente diffidente e scontroso nei confronti dei guardiani, cambierà comportamento a seguito dell'incontro con la bella Sabine, ma il tutto risulta un po' troppo improvviso e quindi poco credibile.
Shay, che si è dimostrato già nel primo libro essere il personaggio preferito della scrittrice, continuerà ad essere il protagonista maschile indiscusso, ma la gelosia nei confronti di Calla lo fa spesso "sragionare" e ti verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi. Si accentua il suo comportamento da sbruffone so-tutto-io e questo lo rende parecchio antipatico agli occhi del lettore.
Nel complesso una lettura leggera.
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Lupi ma non mannari
Wolfsbane è il secondo volume della serie paranormale per adolescenti in cui l'aspetto fantastico è il fatto che i protagonisti si trasformano in lupi (ma non mannari conosciuti con il nome di Nightshade). I volumi sono strettamente collegati pertanto è consigliabile leggerli nel loro ordine.
Le vicende continuano ad essere narrate in prima persona da Calla, la protagonista, e la storia riprende esattamente dove si è interrotta nel volume precedente. E dopo aver conosciuto la storia dei Custodi, ora si passa ai Cercatori.
Dopo la sua fuga, Shay e Calla sono finiti nelle loro mani e a quel punto scoprirà che quelle che credeva delle certezze ora saranno rimesse tutte in discussione, portandola così ad allearsi con loro contro i Custodi. Ma per farlo avrà bisogno di avere l'appoggio dei suoi compagni e non sarà cosa facile.
L'aspetto romantico (Calla è ancora indecisa tra Shay e Ren e la cosa alla lunga diventa irritante) seppur presente, stavolta lascia più spazio all'azione (tutto ruota attorno al recupero del branco di Calla).
Devo confessare che stavolta non sono riuscita a provare simpatia per nessuno dei due protagonisti maschili.
Lo stile dell'autrice è scorrevole, buon ritmo, una trama semplice (qualche aspetto è facile da intuire e mi riferisco al traditore), un pizzico di ironia in qualche dialogo per stemperare i momenti critici e un finale che ti spinge a prendere il prossimo.
Vedremo cosa riserverà.
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Wolfsbane – Andrea Cremer
Secondo capitolo della saga di Andrea Cremer iniziata con Nightshade, Wolfsbane ha mantenuto le aspettative, anzi, è andato oltre! Più azione, risposte e nuove domande dominano la scena. Viene svelata la reale origine di Custodi, Guardiani e Cercatori e Calla si trova di fronte a ulteriori scelte: si può fidare dei Cercatori che da sempre danno la caccia ai Guardiani? Chi sono veramente? E riguardo a Ren? Lo lascerà indietro o tornerà a recuperarlo? Cosa ne penserebbe Shay?
Insomma, le vicende di questo secondo romanzo della Cremer sono molto più attive: battaglie e difficili decisioni.
Lo stile è sempre scorrevole e la lettura piacevolissima. I nuovi personaggi introdotti sono particolari e ci si affeziona subito alla loro presenza. Manca, invece, la vicinanza dei ragazzi del branco e questo ha ulteriormente sottolineato la sofferenza di Calla nel lasciarli indietro; neanche la presenza di Shay e il saperlo salvo (per il momento) e vicino può colmare il vuoto lasciato dai suoi compagni-lupo.
Per quanto riguarda il personaggio di Shay, non riesco proprio a farmelo piacere. Già dal primo romanzo non mi aveva attratto caratterialmente. In questo secondo volume non mi ha dato prova di essere migliorato, anzi! Il suo istinto protettivo lo spinge ad allontanare Calla dal suo branco, cercando di convincerla a non tornare a riprendere i suoi amici. Soprattutto, però, è la sua gelosia nei confronti di Ren a farlo agire così, piuttosto che la vita di Calla. Almeno questa è l’impressione personale che mi è parsa: l’amore per Calla lo rende egoista.
I Cercatori mi sono molto piaciuti: Adne la Filatrice che costruisce portali magici per teletrasportarsi è un personaggio fondamentale per le vicende di questo romanzo; Connor ha sempre la battuta pronta e il continuo battibeccare con gli altri compagni di squadra rende tutto più facile: ha come la funzione di alleggerire la tensione che il loro lavoro comporta. Monroe è, invece, la Guida del gruppo, cioè il capo e il suo passato è di fondamentale importanza per la storia.
Dunque un romanzo tutto da scoprire, originale, ricco di colpi di scena ( a volte, purtroppo, prevedibili) e a cui non manca un tocco di romanticismo.