Twilight
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Non male
Sinceramente quando iniziai a leggere la saga non ero molto fiduciosa. Ne sentivo tanto parlare che alla fine decisi di leggere i libri, ma non ero particolarmente invogliata. E nonostante ciò devo ammettere che mi colpì molto.
Non mi piace che la gente critichi negativamente l'opera della Meyer, perché a mio parere è davvero interessante, e nonostante i pregiudizi che avevo io stessa, posso dire di non aver sprecato il mio tempo.
La trama è un po' un classico, una bella ragazza, un ambiente nuovo, lei molto desiderata, lui figo, ricco e che misteriosamente dark, e il risultato è una storia d'amore costellata di difficoltà che i protagonisti dovranno superare per poter coronare il loro sogno d'amore, con tanto di triangolo amoroso. Se si descrive la storia a grandi linee appare molto banale. A mio parere sono i piccoli dettagli che fanno la differenza, quei piccoli momenti in cui alla storia principale si intersecano altre storie secondarie, magari di personaggi di contorno o dei protagonisti stessi, come la storia di Rosalie, di Jasper, Alice, Esme, Carlisle e dei Quilute. Trovo anche bello come la Meyer descriva il rapporto tra Bella e il padre, come questo maturi nel corso dei quattro libri, come l'atteggiamento di Charlie nei confronti di Edward si evolva.
[SPOILER]
E devo inoltre aggiungere che la scrittrice ha giocato bene la carta dell'allontanamento di Edward per far entrare in scena Jacob, questo ha dato modo di presentare il personaggio, modellarlo agli occhi del lettore, dargli carattere, personalità, definirne la storia fino a renderlo un personaggio rilevante e fondamentale all'interno della trama.
I punti negativi del libro credo che per la maggior parte siano concentrati sul finale. Lo trovo molto arrangiato, e una volta letta l'ultima pagina dà l'impressione di essere incompleto, forse per qualche interrogativo che lascia riguardo a Jacob, Renesmee, Charlie e altri. Persino "l'incontro" finale con i Volturi risulta noioso, ne esce una specie di lungo e tedioso monologo che si limita a descrivere le battute lungometriche dei personaggi. In questo il film ha saputo rendere di più aggiungendo quel tocco di azione e colpi di scena di cui nel libro si sentiva la mancanza.
Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il cambio di punti di vista tra Bella e Jacob, che seppur in determinati momenti risulti fondamentale, a lungo andare finisce per essere noioso, e quando si è nei panni di Jacob si sente la mancanza del punto di vista di Bella che per esempio taglia sull'esperienza della gravidanza.
Nel complesso il libro non è brutto come lo si descrive. Ha i suoi aspetti negativi, certo, ma anche dei punti di forza relativamente interessanti.
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Fanculo TWILIGHT
Fanculo TWILIGHT!!!
Dracula si rivolta nella tomba.
Anne Rice viene ricoverata in manicomio: non ci crede che qualcuno possa copiare così male i suoi libri!
Leggere questo libro è una vera e propria perdita di tempo.
Un finto Horror per sole adolescenti sdolcinate.
Zucchero filato andato a male.
Vietato ai maschi adulti.
Sconsigliato ai diabetici.
I Fans dei Sex Pistols invece possono leggerle per trovare nuovi spunti alla voglia di distruggere tutto partendo proprio, magari da questi insulsi libri, e fare un favore a tutti!!!
Una prosa che si salva per l'eleganza e poco altro.
Ricorda molto i telefilm americani tipo "DowsonCreek-o-come-cazzo-si-scrive-non-lo-so.".
Consiglio a tutti quelli che hanno letto questa schifezza di buttare il libro nel camino. Il calore sprigionato dalle fiamme darà sicuramente più soddisfazione.
Intervista col vampiro.
Scelti dalle tenebre.
Sono i capolavori da cui questa "pseudoscrittrice" pesca a piene mani, il tutto mescolato a mielose stronzate.
Fanculo TWILIGHT.
Preferisco non fare recensioni negative, preferisco astenermi dallo scriverle perché chi ha amato il libro mi odierà, e la mia opinione non porterà a niente di buono, quindi perché scriverla: sono nervoso!!!!!!!
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Consigliato proprio a nessuno.
Semmai consiglio a tutti di ripescare:
-Intervista col vampiro.
-Scelti dalle tenebre.
Quando ancora non esisteva l'idea del film.
Comprai Twilight quando esisteva il sito Bol.it dalla quale compravo l'inverosimile. Era solito poi, lo stesso sito, consigliare letture in uscita in base agli ultimi libri acquistati...quindi mi arrivò la newsletter che mi consigliava questo romanzo già BOOM di vendite negli USA. Lessi la trama e la cosa era (all'epoca) nuova, quindi mi attirò.
Quando arrivò a casa e lessi anche la premessa, si era palesata "LA SAGA" tritamarroni...
Non demordo e comincio la mia lettura.
LA storia la conosciamo ormai tutti credo, i film sono rimbalzati sul grande schermo abbastanza da essere conosciuto anche dal più restio a questi temi.
Devo dire che la scrittura non è niente male, se uno non sapesse che ci fosse una saga che prosegue, il primo libro ti appassiona anche leggerlo, il voler sapere cosa accade appena lo si richiude, si questo c'è, però non ai livelli di un vero romanzo.
Io sono dell'idea che un libro scritto dove s'intreccia una storia d'amore e poi "sti qua non combinano mai niente", bhè...solo la AUSTEN se lo può permettere, tutto il resto è NOIA, come cantava il califfo.
Il caso vuole che la protagonista Bella, s'innamori di uno strano tipo della scuola, che si scoprirà in seguito essere un vampiro. Le disavventure che fanno da protagonista a questa storia d'amore sono anche troppe e spesso nei film non vengono neanche tutte inserite.
Finito di leggerlo non mi è rimasta nessuna passione e voglia di sapere.
Sta lì...così... senza tutta quest'enfasi.
La storia all'epoca era anche originale, ma poi stanca, quindi fare una saga al riguardo, a portato secondo me, molte persone a dissociarsi dal commento elogiativo.
Ci sono libri fantasy molto più avvincenti, passionali e "thriller" di un twilight...
Consiglio la lettura solo dai 12 anni fino ai 17...al di sopra, cambiate genere.
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Senza infamia e senza lode: poteva essere migliore
E’ molto difficile recensire un’opera divenuta un best seller dalla fama internazionale ed approdata ormai al cinema. Solitamente si finisce per adorarla o per odiarla senza via di mezzo. Personalmente ho letto il romanzo –anzi tutti e quattro i romanzi , pazientando un po’ per l’uscita nelle librerie italiane del quarto e ultimo volume della quadrilogia Breaking Down - diversi anni fa. Mi è piaciuto solo il primo libro e solo fino a metà volume. Ho continuato a leggere gli altri solo per una mal posta infatuazione nei confronti dell’opera della Meyer.
Volendo sorvolare sulla presenza di melensi vampiri scintillanti, licantropi ridotti quasi a teneri lupacchiotti ed italiani assetati del sangue di turisti americani, il primo libro della saga tratta sostanzialmente la storia d’amore tra due adolescenti, una vera adolescente –la protagonista Bella- e un pseudo adolescente, ovvero la bestia di turno, il vampiro Edward. Pseudo adolescente perché in realtà Edward dovrebbe avere circa un centinaio di anni, peccato che i suoi gusti in termini di donne, il modo di affrontare i problemi esistenziali e così via siano quelli di un adolescente diciasettenne e non quelli di un uomo saggio. La storia d’amore tra i due è ostacolata innanzitutto dalla diversità della loro natura, lei umana e lui vampiro. Il lettore si aspetta a questo punto, come felice epilogo della storia, che si verifichi quell’evento grazie al quale la storia d’amore tra i due ragazzi diventi finalmente coronabile. Tuttavia la Meyer ripropone questo schema, ovvero ostacolo seguito da superamento dell’ostacolo, fino alla noia. Personalmente, avrei preferito un romanzo alla Jane Austen dove la narrazione finisce con l’inizio della storia d’amore.
La prima metà del romanzo narra infatti la nascita della storia d’amore tra i due protagonisti, la maturazione del loro amore e per finire il superamento dell’ostacolo - primo ostacolo per l’esattezza - quello cioè della tentazione di Edward di uccidere lei per dissetarsi con il suo sangue. Il tutto viene ambientato in un piccolo paesino di periferia. Lei è la nuova, appena arrivata alla scuola locale e, come succede in questi casi, desta l’attenzione generale (soprattutto di bulli –come è ovvio succeda- e di vampiri). Lui è l’altro pesce fuor d’acqua. Bravissima la Meyer in questo caso a descrivere l’ambiente di provincia e a delineare i tratti dei personaggi secondari, molto credibili. Il pathos della prima parte della storia, narrata molto bene a mio avviso, viene a crearsi per le conoscenze pregresse che il lettore ha sui vampiri –quelli veri. (ATTENZIONE IL SEGUITO CONTIENE SPOILER) Dopo questa prima parte, la Meyer è andata –peccato – ben oltre, inserendo le presentazione con i genitori di lui e di lei, alcuni vampiri di passaggio e una grottesca e noiosissima caccia all’uomo. Questo solo nella metà del secondo volume. Nei tre libri che completano la quadrilogia la storia d’amore tra Bella ed Edward inizia a diventare sempre più melensa e improbabile, stile soap opera, dove i personaggi perdono di carattere diventano delle caricature di loro stessi. Tuttavia, a favore della Meyer va detto che l’opera non è mai volgare e non sono presenti scene che ledano la dignità delle persone.
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Storia d'amore si fa per dire...
Premetto che ho fatto una faticaccia assurda a leggerlo tenndo conto che in media leggo un libro di 300 pagine in un giorno, il primo della serie mi è costato otto mesi di tentativi. Non ho visto la storia d'amore: voglio dire capisco l'incipit: lui bello e irraggiungibile e lui per la prima volta in 100 anni incontra qualcuno di cui non legge il pensiero logico è perlomeno interessato. Ma poi? Attenzione spoiler:
Come dice la madre, che ogni tanto si ricorda di avere una figlia: vivono un rapporto SANISSIMO di totale dipendenza come dovessero respirare (si fa per dire per il vampiro) solo insieme. Ma la perla in assoluto è quella del terzo libro credo, così incredibilmente vera ma che passa come una palla da demolizione sulla storia d'amore: Jacob e Bella vanno d'accordo si capiscono subito (mentre Bella e Edward ho il dubbio che abbiano bisogno del traduttore automatico) e lei gli dice, mentre lui è maciullato con 52 di febbre: Hai ragione ti amo, se il mondo fosse normale starei con te, mah, visto che c'è il paranormale scelgo Edward. Cosaaaaaa!!!!! Traduzione; lui è un vampiro figo sto con lui. Alla faccia della profondità!!! Ci può anche stare è una ragazzina ma lasciare la vita di tutti i personaggi alla mercè dei suoi ormoni impazziti senza che nessuno dica niente cosa può fare? Logicamente scatenare una guerra Licantropi-vampiri, vampiri-vampiri, tutti contro tutti e via dicendo ma tanto quando arrivano i Volturi si guardano tutti intensamente negli occhi e via!!!! Mi sono piaciuti molto però i background dei personaggi secondari e di contorno. Bellissime le storie di Rosalie, sempre coerente con se stessa, toccante quella di Carlisle che è solo da ammirare e Alice best characters del libro. Ho capito anche perchè la bambina dal nome disgraziata cresca così in fretta, come può pensare a farle da mamma che comporterebbe responsabilità, coerenza e tempo che dovrebbe togliere al pucci forever con Edward. Il libro che ho apprezzato meglio è l'ultimo però solo la parte di Jacob, ho trovato molto interessante le dinamiche dei branchi. Sostanzialmente sarebbero buoni libri se non fosse che la pecca maggiore sta proprio nella storia d'amore che poi ne sarebbe lo scheletro ma davvero fragile e non-sense. Un'occasione mancata per rivisitare in chiave diversa un mito, quello vampiri e licantropi (che alla fine scopriamo non esserlo nemmeno licantropi) che però si rivela poco coraggiosa perchè virata in una love story a livello Harmony dimenticando e seppellendo le buone idee che si potevano sviluppare.
Non dico di non leggerlo perchè le opinioni devono essere assolutamente personali e nascere dal proprio giudizio perciò fatevi liberamente un'opinione dato che comunque è diventato un fenomeno editoriale.
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Meyer e Moccia, Moccia e Meyer
Verrò flagellato. Lo so. Ma dovevo, dovevo leggere questo primo capitolo di Twilight(dopo aver visto, anni fa, il film) e autenticare la mia opinione su di esso. Alla fine ne sono uscito vivo. Ed è già una gran cosa. Non fraintendetemi, ragazzine urlanti per i pettorali di Edward e dodicenni infatuati della bellezza principesca di Isabella Swan: il libro è per voi, adolescenti giovani imberbi che cercano un'alternativa al proliferare di maghetti prodigio e thriller d'alta scuola. La Meyer scrive un libro giovane, forse un po' ipocrita, ma pur sempre diretto ad un pubblico giovanile.
Isabella Swan è introversa. Quando si trasferisce a Forks, cittadina dello stato di Washington DC(se non erro ...), va ancora peggio. I primi giorni è sola, poi comincia a socializzare e fa la conoscenza di Edward, che altri non è che un ragazzo vampiro di centinaia e centinaia di anni. Da qui parte la storia d'amore tra i due. Nei capitoli successivi avrà più spazio il licantropo Jacob, che insieme a Edward e alla bella Bella(sì, scusate il gioco di parole), darà vita ad un triangolo amoroso più complicato di quello immaginato da Renato Zero.
Insomma, sono stato un po' ironico, ma chi non lo sarebbe? Un vampiro che si potrebbe definire vegetariano si innamora di una ragazza introversa, intensa, profonda. L'amico di famiglia di lei, un licantropo dalla mascella in stile Ridge e dai capelli tipo alpaca si mette in mezzo e allora sono dolori amari.
Seriamente, l'idea iniziale è accettabile, ma la Meyer è un continuo paradosso in stile romance o paranormal romance. L'idea dell'autrice è quella di unire amore e fantasy, ma la cosa non viene fatta con leggerezza e innocenza, né con calma. Ne esce quindi una storia d'amore accelerata, frettolosa, che assomiglia tanto a quella di Amore 14 e che francamente non ha degli sbocchi di uscita di rilievo. Twilight è un romanzo rosa in stile fan fiction immerso in una cupa e dark Forks e in atmosfere e caratterizzazioni fantasy di bassissimo rilievo.
Non è del tutto uno schifo, chiariamoci. Ma ho letto questo primo libro e a volte c'è bisogno di un caffè amaro per recuperare qualche pagina saltata. Non si tratta di andare con o contro la corrente, ma di esprimere un parere. Il libro della Meyer è gradevole nella fascia di adolescenti dagli 11 ai 15 anni, poi, a mio avviso, arriva la consapevolezza che le favole non finiscono bene(talvolta non esistono proprio) o che il surreale può sfociare, se dall'altra parte del foglio non vi è una penna che ha fatto gavetta, in situazioni surreali.
In sintesi, non lo trovo una ceppa, come si dice in gergo, ma le persone che lo autenticano a capolavoro mi piacerebbe intervistarle per consultare la loro libreria, visto che fatico a capire come questo polpettone adolescenziale melenso sia idolatrato così tanto per il bel faccino di Bella e per lo sguardo dannato di Edward.
L'Italia ha la sua Meyer: è Moccia e non siamo orgogliosi.
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Una storia d'amore un pò estrema
La storia la conosciamo un po' tutti per via della narrazione cinematografica.
Personalmente a parte Jacob trovo i personaggi un po' improbabili.
Trovo vampiri che si nutrono solo di sangue animale, il vampiro è un predatore e come tale andrebbe contro la sua stessa natura.
Edward ossessionato da Bella inizia a seguirla ovunque, dice di volerla proteggere, finché i due iniziano ad amoreggiare.
A me vampiri a parte trovo sia un amore un po' malato in cui i due innamorati sono ossessionati l'uno dall'altro, fanno comunella tra di loro e la famiglia di lui lasciando fuori tutti gli affetti di prima.
Bella sarà che Edward è ricchissimo ma è senza ambizioni personali, mentre Edward sembra quasi un uomo zerbino.
Insomma non mi ha preso per nulla.
Il classico di Bram Stoker è di un altro livello.
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Sappiate guardare oltre le apparenze
ATTENZIONE SPOILERS
Recensisco adesso questo libro perché sono stufa delle cattiverie che vengono buttate su di esso e sull'intera saga da parte di altri fandom.
Comprai Twilight ancor prima che ci fosse Facebook, ancor prima di Tumblr molto probabilmente e ancor prima che si venisse a creare questo boom dei fandom. A malapena se ne parlava sui giornaletti da teenager!
Lo lessi in un giorno più o meno, come attratta da una spirale vorticosa che m'impedisse di farmi staccare il naso dalle pagine. Fu la mia prima saga, la prima per la quale aspettai con grandissima ansia l'uscita dei successivi volumi e inutile dire che, ad un certo punto, era come se i Cullen fossero diventati la mia famiglia: i loro problemi erano i miei.
A distanza di parecchi anni continuai a rileggere la saga e, sinceramente, la trovai interessante come la primissima volta.
Certo non sarà quel grandissimo intreccio che è invece la storia di Harry Potter, non sarà il massimo dell'originalità, stravolgerà l'immagine comune del vampiro (ma poi ognuno può immaginarselo come vuole. Siamo o non siamo in democrazia?!), ma è una bella storia scritta con uno stile scorrevole e piacevole alla lettura.
Ma quello che a me preme più difendere è il punto dell'originalità.
Saga abbondantemente criticata per aver presentato una sequela di cliché, Twilight propone il già conosciuto percorso narrativo caratterizzato dallo scontro bene vs male; la protagonista è una ragazza che, apparentemente, sembra racchiudere tutte le disgrazie di questo mondo e che s'innamora di un vampiro. Banalissimo, se non fosse che la Meyer è probabilmente una delle poche autrici a non aver avuto la superbia intellettuale di creare personaggi fantastici per poi farli sgonfiare man mano, nel corso della storia, perché non sa più che piega dar loro.
L'autrice è partita da una semplice ragazza, piuttosto sfigatella e che nulla ha di particolare. Tuttavia, Isabella Swan (questo è il suo nome) alla fine dimostra di avere attributi maschili piuttosto formati non solo per ciò che affronta e come lo affronta, ma soprattutto per la forza con cui sostiene le sue motivazioni.
Chi affermò “Twilight sottolinea quanto è importante avere un fidanzato” non è che non ha compreso la chiave di lettura della saga: non l'ha proprio trovata questa chiave!
Twilight non vuole far passare il messaggio di quanto sia indispensabile fare di tutto pur di mantenere il proprio ragazzo, bensì trasmette quello dell'importanza di difendere strenuamente ciò che si ama.
Bella agisce in certi modi non solo per Edward: spesso la sua mente è rivolta a coloro che potrebbero risentire delle sue azioni, ovvero la madre ed il padre, Jacob, Esme e Carlisle, Alice, Reenesme e molti altri cui lei è profondamente legata.
Inoltre, c'è da dire che solitamente sono una persona molto esigente circa la caratterizzazione dei personaggi. Tuttavia, la Meyer ha creato davvero dei bei tipi: Bella, in primis, che non disdegno affatto, seguita a ruota da Jasper, Alice e Rosalie.
Anche la sola storia che Jasper e Rosalie hanno alle spalle fa comprendere come si tratti di personaggi ragionati e non buttati lì per fare “clan”.
I Volturi, poi, magnifici nelle loro incarnazioni del subdolo potere.
Punto negativo è il solito triangolo amoroso. In tutta la storia infatti trovo che il cliché più grande sia questo e non il personaggio di Bella, quello di Edward o la storia d'amore in sé.
Detesto Jacob, lo trovo molto simile al Gale di Hunger Games (altro personaggio che poco sopporto): entrambi amici d'infanzia della protagonista, lui ha una cotta per lei da tipo sempre, lei gli vuole molto bene, ma non lo ama e lui dà su di giri. La differenza sta nel fatto che mentre uno si diverte nel progettare bombe, l'altro almeno accetta, anche se malamente, la sua friendzone.
Ciò che lo “scagiona” è l'imprinting finale che fa sì che la sua presenza non finisca nel dimenticatoio e abbia comunque un ruolo cardine nello svolgersi degli ultimi eventi.
Insomma, per quanto concerne Twilight in sé come primo volume non c'è da aspettarsi nulla di speciale: è un buon libro, leggermente fantasy, scritto in maniera piacevole e che si fa decisamente leggere.
Il meglio, tuttavia, è dato nel terzo volume “Eclipse”, quello che ho preferito di più.
Il consiglio che vorrei dare circa questo lavoro è di non farsi condizionare dalle opinioni di falsi esperti intenditori di letteratura: se la trama vi attira, buttatevi e sono certa che non ve ne pentirete.
Fortunatamente, ognuno ha i propri gusti, ma sono del parere che, rispetto ad altri libri, certe persone dovrebbero rivedere il loro concetto di “brutto libro”.
Chi butta offese sulla saga è perché, molto probabilmente, si è immerso nella lettura con fare spavaldo ed ha terminato il tutto non capendo un tubo di ciò che i personaggi vogliono comunicare.
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Non tutto è come sembra
Sono passati anni dall'uscita di Twilight,primo libro dell'omonima saga.412pagine che hanno cambiato una generazione di lettori e spettatori.Perché si è creato un vero e proprio fenomeno che ha ispirato film,telefilm e altri libri.
Ho letto questo romanzo tempo fa,prima che "l'onda anomala" travolgesse tutti.
Non conoscevo la trama,sapevo solo che aveva venduto milioni di copie in America.Per questo l'ho comprato,mi incuriosiva e ho pensato che c'era un motivo se un libro,sopratutto ai nostri tempi,fosse stato tanto apprezzato.
Isabella Swan,detta Bella,si trasferisce nella piovosa Forks a casa di suo padre,Charlie.Qui conosce Edward Cullen e la sua famiglia,persone dalla bellezza fuori dal comune che escludono il mondo attorno a loro.Il resto lo sapete tutti più o meno.Quindi non sto qui ad annoiarvi.
Avendo letto il libro varie volte e in anni diversi,ho potuto apprezzarne i vari aspetti.Ritengo che Twilight sia un romanzo psicologico.Si,lo so.State pensando che sono matta.Forse.Affronta le paure di un adolescente al suo primo vero amore,la storia infatti è raccontata interamente dal punto di vista di Bella.Non succede mai niente di veramente eclatante.La storia è fatta di sensazioni,sguardi,silenzi,parole non dette,c'è solo un colpo di scena alla fine.Ma Edward è un vampiro e non può essere un ragazzo come tutti gli altri.Amare Bella è un impresa titanica,ma non impossibile.Il semplice tenersi per mano potrebbe spezzare il loro equilibrio precario.
Tutto è basato su piccoli semplici gesti.
Il film mi ha completamente deluso,troppo tragico e apocalitico.
Edward ha dentro di sé il suo lato umano,"è pur sempre un uomo".E' divertente e provocatorio,e anche lui alla fine è solo un ragazzo che ama per la prima volta.
Bella non è debole e sucubbe,ma determinata e molto matura a causa della sua situazione familiare.
Twilight per me non è stato un semplice fenomeno di massa passeggero.Ho amato e amo tutta la saga.E in particolare adoro Stephenie Meyer che è la mia scrittrice preferita.E ogni sua nuova storia è una scoperta.Basta leggere L'ospite e La breve seconda vita di Bree Tanner.
"Ero tormentata dai misteri irrisolti di Edward. E un po' più che ossessionata da Edward stesso.
Stupida, stupida, stupida. Non ero più impaziente di fuggire da Forks come avrei dovuto, come qualunque persona normale, e sana, avrebbe dovuto."
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Originale
Premetto di aver letto il libro anni fa, quando non c'era ancora tutta questa moda e la lettura mi sembrava fresca e nuova. La storia d'amore "stravagante" tra una ragazza e un vampiro mi ha preso subito e infatti il libro l'ho letto in pochi giorni. Mi sono ritrovata catturata in questo "magico" mondo popolato da strane creature, bellissimi uomini e donne, a volte mi capitava anche di girare per la mia città e chiedermi, ovviamente in modo simpatico, se qualcuno potesse essere un vampiro o un licantropo.
Il modo in cui scrive la Meyer per me è molto piacevole e scorrevole.