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Il vero sogno di Samira
Un primo, grandioso, motivo di apprezzamento per questo romanzo è senza dubbio la copertina da urlo, che è diventata il mio screen saver del momento, capace di risollevarmi meravigliosamente il morale dopo una dura giornata. Gloria e onore a chi l’ha scelta, dunque, anche se, secondo me è stata “scippata” alla copertina americana di un altro superbo urban fantasy (Dark Needs at Night’s Edge di Kresley Cole).
Venendo al contenuto in sé e per sé, ammetto che rispetto a certe letture infuocate a cui si è abituati con la collana DARK PASSION della Mondadori, si tratta di un breve romanzo, con una storia d’amore che risulta un po’ ingenua, a tratti quasi con toni da favola. Però ho trovato comunque gradevole (anche se non da grandi brividi) il tono delicato e sfumato con cui la Cach narra la vicenda di Samira, il demone dei sogni, che sogna a sua volta, segretamente, di vivere la vita dei comuni mortali.
In passato, Samira e Theron, un incubo suo amico, hanno “giocato” con i sogni di un principe, senza pensare che le conseguenze della loro superficialità si sarebbero poi riversate, dolorosamente, nel mondo degli uomini. Proprio per questo, le Creature della Notte si erano date all’inizio dei tempi una regola fondamentale: non influenzare i sogni dei regnanti e degli uomini di potere, perché sogni sbagliati, ovvero incubi, possono davvero essere la miccia per scatenare guerre e rappresaglie nella realtà.
Quando viene invocata nella notte da Nicolae, un principe che vive ritirato su un’isola sperduta, con solo cinque uomini ai propri ordini e con metà del corpo rovinata dalle ustioni, Samira non immagina che lui è proprio una delle vittime indirette di quello scherzo malvagio.
Ho trovato molto bella la parte in cui Samira, per rimediare ai propri errori, viene trasformata in mortale da Nix, la regina delle Creature della Notte. Abituata ad essere un’ombra, senza corpo e senza emozioni, Samira è costretta a fare esperienza come essere umano, dal mangiare all’andare alla latrina, a farsi il bagno e a spazzolarsi, fino a imparare a piangere.
E poi c’è Nicolae, questo principe ferito e scontroso che la crede un demonio e che sarà molto difficile da sedurre. Samira dovrà impegnarsi a fondo, anche senza i suoi poteri d’immortale, per poter tornare a dire: La notte è nostra!