The invasion of the tearling
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I Mort peggio dei White Walkers
Dopo parecchi mesi dalla lettura di “The Queen of the Tearling”, mi sono finalmente decisa a continuare la trilogia con “The Invasion of the Tearling” di Erika Johansen.
La trama di questo volume è divisa in due linee temporali per seguire sia la protagonista Kelsea, sia il nuovo personaggio di Lily; per quanto abbia apprezzato la storia di quest'ultima anche più di quella principale, ritengo sia stata aggiunta in modo parecchio forzato e sarebbe potuta quasi essere un libro a parte. In questo secondo capitolo poi è presente anche la tematica dell’autolesionismo, ma viene affrontata in modo estremamente superficiale e nessun personaggio sembra darle il peso necessario. La mia maggior perplessità è dovuta però al titolo che reputo ingannevole, dal momento che dell'invasione promessa vediamo poco o nulla.
Ho riscontrato anche questa volta la presenza di moltissime volgarità quasi sempre fuori luogo o pronunciate da personaggi che si esprimono generalmente senza usare parolacce; un problema “nuovo” è invece quello dei monologhi retorici, anche questi presenti nei momenti meno opportuni.
Da un lato sono evidenti alcuni problemi sicuramente ereditati dal volume originale, come l’assenza di virgole dove necessario, dall’altro il testo presenta dei refusi quasi sicuramente da imputarsi alla traduzione italiana. Ci sono poi altre inesattezze per le quali non so di chi sia la colpa come un paio di errori presenti già nelle prime cento pagine: un prigioniero viene portato nella cella UNO ma poi usano la chiave numero DUE per aprire la porta; in un'altra scena, un personaggio dice che l’esercito TEAR è troppo superiore mentre è dalla prima pagina che si parla dell’invincibile esercito MORT. In generale avrei apprezzato un po' più di attenzione ai contenuti, considerando il grande impegno messo nella realizzazione grafica del volume.