The gemini virus
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Aspettanto il 21 dicembre 2012
Aspettando il 21 dicembre 2012, non so voi, ma io ho scelto il più convincente romanzo apocalittico in circolazione e, per essere precisi, è anche un ottimo medical thriller scritto dall’esperto del genere, l’americano Wil Mara, padre di più di ottanta libri.
È un modo come un altro per esorcizzare la paura, ingannare l’attesa e “farsi trovare preparati” se la profezia Maya verrà confermata.
L’apocalisse si legge in ogni pagina di questo romanzo, si vive accanto a ogni personaggio. Scoppia un’epidemia. Il primo a contrarre il virus, crede di avere un banale raffreddore, invece muore in poche ore fra atroci dolori, ma, nel frattempo, è riuscito a contagiare tutte le persone con cui è entrato in contatto e cui tocca la stessa, tragica sorte. Cosa accadrebbe se qualcosa del genere si verificasse veramente?
Wil Mara ha immaginato e previsto tutto: strutture sanitarie invase, scuole e uffici chiusi, negozi svuotati delle risorse alimentari e di tutti i beni di prima necessità. Mentre il panico dilaga, insieme al contagio del virus che supera i confini americani, è sorprendente riuscire a dare ad uno dei protagonisti il suo volto reale, proprio perché è un personaggio storico attuale e noto, il presidente Barack Obama, che parla al suo Paese e cerca di arginare il problema che devasta la quotidianità, sua e dei suoi cittadini.
Ovviamente, la presenza di Obama, oltre che attualizzare la storia, rende credibile la catena di eventi.
Tanti sono i personaggi, principali e secondari, le cui storie vengono raccontate, dagli epidemiologi, Michael Beck e Cara Porter, che indagano come detective per trovare un vaccino efficace, alle singole famiglie, come i Jensen, che cercano un modo per sopravvivere al contagio.
Tutte le storie sono fortemente probabili e verosimili, anche quelle che vengono narrate e sintetizzate in non più di trenta righi.
The Gemini Virus di Wil Mara è un medical thriller che ho trovato emozionante e avvincente, per come è scritto, devastante, per le prospettive reali di ciò che narra e per il suo modo di far vedere come la quotidianità che tutti abbiamo potrebbe venire meno.
Come è nato il contagio, se c’è stato un colpevole o se la natura si è ribellata all’uomo, lo lascio scoprire a chi, sufficientemente curioso, deciderà di avventurarsi nel più bel medical thriller dell’anno.
È una perfetta lettura, aspettando l’apocalisse, che, per fortuna, resta circoscritta alle pagine di un thriller che cattura il lettore e si legge tutto d’un fiato.