Narrativa straniera Fantasy Shadowhunters. L'angelo
 

Shadowhunters. L'angelo Shadowhunters. L'angelo

Shadowhunters. L'angelo

Letteratura straniera

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Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani.



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Shadowhunters. L'angelo 2022-05-11 09:42:59 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    11 Mag, 2022
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Un libro decisamente ruffiano

Dopo aver completato la lettura di "Città di vetro", ho deciso di mettere per un po' in pausa la serie The Mortal Instruments ed iniziare la trilogia prequel, perché viene consigliato un po' dappertutto di seguire l'ordine di pubblicazione dei romanzi. Quindi eccoci a parlare de "L'angelo", primo capitolo di The Infernal Devices, che sposta l'azione dalla New York dei giorni nostri alla Londra di fine Ottocento. E, se non avete letto nulla nell'universo narrativo Shadowhunters, non preoccupatevi! c'è una nuova protagonista ignara di tutto e pertanto pronta ad essere istruita sul sistema magico assieme a voi.
La trama inizia con l'arrivo in città della giovane Theresa "Tessa" Gray, che dovrebbe trasferirsi dal fratello Nathaniel "Nate" ma finisce tra le grinfie delle cosiddette Sorelle Oscure; nella loro dimora, Tessa scoprirà di avere un potere unico e questo la porterà poi ad incrociare la strada dei Cacciatori dell'Istituto locale. Una volta tanto mi trovo d'accordo con la maggioranza: questo romanzo risulta molto più solido ed accattivante della saga originale; in parte perché la vicenda è (almeno per me) meno conosciuta, ma anche per la scelta di non limitarsi al lato fantasy o avventuroso ed includere anche una buona componente mystery. A non convincermi troppo è stato invece il finale, che tronca la narrazione senza preoccuparsi di rendere il tutto verosimile (se l'attacco dei cattivi deve finire finirà, a prescindere da quanto fossero in vantaggio fino ad un secondo prima!) lasciando molti quesiti in sospeso per i seguiti.
Anche con i personaggi abbiamo alti e bassi, ma soprattutto occhi che rollano perché la cara Cassandra ha ben pensato di risparmiarsi della fatica inutile e riciclare i caratteri dei protagonisti di TMI per questa serie, e questo non solo mi ha irritato come lettrice ma penso renda difficile affezionarsi ai nuovi personaggi. Per quanto riguarda l'immancabile trio (leggasi, triangolo) è tanto se me ne va a genio uno su tre: Tessa è leggermente più sopportabile di Clary ma mi fa innervosire quanto poco si preoccupi concretamente del suo futuro, Will è una copia leggermente più divertente di Jace e in quanto tale spazia dalla strafottenza all'ira immotivata, Jem ricorda più Alec che Simon e tra i tre è il mio preferito, ma per ora non ha avuto molto spazio.
Nonostante i tentativi di portare l'attenzione maggiormente sul rapporto familiare tra i Cacciatori, la componente romantica non può mancare e, pur non detestando le varie coppie, ho trovato queste scene molto forzate all'interno della storia. Si ha ogni volta l'impressione che l'autrice blocchi la narrazione per inserire dei momenti di confidenze fuori luogo; inoltre, alla base di tutto c'è soltanto il desiderio di Tessa di sentirsi amata (motivo per cui le è indifferente chi la corteggi) ed essere circondata da relazioni felici, ed ecco perché cerca di accasare a forza i vari personaggi.
Lo stile di Clare in questo libro è una versione edulcorata del suo solito, con qualche battuta trashotta in meno forse per adeguarsi al contesto; non mancano però le frasi innaturalmente sofisticate, specialmente da parte di Will. C'è da dire che, per l'ambientazione, l'autrice ha fatto parecchie ricerche sul fronte degli autori e dell'abbigliamento, mentre si nota molta meno cura nel rendere verosimile per l'epoca il comportamento dei personaggi. La Londra di Tessa & Co è arricchita anche da vari elementi simil steampunk che ho trovato carini perché rendono l'atmosfera un po' particolare.
Ma veniamo all'aspetto più fastidioso di questa lettura, ossia il suo essere sfacciatamente ruffiana, ma soprattutto il suo esserlo male! Mi spiego meglio: il libro è pieno di riferimenti letterari che dovrebbero spingere il lettore ad affezionarsi a dei personaggi bibliofili come lui, oltre a farli sembrare colti; la cara Cassandra però dimentica che i titoli citati all'epoca erano considerati romanzetti d'intrattenimento, non certo alta letteratura. Trovo inoltre semplicemente ridicolo che i protagonisti riescano a citare lunghi estratti a memoria.
A dispetto di questa sviolinata sull'amore per i libri, "L'angelo" è per me il miglior libro nell'universo narrativo Shadowhunters, tra quelli letti finora, e sono curiosa di proseguire con questa serie, anche se prima farò un salto nel futuro per iniziare la cosiddetta "seconda trilogia" di TMI.

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Shadowhunters. L'angelo 2018-07-23 15:16:35 ClaudiaM
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ClaudiaM Opinione inserita da ClaudiaM    23 Luglio, 2018
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Una strega americana a Londra!

Prequel della saga “Shadowhunters – The Mortal Instruments”, questa trilogia narra eventi avvenuti a Londra nel 1878; in particolare, racconta le avventure battagliere e amorose di Theresa (Tessa) Gray, William (Will) Herondale e James (Jem) Carstairs.
Dopo la morte della zia Harriet, Tessa raggiunge suo fratello Nate a Londra. O almeno, questo è quello che sarebbe dovuto accadere. In realtà, una volta sbarcata nel vecchio continente (Tessa viveva a New York), la ragazza viene accolta da due strane signore (le Sorelle Oscure) che cominciano a istruirla nelle arti magiche, o per meglio dire, nell’arte della trasfigurazione. Tessa scopre, infatti, di avere questo particolare e innato potere di poter assumere le sembianze di altre persone, che siano ancora in vita oppure già morte. Il perché le Sorelle Oscure si ostinino ad addestrarla è un mistero, Tessa scopre solo che dopo essersi perfezionata, andrà in sposa uno sconosciuto: il Magister.
Una notte, in preda allo sconforto di stare per addentrarsi in una vita che non desidera, Tessa incontra un bel giovane. Non è il classico incontro che avveniva nella Londra vittoriana, ma un salvataggio fortuito. Will Herondale, uno Shadowhunter, è entrato di nascosto nella casa delle Sorelle Oscure per scoprirne i segreti, dopo che un omicidio lo ha portato a sospettarle. E mentre ficcanasa nelle stanze, giunge nella camera di Tessa.
Non è un salvataggio coi fiocchi, ma dopo una rocambolesca corsa lungo corridoi tetri e laboratori con strani macchinari, i due riescono a uscire dalla casa grazie all’aiuto degli altri Cacciatori giunti sul luogo.
È da questo momento che Tessa comincia a conoscere il Mondo Invisibile: gli Shadowhunters, i demoni, i Nascosti, e si rende conto di non rientrare in nessuna categoria, neanche in quella degli stregoni.
Divisa tra l’amore per due parabatai, vogliosa di scoprire la sua identità e risoluta a salvare la sua nuova famiglia, Tessa si trasforma da una ragazzina insicura a una donna dalle mille sfaccettature. Con lei conosciamo Will, arrogante e spesso crudele con chi gli vuole bene, Jem, tranquillo e pacato, dolce e paziente, Charlotte, una donna forte e indipendente che gestisce l’Istituto di Londra e che deve dar prova delle sue capacità in un mondo governato da uomini, e tutti i personaggi che da secondari prendono pian piano il loro posto nella storia, dalla cameriera Sophie ai fratelli Lightwood.
Questa trilogia mi è piaciuta molto di più della serie “The Mortal Instruments”, Tessa è molto più matura di Clary (che spesso ho trovato troppo sciocca… ma okay, è pur sempre una sedicenne in un mondo pieno di demoni); Will e Jem sono due ragazzi che danno un senso al legame parabatai, qualcosa che Jace e Alec si sognano, secondo me. In generale, in questa trilogia i personaggi mi sono sembrati molto più credibili, più profondi, più reali. I sentimenti che li legano sono più umani (o forse in “The Mortal Instruments” mi cominciavo a stancare del tira e molla tra Clary e Jace?!), vanno oltre le classi sociali e le razze… oserei dire che vanno oltre la morte.
Bella, mi è piaciuta, mi ha emozionato e la consiglio. Anzi, direi che per evitare spoiler, sarebbe da leggere prima della saga madre.
Un suggerimento: non fermatevi al primo libro che a tratti, lo ammetto, più sembrare lento. Non fate l’errore di dire “Will è la copia di Jace”, perché non è così. Personalmente, ho trovato Will molto più “sensato”, la sua arroganza ha un perché, non è campata per aria, come spesso mi è invece parso per Jace (e ora vi starete armando di torce e forconi, lo so! Ma che ci posso fare, Will mi ha emozionato come Jace non è riuscito a fare!).

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Shadowhunters. L'angelo 2015-01-13 14:24:21 JuliettaFlabber
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JuliettaFlabber Opinione inserita da JuliettaFlabber    13 Gennaio, 2015
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Pulvis et Umbra

Dopo aver dedicato buona parte delle mie vacanze di Natale alla lettura dei primi tre libri della saga The Mortal Instruments ed in definitiva esserne rimasta più che soddisfatta ho deciso di seguire il consiglio della scrittrice, cioè di fermarmi con quelli e di leggere la serie prequel: The Infernal Devices. Ho subito acquistato il primo libro della serie: L’ANGELO e con un’aspettativa altissima mi sono “buttata” nella lettura.
Ambientato in epoca Vittoriana, la protagonista, Tessa Gray si trasferisce da New York a Londra, dopo l’improvvisa morte della zia Herriet che l’ha amorevolmente cresciuta dopo la morte dei suoi genitori.
Nella capitale inglese dovrebbe esserci, ad aspettarla Nate (suo fratello), ma scesa dal transatlantico verrà presa in custodia da altri, e presto capirà che in quella città perennemente uggiosa e troppo industriale niente è come lei si aspettava.
Per alcune settimane, verrà istruita contro la sua volontà al mondo delle ombre e così scoprirà di essere dotata di poteri demoniaci (che non sapeva di possedere); incontrerà i cacciatori, che la libereranno dalla”prigione” dove era rinchiusa, portandola con loro all’istituto di Londra, e tutti insieme cercheranno di smascherare il Magister, di scoprire la verità sull’identità di Tessa e sulla misteriosa scomparsa del fratello.

Tra i personaggi principali troviamo per lo più cacciatori: il più importante è Will, giovane e promettente cacciatore, tenebroso e decisamente villano. Per lui tutto è un gioco, non prendere mai troppo sul serio la realtà ed i suoi presunti sentimenti per Tessa. Infatti, non perde mai occasione di insultare la ragazza e farla sentire “un peso” per tutto il gruppo.
Charlotte e Henry, sono i cacciatori adulti e responsabili, che dopo il loro matrimonio e la morte del padre di lei, hanno preso in gestione l’istituto di Londra; su Jessamine, c’è poco da dire, a parte che non mi piace e che è la brutta copia della nostra Isabel; Magnius Bane, (MITICO!) lo conosciamo già come il sommo stregone di Brooklin, ma purtroppo in questo libro avrà un ruolo piuttosto marginale.
Ed in ultimo, ma non ultimo il dolcissimo Jem, che mi ha colpita da subito, nonostante sia il migliore amico dell’antipatico Will. Jem è un cacciatore, ma è anche sensibile, intelligente e con una pazienza smisurata.

Inizialmente il libro è lento e noioso. Non l’ho abbandonato solo perché è contro la mia etica farlo, ma vi giuro che non ha niente a che vedere con i precedenti. Vero che anche Città di ossa si era reso abbastanza noioso, ma in questo libro vengono raccontate per l’ennesima volta tutte caratteristiche dei cacciatori, quelle dei nascosti e del Conclave. Odio Tessa, perché è una stupida ragazzina e anche Will perché non lascia trapelare niente della sua vera personalità. Per non parlare del finale, insomma Will non ha MAI detto niente su se stesso e adesso, sul finale, nell’ultimissima pagina, addirittura nell’ultima riga, ci lascia con una battuta interrotta..??.. no, no, no, non va bene! :-(
Sono certa che la battuta interrotta sul più bello serva ad invogliare il lettore all’acquisto del secondo libro ma io non ci penso proprio. Abbandonerò la lettura di questa trilogia per riprendere quella di Jace e Clary.
L’unica cosa che mi poteva interessare di sapere era l’evoluzione del rapporto tra Tessa, Will e Jem. Immagino che si andrà a creare un interessante triangolo amoroso ma qualcosa mi dice che il finale sarebbe comunque abbastanza scontato.

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Shadowunters - saga The Infernal Devices
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Shadowhunters. L'angelo 2014-02-20 21:49:15 Vivix
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Vivix Opinione inserita da Vivix    20 Febbraio, 2014
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Ha tutte le carte in regola, eppure...

Dopo aver letto i libri della prima saga ed essere rimasta delusa da uno più dell’altro, mi aspettavo che anche questo volume fosse orribile, invece, mi sono dovuta ricredere. Sono rimasta davvero molto colpita dalle ricerche fatte dall’autrice sulla Londra dell’800, molto accurate, che comprendono perfino i nomi delle strade, per non parlare poi delle citazioni. Non ho apprezzato che fossero poste all’inizio di ogni capitolo –nessuno adora le citazioni più di me, ma troppe diventa stucchevole- tuttavia devo riconoscere che la Clare ha senz’altro dovuto operare un’attenta ricerca per far sì che c’entrassero qualcosa col capitolo e che appartenessero ad autori precedenti o contemporanei alla protagonista. Per quanto riguarda la storia in sé non è male, per fortuna l’amore non è predominante, anche se sembra profilarsi all’orizzonte un triangolo amoroso che mi infastidisce alquanto, anche perché è chiaro (ancora una volta) quale dei due verrà scelto. L’autrice, come sempre, ci catapulta subito nel vivo della vicenda. Di solito non apprezzo questa scelta, tuttavia, dal momento che nonostante tutto l’inizio è terribilmente lento, immagino che sarebbe stato molto peggio se non l’avesse fatto. Proprio per questo motivo sono stata contenta anche che la scrittrice abbia descritto in modo così breve il Mondo Invisibile quando Tessa lo scopre: per chi ha già letto gli altri libri è una noia mortale risentire le stesse cose. La prima metà del libro ho davvero faticato a leggerla, per via della lentezza, per fortuna nella seconda parte le cose vanno decisamente meglio. Come al solito non mancano i colpi di scena fino all’epilogo che si conclude in modo sconcertante: con una battuta!Situata anche a fine pagina. Cioè, io convintissima, vado a voltare pagina e… puf… la Clare ha deciso proprio di fare un bello scherzetto!Ovviamente calcolato ad arte per far venire una voglia matta di leggere il seguito.
Per fortuna mancano i nonsense che affliggevano l’altra saga e anche la scrittura in generale mi è sembrata migliore; vai a capire se grazie alla Clare o alla traduttrice, che è diversa da quella degli altri libri. Anche gli errori grammaticali e di scrittura sono spariti: evidentemente è diverso anche l’editor, be’, tanto meglio! Rispetto ai primi volumi la Clare ha fatto passi da gigante nell’introspezione dei personaggi e nelle descrizioni degli ambienti, complimenti.
Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti caratterizzati abbastanza bene, eppure alcuni mi sono sembrati piatti… non so… come calcolati ad arte. Mi è parso che l’autrice li avesse dotati di particolari atteggiamenti per dar loro una precisa personalità, ma che alla fine non riesca davvero a farli sembrare reali. Non parliamo poi, dei due protagonisti: Tessa e Will mi sono sembrati la copia sputata di Clary e Jace(soprattutto il ragazzo), la Clare ha giusto fatto lo sforzo di cambiare qualcosina ma alla fine si capisce che è a loro che si è ispirata. Jessamine mi è parsa Isabelle al contrario, l’unico che mi sento di salvare è Jem (curiosa di sapere il motivo di questo diminutivo visto che il nome è James), il quale mi ha decisamente colpito positivamente ed è anche quello che più si comporta come dovrebbe un uomo della Londra vittoriana. Immensamente felice per la comparsa di Magnus Bane anche se si è trattato davvero di una cosa misera –poche pagine- ma spero che nel prossimo libro gli venga dedicato più spazio.
Non ho apprezzato l’eliminazione del “voi” usata all’epoca: nell’800 pure tra marito e moglie si usava il pronome di cortesia mentre la Clare fa usare il “tu” a Tessa e Will quando questi si sono praticamente appena conosciuti, per non parlare poi del resto dei cacciatori.
I miei complimenti per la copertina: Barbieri non delude mai.
In conclusione comunque il libro non è brutto, anzi è anche piacevole se non si considera la prima parte.

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Shadowhunters. L'angelo 2014-01-18 14:24:49 Queen D
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Queen D Opinione inserita da Queen D    18 Gennaio, 2014
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I nephilim ai tempi della Regina Vittoria

Trilogia prequel della serie conosciuta come Shadowhunters, che racconta le vicende di Jace e Clary, questi nuovi libri di Cassandra Clare ci catapultano nel mondo degli nephilim del XIX secolo, in una tenebrosa e affascinante Londra dell'anno 1878. In questo primo libro, in città arriva Tessa Gray, giovanissima ragazza americana, sbarcata nella capitale a seguito di un messaggio da parte di suo fratello Nate, che la esortava a raggiungerlo a Londra. Orfana e senza nessun appoggio in società, la città non le riserva un caloroso benvenuto: viene infatti rapita da due sinistre donne che, durante tutta la sua prigionia, la tortureranno per estorcerle uno strano potere di cui sarebbe dotata, ma di cui Tessa non sa nulla.
Inoltre scoprirà che il mondo non è quello che crede: ci sono stregoni, vampiri, mannari e cacciatori lì fuori e molto probabilmente lei stessa ne fa parte. La teoria viene confermata quando William, un misterioso ragazzo, la salva dalla grinfie delle due donne e la porta con sé all'Istituto. Qui Tessa scoprirà che non è una semplice ragazza come tante, ma una Nascosta, ovvero una creatura soprannaturale, dotata di un particolare potere che nessun'altro possiede: riesce a prendere le sembianze di chiunque, stringendo in mano qualcosa che appartiene al suo proprietario.
Se lei è una Nascosta, Will si rivela essere uno shadowhunter, un cacciatore, ma non uno qualunque: lui è William Herondale per la precisione, quindi un antenato di Jace; e in effetti la somiglianza tra il nostro eroe moderno e Will è notevole: entrambi scontrosi, testardi e determinati.
Will non sarà il solo a catturare le attenzioni di Tessa, perché all'Istituto, mecca dei cacciatori, lei incontra James Carstairs, detto Jem, dolce e sensibile shadowhunter che si inserisce nella trama fin da subito e rimane protagonista per tutta la durata del racconto.
Tutti hanno un obiettivo comune: sconfiggere il Magister, oscuro personaggio dedito all'occulto e alla stregoneria, che perseguita gli shadowhunters in nome della vendetta.
A braccetto con Jem e Will, Tessa dovrà scoprire chi è, dovrà schierarsi e combattere, non solo contro il nemico, ma anche contro le persone di cui credeva di fidarsi; in una Londra vittoriana ci sarà spazio per carrozze, balze e gentiluomini ma anche un tocco, ben marcato, di modernità ed embrionale tecnologia moderna. Tocco molto originale che sicuramente differenzia il libro da altri simili ambientati nello stesso periodo e nello stesso luogo.
Nonostante Tessa e Will siano due personaggi molto interessanti (con un accento in più su Will, col suo fascino da bel tenebroso) il mio preferito rimane Jem, che mi ha colpita con la sua delicatezza, la sua educazione e la sua dolcezza, tutta una sorta di comportamenti sicuramente più consoni al periodo storico in cui sono inseriti i personaggi. Il triangolo che si verrà a creare tra lui, Will e Tessa non è sicuramente una perla di originalità, ma non per questo risulta meno intenso ed emozionante.
Libro assolutamente consigliato a chi ha letto la serie "The mortal instruments", ma anche a chi non l'ha fatto, in quanto questa nuova trilogia, pur avendo elementi che introducono la serie successiva, risulta indipendente e ugualmente piacevole anche a chi non conosce le vicende dei moderni shadowhunters.

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Shadowhunters. L'angelo 2013-08-25 12:23:19 Waehrend
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Waehrend Opinione inserita da Waehrend    25 Agosto, 2013
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MERAVIGLIOSO.

ATTENZIONE SPOILERS.

Ho divorato questo libro in due giorni dopo aver concluso Città di vetro, sempre della Clare.
Innanzitutto consiglio di leggere i libri in ordine di pubblicazione secondo la scaletta: City of Bones, City of Ashes, City of Glass, Clockwork Angel, City of Fallen Angels, Clockwork Prince, City of Lost Souls, Clockwork Princess, City of Heavenly Fire. Così si alternano, a un certo punto della lettura, la saga di The Mortal Instruments che vede protagonisti Clary e Jace, con quella di The Infernal Devices che racconta invece la storia delle "origini" ed è ambientata nella Londra Vittoriana.

Clockwork Angel (o L'angelo - le origini in italiano) è il primo libro della trilogia TID e l'ho semplicemente amato.
Innanzitutto c'è da dire che la cura nella descrizione dei personaggi e degli ambienti, dei loro sentimenti e stati d'animo è stata profusa in maniera sicuramente maggiore dalla Clare rispetto ai primi libri di TMI. Alla pari è invece il livello di "mistero": da un lato una Clary che non sa di essere una cacciatrice (tra l'altro nemmeno una cacciatrice qualunque) e dall'altro Tessa Gray che è ignara del fatto di poter mutare il proprio aspetto con quello di altre persone finchè non viene rapita dalle Sorelle Oscure.

Lo stile è come sempre piacevole e, come detto, il libro si divora facilmente, ancor più di City of Ashes per fare un esempio (che è il libro della saga che ho letto più lentamente).
Ovviamente l'ambientazione fa anche il suo lavoro: in TID abbiamo una Londra Vittoriana certamente più intrigante della moderna New York.

Tuttavia, volevo porre la mia attenzione sui personaggi di William Herondale e James Carstairs, che ritengo essere meravigliosi. Non solo ci saranno risvolti che nessuno di noi potrebbe immaginare durante la lettura di questo primo volume, ma Will in particolare è come se avesse mantenuto in me un'ardente fiammella durante tutta la lettura. Se siete ragazze o donne, sappiate che non c'è scampo: non ci si può non innamorare di Will Herondale. Per chi conosce Harry Potter e ha letto la saga della Clare sicuramente ha trovato in Will una fusione tra il fascino e l'animo ribelle e tormentato di Sirius Black e l'ironia spavalda di James Potter.
James Carstairs, invece, anche detto Jem, è praticamente l'opposto. Sempre per chi ha letto Harry Potter, se dico Remus Lupin probabilmente ho già inquadrato un po' il personaggio.
Entrambi comunque hanno una loro storia ed un loro passato decisamente interessanti.
Al contrario e come spesso mi capita, non ho apprezzato proprio per niente il personaggio di Theresa (Tessa) Gray, che impallidisce in confronto a Clary di TMI. Probabilmente è il periodo storico in cui tutta la storia è ambientata, ma sinceramente tra i personaggi femminili di questo libro salvo solo Charlotte.

In generale, penso che la trilogia TID sia un tantino qualitativamente superiore alla saga di TMI, che comunque ho amato lo stesso.
Consiglio la lettura di Clockwork Angel a chi, ovviamente ha già letto i libri precedenti citati sopra, ma anche a chi non li ha letti in quanto si tratta di una storia che, sebbene abbia collegamenti con quella di Clary e Jace, si può apprezzare anche come trilogia a se stante.
Se amate il mistero, le atmosfere anche un po' cupe e le storie d'amore che vi lasciano il cuore a brandelli, fa decisamente per voi.

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Shadowhunters. L'angelo 2012-09-26 14:21:05 sabrinat2601
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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    26 Settembre, 2012
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Shadowhunters nell'800

L'autrice della fortunata trilogia Shadowhunters, arriva in libreria con una nuova serie, un prequel, dedicata al mondo dei nephilin, vampiri, stregoni & co.
Siamo in Inghilterra, nella fine dell'800, in piena rivoluzione industriale. La giovane protagonista è Tess, un'orfana che si trasferisce da New York a Londra per raggiungere il fratello, Nate, unico parente rimastole in vita. Qui inizia la sua avventura: viene rapita da due signore che la costringeranno a conoscere i suoi poteri e ad usarli per i loro scopi... si perchè Tess è una mutaforma, è in grado quindi di prendere le sembianze di chiunque.
Fortunatamente verrà salvata da un ironico e scorbutico shadowhunter, Will (che onestamente ricorda molto il Jacce della prima trilogia, così come altri personaggi).
In un elevarsi di azione e mistero Cassandra Clare ci racconta un'avvincete fantasy che tiene col fiato sospeso fino all'ultimo paragrafo.
Consigliatissimo.

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Shadowhunters....i primi tre...
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Shadowhunters. L'angelo 2011-10-10 20:47:19 Lady Aileen
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    10 Ottobre, 2011
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Mi aspettavo qualcosa di diverso

Shadowhunter. Le origini, L'Angelo è il primo di una nuova saga di Cassandra Clare e rappresenta il prequel della serie Mortal Instruments.
Il romanzo è ambientato in Epoca Vittoriana ma purtroppo si sente poco l'atmosfera ottocentesca nonostante carrozze e cavalli ed è un vero peccato.
Lo stile è scorrevole, dettagliato e visivo ma ci sono alcuni punti in cui risulta un po' prolisso. I personaggi sono abbastanza credibili anche se a volte risultano un pò scontati nella caratterizzazione.
Tessa, la protagonista, è una ragazza appassionata di romanzi ma quanto al carattere non mi ha entusiasmato molto. Il protagonista maschile è forse quello che più colpisce ed intriga ma forse perché somoglia a Jace? I personaggi secondari non sono pochi e forse sono quelli più interessanti.
La trama è intrigante con la giusta dose di colpi di scena e d'azione ma il finale purtroppo da una parte risolve qualche questione ma dall'altra finisce proprio sul più bello.
Una lettura per adolescenti che mescola romanticismo, misteri ed elementi paranormali.

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