Narrativa straniera Fantasy Shadowhunters. Città di vetro
 

Shadowhunters. Città di vetro Shadowhunters. Città di vetro

Shadowhunters. Città di vetro

Letteratura straniera

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Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una Cacciatrice di demoni, ma ha l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera di suo padre Valentine, Clary si trova costretta ad attraversare il portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d'origine ancestrale degli Shadowhunters, in cui entrare senza permesso è proibito.



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Shadowhunters. Città di vetro 2022-03-18 10:52:40 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    18 Marzo, 2022
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Magnus riuscirà mai a farsi pagare?

"«Che ne dici di questa storia, vampiro?»
«Dico che è pura follia» rispose Simon. «E ha più buchi di Kent Avenue a Brooklyn, che, per inciso, non viene riasfaltata da anni. Non capisco dove spera di arrivare»"

Di solito tendo a scegliere come citazioni delle frasi che richiamino il titolo del libro in questione oppure collegate all'illustrazione sulla copertina, ma per "Città di vetro" ho voluto optare per un breve scambio di battute perché penso che questo dialogo riesca a riassumere in pieno il mio pensiero sulla serie (almeno per ora): è piena di buchi di trama e trovate assurde, però non posso fare a meno di essere genuinamente incuriosita di scoprire dove l'autrice voglia andare a parare.
In questo terzo capitolo, la trama ci porta ad Idris -la patria degli Shadowhunters- anche se non è sempre facile tenerlo a mente: infatti, se si escludono le location diverse, ci ritroviamo sempre con i personaggi conosciuti a New York. La minaccia di Valentine e del suo esercito di demoni diventa sempre più concreta, così i nostri eroi si trovano a dover tentare ogni via per fermalo, mentre sono ancora divisi dai dissidi interni tra Nephilim e Nascosti; un intreccio che ho trovato abbastanza ben gestito e molto più ricco d'azione rispetto ai libri precedenti. Il grosso deficit di questa trama sta nei suoi pretesti fiacchi: le motivazioni che muovono i tre protagonisti sono davvero ridicole, si tratti della sempre presente impulsività di Clary o di un conveniente (ed immotivato) attacco nemico per Jace e Simon.
Pur avendo trovato interessanti diversi sviluppi della storia, mi ha infastidita la rapidità con cui sono stati messi in scena. E questo vale sia per le varie missioni che i protagonisti portano a compimento senza la minima fatica, sia per la risoluzione delle diverse sottotrame romantiche: una in particolare viene sviluppata totalmente off page, tanto da farmi sorgere il dubbio di aver saltato qualche scena. La conseguenza di tutto ciò è ovviamente una narrazione dove si percepisce in modo netto la mancanza del fattore tensione.
Sul versante dei personaggi, ammetto di non provare particolari emozioni per quelli introdotti in questo volume, mentre sui vecchi la mia opinione rimane immutata: i migliori sono quelli secondari, che però dobbiamo sacrificare per lasciare tutto lo spazio ai fastidiosi protagonisti; per lo meno Simon si riscatta un po', dopo tre libri di dubbissima utilità. Mi ha comunque molto divertita notare che ogni personaggio giovane viene descritto come fosse l'esatta copia di uno dei genitori, perché ovviamente tra gli Shadowhunters la genetica segue una logica tutta sua.
Per quanto riguarda world building e sistema magico, preferisco sorvolare: se penso a tutte le regole introdotte da Clare, che vengono smentite dopo tre pagine, mi innervosisco inutilmente. Giusto per menzionare l'esempio più lampante, le difese magiche di Alicante hanno protetto la città per secoli ma in questo libro sono del tutto inutili, tanto che chiunque riesce ad entrare ed uscire senza alcun problema. In pratica, c'erano più controlli da noi ai tempi del lockdown.
Nonostante i molti difetti, il romanzo funziona bene come finale per la serie... peccato che non sia il finale! Ora sono curiosa di sapere cosa succederà nei prossimi tre libri, soprattutto perché gli Strumenti Mortali sono stati scoperti e le poche sottotrame aperte non forniscono indicazioni chiare. Spero soltanto che la cara Cassandra non debba ricorrere a risurrezioni random per giustificare i seguiti.

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Shadowhunters. Città di vetro 2018-01-09 11:55:51 ClaudiaM
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ClaudiaM Opinione inserita da ClaudiaM    09 Gennaio, 2018
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Le torri antidemone di San Gimignano!

Ultimo libro della prima trilogia di Shadowhunters e anche il migliore dei tre. Le vicende sono quasi totalmente ambientate ad Alicante, ossia la Città di Vetro, capitale di Idris. Questa regione abitata prettamente da Cacciatori ci catapulta in un mondo più fantasioso di New York, in un luogo dai tratti medievaleggianti (per il nostro orgoglio, dopo che Stephenie Meyer ha ambientato New Moon anche a Volterra, Cassandra Clare paragona Alicante a San Gimignano!) dove i mondani non si avvicinano, la tecnologia non funziona e le auto non transitano. Un piccolo angolo magico dove tutto ha avuto inizio, dove Jonathan Shadowhunter invocò l’Angelo Raziel per creare la stirpe dei Cacciatori.
Nel romanzo vengono approfondite diverse trame che erano o in sospeso o apparentemente dimenticate. Scopriamo il passato della famiglia Morgenstern da più punti di vista, viaggiamo a cavallo in cerca di risposte per salvare Jocelyn, assistiamo a rivelazioni terribili sulle azioni di un uomo folle, ci prepariamo a combattere una guerra con alleati che non sospettavamo, conosciamo nuovi personaggi di cui non sappiamo se e quanto fidarci e diciamo addio ad altri che avevamo da poco imparato ad amare. Ci sono tragedie e ci sono belle rivelazioni, i personaggi secondari riescono a conquistarsi capitoli incentrati su di loro (Alec!) e in questo modo riusciamo a conoscerli ancora meglio.
Quindi, che dire? Sono soddisfatta!
Continuo a pensare che Clary sia una rompiscatole combina guai, che quel che tocca rompe e che a volte farebbe meglio a starsene zitta e buona invece che cacciarsi nei guai. Cosa che non dimenticano di farle notare anche Isabelle, Jace e il cattivone di turno che no, non è Valentine. Non solo, almeno. Mi sono ritrovata ad annuire con rassegnazione quando tale nemico (di cui non rivelerò il nome, anche se credo che oramai lo conosciate tutti) disse: “Ci sono nell’universo dimensioni demoniache immerse nel buio più assoluto che hanno più luce dei vostri cervelli”. Insomma, dai, riferendosi anche a Clary, come dargli torto?!
Consigliato, con tanto di 30 scrollamenti di spalle!

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Shadowhunters. Città di vetro 2015-01-08 13:12:05 JuliettaFlabber
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JuliettaFlabber Opinione inserita da JuliettaFlabber    08 Gennaio, 2015
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Uno per tutti e tutti per uno!

Ho approfittato delle vacanze di Natale per leggere i primi tre libri della saga Shadowhunters.
Come, forse, avrete notato non ho recensito i primi due. Il primo non l’ho recensito perché, oltre alla mancanza di tempo non mi aveva per niente stimolato. Il secondo ha riacceso un piccolo interesse in me, ma non sono riuscita a recensirlo perché i pranzi e le cene delle feste mi hanno tenuta parecchio impegnata :-P ! Così ho pensato di concentrare tutta la mia attenzione nella recensione del terzo e ultimo libro della prima trilogia. SHADOWUNTERS –C ITTA’ DI VETRO.

Dopo aver conosciuto Clary e Jace, essere entrati nel mondo degli Shadowhunters di New York, aver scoperto la vita e gli interessi di alcuni Nascosti ed aver scoperto i piani di Valentine, verrà finalmente il momento di partire per Idris.
Idris è la patria di tutti gli shadowhunters. La sua capitale e unica cittadina è Alicante, con i suoi paesaggi mozzafiato, la Guardia e la sala del consiglio (dove 16 anni prima vennero firmati il patti con i nascosti). Circondata dalle torri di vetro anti-demoni, Alicante verrà assaltata dal malvagio Valentine e dalla suo esercito demoniaco. Sarà proprio un esperimento di Valentine ad abbattere le barriere magiche e millenarie della città.

Clary e Jace continueranno a combattere (con scarsi risultati)contro il loro amore.
Cercheranno la verità sul loro passato, sulle profezie del popolo fatato, visiteranno i luoghi della loro infanzia e conosceranno numerosi personaggi con misteri e segreti; alcuni di essi si dimostreranno gentili e disponibili. Altri, antipatici, falsi e meschini.
Inoltre, in questo terzo libro ritroveremo tutti i personaggi incontrati nei libri precedenti da: Simon e Maya ai fratelli Lightwood , l’ex tutore di Jace, Hodge ed il quasi padre di Clary e capobranco dei licantropi, Luke. Ma soprattutto il numero uno…il fantastico Magnus Bane, il potentissimo sommo stregone di Brooklin. Eccentrico, stiloso, con la passione per i party e per i glitter (non posso nascondervi che si tratta del mio personaggio preferito).

Ogni dettagli è descritto alla perfezione, la Clare ha costruito un mondo nuovo. L’ha immaginato benissimo e l’ha impresso tra le righe. La storia è ricca di colpi di scena, e mi sono spesso trovata con il cuore in gola, perché mi immedesimavo nei personaggi, mi sembrava di essere con loro ad Alicante. Verso il finale, quasi ogni notte, mi capitava di sognare che disegnavo rune dell’alleanza con Clary per combattere il male, oppure di visitare l’Hotel Dumort alla ricerca di qualche bellissimo vampiro :-D .

Insomma, dopo un primo libro “appena passabile” ed un secondo “mediocre” questo è stato bellissimo!! Non faccio spoiler di nessun tipo perché chi è arrivato ad interessarsi a questa recensione avrà già un’idea sulla storia degli Shadowhunters (essendo questo già il terzo libro). Magari desidererà un piccolo incoraggiamento nella lettura ma, di certo, non vorrà farsi rovinare i colpi di scena che sono davvero tantissimi e davvero molto emozionanti.

Ho cominciato le letture del 2015 alla grande grazie a questo libro.

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Shadowhunters. Città di vetro 2014-12-28 09:50:55 Minuscola
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Minuscola Opinione inserita da Minuscola    28 Dicembre, 2014
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Mi aspettavo di più

E' il libro finale della prima trilogia degli Shadowhunters e sinceramente, come ho scritto nel titolo, mi aspettavo di più.
Non ho provato particolari emozioni, la storia si dipana in maniera abbastanza normale. E' necessaria una guerra per liberare il mondo fatato intero e il conclave dai demoni e da Valentine, ma era davvero necessaria questa guerra? e poi chi l'ha "vista" la guerra?
Non si è capito fino alla fine chi era con chi e quando.

La scrittura è scorrevole, la narrazione valida, ma troppo comprensibile, si sa già dall'inizio e tutto lo fa ben sperare, della storia tra Clary e Jace e si capisce da subito chi è il "buono" e chi il "cattivo".
Certe cose sono troppo scontate e il finale davvero banale.
Non ci sono colpi di scena.
Non voglio fare spoiler quindi non dirò niente, ma mi ha veramente delusa.

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Shadowhunters. Città di vetro 2014-08-13 14:38:53 giada78
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giada78 Opinione inserita da giada78    13 Agosto, 2014
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Finale con i fuochi d'artificio!

Ultimo capitolo che conclude la trilogia Shadowhunter: The mortal instruments della scrittrice Cassandra Clare. La storia è ambientata ad Idris, patria degli Shadowhunter, luogo di pura immaginazione nonostante il nome della capitale sia Alicante - scelta infelice a mio avviso - che viene descritto in modo molto dettagliato dalla Clare. Qui, in un modo o nell'altro, si ritroveranno tutti i personaggi già incontrati nei capitoli precedenti della trilogia: Clary per tentare di risvegliare la madre dal coma, Jace assieme alla sua famiglia adottiva per partecipare alle riunioni del conclave, Luke per proteggere Clary ed infine Simon per colpa di Jace. E come se non bastasse anche Magnus e Maia e Raphael e Hodge e... insomma tutti assieme appassionatamente per un finale con i fuochi d'artificio!
La storia scorre veloce e tutte le storie lasciate aperte o senza tante spiegazioni nei capitoli precedenti trovano una conclusione accettabile e quasi sempre a lieto fine. Anche se la Clare, astutamente, lascia aperto uno spiraglio per continuare la saga degli Shadowhunter facendo sì che il corpo del vero Jonathan non venga ritrovato.
Detto questo -ovvero dopo aver letto i tre libri- è arrivato il momento di tirare le somme: ogni libro è costato -in formato cartaceo- circa 10 euro, per un totale di 30 euro. Sono stati soldi spesi bene? Come prima cosa va detto che 30 euro sono effettivamente tanti: i caratteri sono grandi e tutti e tre i libri potevano essere benissimo condensati in un unico volume (usando un carattere a dimesnione 10 anzichè 14) con un bel risparmio - ma ai giorni nostri il formato "trilogia" va di moda. Tuttavia la storia è divertente e simpatica e in queste afose serate d'estate tiene compagnia -oppure sotto l'ombrellone se preferite. E' quel genere di libri che mi piace definire "fast book": sono come le crocchette di pollo della Mc Donald's: invogliano, una tira un'altra, soddisfano il desiderio di cibi grassi e untuosi e si mangiano velocemente, ma non bisogna esagerare perchè non sono assolutamente salutari. Ecco: un "fast book" è qualcosa di piacevole e veloce da leggere ma non è assolutamente "acculturante": leggere tanti libri di questo genere non rende una persona più colta perchè non contegono nessuna informazione, quindi anche se una volta ogni tanto si possono spendere 30 euro l'importante è non esagerare!

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Shadowhunters. Città di vetro 2013-12-01 22:19:23 Vivix
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Vivix Opinione inserita da Vivix    02 Dicembre, 2013
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Zero emozini

Dopo la delusione del secondo volume della saga avevo deciso di non comprare il seguito, ma mia sorella, assolutamente incantata dalla storia, lo ha preso e così l’ho letto anch’io. Dal punto di vista della scrittura ci sono stati dei miglioramenti: niente erroracci di punteggiatura né “sbalzi” nelle azioni dei personaggi e nemmeno ci sono stati cambiamenti improvvisi di nomi. Miglioramento anche delle descrizioni e un minimo di introspezione in più c’è stata. Inoltre, (con mio immenso piacere) per la prima volta non mi è sembrato di leggere scene già usate. Nei libri precedenti è stata una delle cose che mi ha urtato di più: situazioni, battute e personaggi palesemente tratte da altri film o libri. Come sempre, non sono mancati i colpi di scena: alcuni scontati, altri davvero inaspettati, come, ad esempio, il passato di Jace. Che non fosse davvero il fratello della protagonista, questo era chiaro dal primo momento, ma comunque c’erano dei punti non chiari. Nonostante questo, il libro mi ha lasciato quasi sempre indifferente e non so neanche io esattamente il motivo. Certo la storia trita e ritrita dell’amore proibito non ha aiutato, né tantomeno l’improvvisa sparizione dei sentimenti di Simon per Clary, così come il repentino interesse di Isabelle per il vampiro. Per non parlare poi, della storia di Ithuriel e della morte di Max! Jace e Clary scoprono che gli angeli esistono e che il ragazzo ha sangue di demone nelle vene e cosa fanno?Pensano di far sesso allegramente in mezzo alle macerie della casa distrutta, mi sembra giusto. E Isabelle?Cerca di tirarsi su il morale per la scomparsa del fratellino facendo lo stesso con Simon, salvo poi evitarlo in entrambe le situazioni in calcio d’angolo. Altra cosa che mi è sembrata decisamente forzata è la chiamata di Raziel ed il modo in cui Valentaine viene ucciso, assolutamente ridicolo! Per quanto riguarda i personaggi in sé, la protagonista è rimasta la solita stupida, inutile e debole ragazzina fin quasi alla fine del libro; Jace, il cui carattere tanto mi aveva colpito positivamente, è in questo volume moscio come un palloncino sgonfio: per un motivo o per l’altro è sempre tormentato. Nota positiva, Valentine e Sebastian: la loro caratterizzazione mi è piaciuta molto soprattutto nel finale: l’affetto “paterno” che l’uomo prova per i due e la gelosia che i due fratelli sentono l’uno per l’altro. Per quanto riguarda gli altri, niente da ridire anche se avrei decisamente preferito un approfondimento della storia d’amore tra Magnus (assolutamente mitico) e Alec. Altra cosa che ha suscitato il mio disappunto è che a salvare Jace ci sia andata Isabelle, avrei preferito che ci andasse Clary (almeno avrebbe fatto qualcosa!). Non sono mancati alcuni nonsense e contraddizioni, ad esempio, quasi ad inizio libro Clary pensa di essere simpatica ad Isabelle, più avanti pensa l’esatto opposto; insomma, deciditi!E quando Alec dice a Magnus di averlo chiamato tante volte… scusa non avevi detto che i telefoni non funzionavano?Passando alla scrittura, ho trovato ripetizioni della stessa parola dopo pochissimo, errore che neanche un bimbo delle elementari farebbe!La definizione dei demoni come “cose”, okay, ci sta pure, ma una volta, due, non tremila. I dialoghi, che così tanta forza avevano dato ai libri precedenti, sono qui completamente scontati o comunque, hanno perso la vitalità che li aveva caratterizzati. Infine, la figura di Maia. Nel volume precedente la Clare aveva descritto l’intera vita della ragazza senza alcun motivo, perciò avevo pensato che magari avrebbe avuto un ruolo centrale nel seguito, invece così non è stato, anzi, la ragazza fa solo un paio di brevissime comparse!Penso che la storia possa piacere a qualcuno che da poco si è avvicinato alla lettura, ma per quanto riguarda i veterani… ho qualche dubbio.

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Shadowhunters Città di Ossa - Città di Cenere
Chi da poco si è avvicinato a questo genere
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Shadowhunters. Città di vetro 2013-07-29 15:56:17 Amarilli73
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Amarilli73 Opinione inserita da Amarilli73    29 Luglio, 2013
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Le stelle rifulgono sinistre

Se già in precedenza questa saga aveva i toni da tragedia, qui l’autrice sfoga tutto il suo amore per il melodramma, regalandoci momenti intensi con l’attrazione/repulsione tra Clary e Jace, e l’ombra sempre onnipresente di Valentine, il padre che forse ha amato un tempo, ma che non ha esitato a sacrificare i propri figli per i suoi ideali, e che forse ha ancora spazio per un ultimo gesto affettuoso, anche se ormai è un figlio degli angeli irrimediabilmente perduto.

Quello che doveva essere l’apparente fine di una iniziale trilogia, è in realtà un portone spalancato su una vicenda in continuo divenire.
E anche se per qualche aspetto si può tirare un sospiro di sollievo, le stelle rifulgono sinistre e la pace e il paradiso sembrano ancora molto molto lontani.
Come sempre, lettura carica di emozioni.

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Shadowhunters - Volumi primo e secondo
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Shadowhunters. Città di vetro 2013-01-09 10:56:46 Sordelli
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Sordelli Opinione inserita da Sordelli    09 Gennaio, 2013
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Contro ogni mia più rosea aspettativa

Clary e Jace. Fratello e sorella.
Ma questo...Clary non lo può sopportare. Lei ama Jace più della sua stessa vita e da quando Valentine, il perfido padre, ha svelato loro il legame di parentela, è proprio la sua vita che sta andando sempre più a rotoli.
Come se non bastasse, ora Jace vorrebbe impedirle di andare a Idris, il regno degli Shadowhunters, dove Clary è diretta per cercare lo stregone che potrebbe darle il controincantesimo che risveglierebbe la madre.
Dopo una serie di peripezie e grazie all'immenso potere che Clary possiede, la ragazza si trova finalmente a Idris, infrangendo un numero non ben definito di regole.
Qui si trova ad affrontare la furia di Jace; per fortuna, Sebastian, il cugino della famiglia presso cui i Lightwood alloggiano, si dimostra gentile nei suoi confronti e particolarmente interessato a lei. Cosa si cela dietro a tanta cortesia? Clary non se lo chiede, ma qualcosa (forse il suo sesto senso) le lancia dei segnali ogni volta che è insieme a lui.
Nel frattempo, Valentine trama nell'ombra: quando metterà in atto il suo perfido piano, tutti verranno colti alla sprovvista. Sarà la fine del Conclave e l'inizio dell'egemonia di Valentine? E cosa si nasconde negli esperimenti che lui ha fatto su Clary e Jace? Ma soprattutto...riusciranno i nostri beniamini a resistere all'attrazione che c'è fra loro?

Ebbene...dopo aver letto i primi due, avevo quasi giurato che non avrei preso in mano altri libri; poi, leggendo alcuni commenti, ho deciso di ritentare e di procurarmi gli ebook. E...cavoli! Questo romanzo sì che mi è piaciuto!
Non pensiate che sia perfetto, ma molto bello...sì! Molti passaggi sono scontati e parecchio prevedibili, tuttavia ho apprezzato moltissimo la storia raccontata in questo terzo volume, la cattiveria e il cinismo di alcuni passaggi e, di contro, la tenerezza e la passione di altri.
Sarà che sono in un periodo della mia vita in cui mi piace leggere anche di storie d'amore così complesse e profonde da essere laceranti per l'anima; sarà che qualche colpo di scena, questo romanzo lo riserva; sarà che, semplicemente, mi sono un po' affezionata ai personaggi e non riesco a mollarli più. Sarà quel che sarà, ma questo romanzo mi è piaciuto e ha decisamente costituito il mio ormai indissolubile legame con la sada della Clare.
Infatti ho già iniziato il quarto =)
Da dire c'è che sicuramente è una lettura piuttosto adolescenziale; comunque, non mi vergogno di essermi così appassionata. Del resto, ogni tanto ci vuole qualcosa che ti faccia staccare particolarmente la spina. E per ora, questa saga fa al caso mio!

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Shadowhunters. Città di vetro 2012-07-25 10:46:40 lcicia
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Opinione inserita da lcicia    25 Luglio, 2012

un'esplosione di azione

Il cerchio si chiude e le mille domande che ci hanno assillato durante tutta la trilogia finalmente trovano risposta…e che risposta! Certo sarebbe stato difficile immaginare un qualsiasi finale scontato perché l’autrice è stata abile a mettere molta carne a cuocere mantenendo comunque il contenuto e lo stile sempre molto chiaro ed interessante.

In questo capitolo quello che ho amato di più è l’alone di mistero creato attorno ai personaggi e alla nuova location, l’azione che si scatena con la descrizione di attacchi e combattimenti degni del genere horror-fantasy, senza esclusione di colpi, ancor più (ed è stato possibile) rispetto ai volumi precedenti, ma soprattutto la “nuova” Clary, finalmente descritta con atteggiamenti più maturi vista l’importanza che il suo personaggio ricopre nell’insieme della storia, ma anche dal punto di vista narrativo (è come se i libri fossero raccontati in prima persona).

Per il resto impressionante la mente complessa di Valentine ed i suoi obiettivi, il quale con i suoi atteggiamenti ci riporta al ricordo di personaggi storico-politici che hanno lasciato un segno sulla nostra coscienza, e che perciò restano molto attuali; è bello che l’autrice abbia trattato tante tematiche importanti ed attuali trasponendole in un genere che, a mio parere, può essere adatto ad ogni tipologia di lettore.

Bello anche l’interesse e la cura del profilo psicologico di ogni personaggio, perché in un clima così fantasy fa piacere ritrovare sentimenti e comportamenti molto umani (nel bene e nel male) che accompagnano il lettore in un mondo che di umano ha veramente poco.

Complessivamente note stonate non ho trovate, se non che mi aspettavo un racconto diverso sull’incontro tra Clary e sua madre dopo il risveglio di lei, forse qualcosa di più affettuoso, visto che tutta la storia della ragazza si snoda attorno a questo obiettivo, ma la saga non è ancora finita, perciò…è tutto da vedere!

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gli altri libri della saga ma, mostri a parte, è un libro per tutti.
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Shadowhunters. Città di vetro 2012-02-22 19:54:32 _sectumsempra
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_sectumsempra Opinione inserita da _sectumsempra    22 Febbraio, 2012
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Ottimo finale, ma troppe aspettative

Penso che il titolo dica davvero tutto.
Ebbene io, solitamente, prima di leggere un libro mi documento davvero molto, forse anche troppo, perchè ho paura di rimanerne delusa e di considerarlo un acquisto inutile (e mi è successo diverse volte, quindi meglio prevenire che curare). Su quest'ultimo capitolo ho letto recensioni davvero positive, dicevano tutte che era un libro meraviglioso, stupendo, insuperabile ecc. Ma forse ci siamo solo bagnati prima di piovere. Il fatto è che queste recensioni ti caricano di aspettative e tu pensi davvero "wow, sto per leggere il libro più bello del mondo" e alla fine... bè, ci rimani un po' delusa perchè ti sei caricata per niente. A me è successo più o meno questo. Con ciò non sto dicendo che il libro non è bello (e i miei voti lo dimostrano) ma ritengo di avere esaltato fin troppo quei commenti fino a darli per scontati.
Comunque sia ritengo che sia davvero il miglior libro della saga e sicuramente tutta la saga è entrata nella bibliotaca dei miei preferiti. Ritengo che i personaggi siano stati strutturati ed "articolati" in maniera brillante, la Clare ha saputo risaltare molto bene i tratti psicologici di tutti. Molta emozione e azione, non c'è tanta suspance nel senso che rimani senza fiato e con la bocca spalancata per ore, ma ci sono molte sorprese. Ho dato 5 per il contenuto ma è da interpretare come un 4 e mezzo, lettura consigliata, complimenti alla scrittrice e non appena posso comprerò Città degli Angeli Caduti.

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