Narrativa straniera Fantasy Shadowhunters. Città del fuoco celeste
 

Shadowhunters. Città del fuoco celeste Shadowhunters. Città del fuoco celeste

Shadowhunters. Città del fuoco celeste

Letteratura straniera

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Erchomai, ha detto Sebastian. Sto arrivando. E ancora una volta sul mondo degli Shadowhunters cala l'oscurità. Mentre tutto intorno a loro cade a pezzi, Clary, Jace e Simon devono unirsi con tutti quelli che stanno dalla stessa parte, per combattere il più grande pericolo che la società dei Nephilim abbia mai affrontato: Sebastian, il fratello di Clary. Il traditore, colui che ha scelto il male. Nulla, in questo mondo, può sconfiggerlo, e i tre - uniti da un legame profondo e indissolubile - sono costretti a cercare un altro mondo dove l'estremo scontro abbia una speranza di vittoria. Il mondo dei demoni. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo.



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Shadowhunters. Città del fuoco celeste 2022-11-21 09:32:49 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    21 Novembre, 2022
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Entrata per l'inferno

Con "Città del fuoco celeste" termina la mia epopea (quasi) annuale nell'universo narrativo Shadowhunters creato da Cassandra Clare, che ancor oggi sta sfornando nuovi libri e nuove serie sui Cacciatori di demoni. Per quanto mi riguarda non provo un particolare interesse verso sequel o spin-off assortiti -almeno per il momento-, ma la consapevolezza di avere una dozzina abbonante di potenziali letture a mia disposizione mi conforta un po'.
L'ultimo volume della saga ci porta alla resa dei conti tra gli Shadohunters con i loro alleati (almeno sulla carta) e Sebastian, supportato invece dagli Ottenebrati ossia i Cacciatori che sono stati spinti a bere dalla Coppa Infernale ed ora sono completamente ai suoi ordini. Mentre si arriva pian piano allo scontro decisivo, l'autrice ne approfitta per chiudere gran parte delle sottotrame introdotte negli scorsi libri, ma non solo: presenta anche personaggi e dinamiche atte a preparare il terreno per un paio di volumi spin-off e soprattutto per la trilogia sequel, con protagonisti Emma Carstairs e Julian Blackthorn.
Questo è uno dei tasti dolenti della lettura: Clare è talmente impegnata nell'introdurre questi nuovi personaggi che concede loro molto più spazio del dovuto, infatti il contributo che danno alla storia poteva tranquillamente ricadere su altri caratteri, specialmente in un cast già molto ricco di suo. Da questo punto di vista si è guardato forse un po' troppo al lato economico, cercando di capitalizzare sull'interesse dei lettori per i progetti futuri. Gli altri aspetti che mi hanno fatto storcere il naso sono la gestione della sottotrama di Maureen -totalmente sacrificata, a dispetto della buona base- e il finale interminabile: dal momento del climax all'ultima pagina ci sono fin troppe scene di riempitivo, tra strizzare d'occhio ai fan dell'universo narrativo e momenti di autopromozione.
Nel complesso però penso che il romanzo svolga bene il suo compito, in quanto conclusione della serie, soprattutto perché mette in scena dei combattimenti in grado di far temere per le sorti dei personaggi, almeno quelli secondari. Ho apprezzato poi l'inserimento di diversi confronti più seri del solito, in cui si affrontato tematiche mature con i giusti toni ed i protagonisti fanno dei passi in avanti sia come singoli individui che come coppie.
Però, dal momento che questo è l'ultimo capitolo della saga, volevo inserire un breve commento su come la cara Cassandra ha saputo concludere gli archi narrativi dei personaggi principali; ovviamente omettendo i cognomi per evitare spoiler casuali.
Clarissa "Clary", non l'ho mai apprezzata particolarmente, e non è un segreto: detesto che faccia sempre delle scelte avventate senza mai risponderne solo perché è la specialissima protagonista; la sola nota positiva è che con il procedere della serie al suo POV se ne aggiungono di ben più interessanti. Il suo arco narrativo comunque ha un paio di bei momenti, e uno di questi è proprio in "Città del fuoco celeste".
Jonathan Christopher "Jace", chi si somiglia si piglia, e infatti lui è un altro personaggio che ho mal tollerato fin da subito; semplicemente, non sopporto il cliché del ragazzo tenebroso e tormentato (e direi che è una costante, in famiglia…) che riesce in qualunque cosa dalla lotta all'arte, però le sue interazioni con Simon sono davvero divertenti: urge una bromance su loro due!
Simon, che nella cosiddetta "prima trilogia" non mi diceva molto, mentre da "Città degli angeli caduti" in poi è diventato uno dei miei personaggi preferiti, e sicuramente il mio protagonista preferito. Il suo epilogo è fin troppo positivo per i miei gusti, però continuo ad apprezzare l'evoluzione del suo carattere.
Isabelle "Izzy", altro personaggio che ho molto rivalutato durante la serie, quando finalmente ha avuto spazio per mostrare il suo vero io, oltre lo stereotipo della femme fatale. Mi è piaciuta sia nelle interazioni familiari che in quelle romantiche; sarò impopolare, ma io la preferisco ad Alec.
Alexander "Alec", la sua parabola è l'opposto della sorella, perché in un primo momento mi piaceva parecchio, ma l'evoluzione scelta per lui dall'autrice dal quarto libro non mi ha fatta impazzire; in parte si redime, ma secondo me senza un vero impegno da parte sua. Nell'epilogo però mi ha commosso, anche se mi rendo conto che l'intera scena fosse volta a pubblicizzare "Le cronache di Magnus Bane".
Magnus, in questo caso mi accodo con piacere allo stuolo dei suoi fan, perché al suo carisma è impossibile resistere. Non ho nulla da obiettare sul suo percorso, anche se forse avrei visto bene una conclusione meno blanda e qualche momento in cui mostrasse maggior decisione nelle sue scelte.
Sebastian, aka l'ennesimo antagonista deludente nell'universo narrativo Shadowhunters, che passa dall'essere onnipotente al perdere tutto nell'arco di mezza pagina. Mi sarei aspettata anche in questo caso qualcosa in più, visto quanto spazio l'autrice gli aveva dedicato nel quinto libro, e invece...
Maia, che mi è piaciuta fin da subito; nel corso della serie c'è stato solo un momento in cui il suo comportamento non mi ha convinta particolarmente, ma anche quello è stato sviluppato al meglio. Non posso che essere soddisfatta per il suo epilogo, che definirei meritatissimo senza dubbi.
Raphael, un tasto dolente, perché anche lui mi ha intrigato dall'inizio e quindi avevo delle aspettative piuttosto alte; si intuirà facilmente che la conclusione della sua storia non mi è piaciuta affatto, soprattutto per l'assenza di un minimo di introspezione. Stesso si può dire tra l'altro per la maggior parte dei vampiri presenti nella saga.
Le fatine, che rimangono quasi sempre marginali, anche se intuisco saranno importanti in The Dark Artifices. Non mi hanno mai incuriosito più di tanto, ma per lo meno mantengono un certo fascino dovuto agli elementi folkloristici che le caratterizzano.
Angeli e demoni assortiti, dai quali ci si potrebbe aspettare grandi gesta e battaglie epiche, ma no. Soprattutto i secondi sono una vera tristezza e oscillano tra l'inutilità (vedasi il dispensabile Azazel) ed il disonore di farsi sconfiggere con facilità da un gruppetto di adolescenti male in arnese; fossero rimasti in disparte, avrebbero fatto miglior figura.
Gli adulti, ossia i grandi assenti, cosa abbastanza frequente nelle serie per ragazzi quindi in linea di massima non lo reputo un problema, anzi ci si potrebbe leggere una sottile critica ad una società fossilizzata in rituali desueti e inutili, che inoltre mettono in pericolo la comunità. La maggior parte di loro porta a casa la pagnotta (letteraria), però Jocelyn non la digerisco proprio: per quanto piagnucoli rimane la causa del 90% dei problemi di questa storia e, senza particolare impegno, si becca pure un bel finale. Non c'è giustizia.

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Shadowhunters. Città del fuoco celeste 2015-03-05 11:03:46 JuliettaFlabber
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JuliettaFlabber Opinione inserita da JuliettaFlabber    05 Marzo, 2015
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La fine di qualcosa è solo l’inizio di un’altra

Ultimissimo libro della serie The Mortal Instruments.

“Erchomai” – “Sto arrivando” dice Sebastian sul finale del libro precedente. E Sebastian mantiene sempre le sue promesse.
In quest’ultimo libro gli Shadowhunters si troveranno in grossissima difficoltà. Sebastian ha dichiarato guerra al popolo dei Nephilim e non si arrenderà facilmente.

Già nei primi capitoli troviamo gli Shadowhunters di tutto il mondo in fuga dai propri istituti, diretti alla città di Alicante. L’unico posto che garantisce loro protezione da Sebastian, che non si limita più a torturare gli angeli e a spaventare i nostri amici, ma, con la “nuova” coppa mortale attacca gli istituti e trasforma con la forza tutti gli shadowhunters che li abitano. Rendendoli diabolici e demoniaci.

Per la prima volta da “Città di Vetro” Clary, Jace, Alec e Isabel lasceranno i loro amici e “fidanzati” a New York mentre loro fuggiranno ad Idris con le loro famiglie.
Ma niente paura. Simon, Magnus, Maya e Jordan non resteranno con le mani in mano… anche loro faranno la loro parte!

Presto, “quasi” tutti insieme, combatteranno in un vero e proprio inferno. In un mondo parallelo, abitato da demoni di ogni tipo ma soprattutto da Sebastian che per l’occasione è addirittura stato promosso Rè.
Rè Sebastian, che dall’alto del suo trono d’avorio e oro aspetta con pazienza l’arrivo del gruppo per realizzare i suoi sogni di gloria. Distruggere il popolo dei Nephilim, quello dei mondani, quello dei nascosti ed in fine tutta la terra.

Sui due fronti troviamo: da una parte l’esercito di Sebastian, con le forze demoniache al gran completo e un gruppo di nascosti che si sono ribellati al conclave. Invece dall’altra troviamo, gli Shadowhunters. Soli come mai prima d’ora, ma sostenuti dallo spirito dell’angelo.

Questa battaglia non sarà solo di forza, ma piuttosto sarà una battaglia d’astuzia e d’amore.
I ragazzi sono cresciuti e sembra impossibile che siano passati solo 6 mesi da, Città di Ossa.
Sono tutti più maturi e coscienti della vita, tanto quanto della morte. Molto spesso in questi mesi si sono trovati con “il piede nella fossa” ma la Clare ha sempre trovato il modo giusto (e affatto scontato)per farli resistere. Trasformando la loro vita in qualcosa di unico e inimmaginabile.
I dialoghi e le riflessioni di quest’ultimo libro mi hanno stretto il cuore ed aperto la mente su un mondo che vorrei vivere in prima persona.
Vorrei conoscere per davvero Clary e Jace, vorrei andare all’hotel Dumort con Simon e magari a fare shopping con Isabel e Magnus. Sisi ho bisogno del mio stregone personale per fare shopping! :-D

Insomma, dopo 6 libri di questa serie e 3 della serie “le origini” sono davvero impazzita. :-D

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Shadowhunters. Città del fuoco celeste 2014-12-03 13:42:51 ohGrey
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ohGrey Opinione inserita da ohGrey    03 Dicembre, 2014
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Il Gran Finale

"Città del fuoco celeste" è l'ultimo libro della prima saga sugli Shadowhunters, The Mortal Instruments. Un finale, a mio parere, assolutamente fantastico. Tutti i tasselli del puzzle tornano al loro posto, anche se i colpi di scena non mancano. Vediamo l'effettiva crescita dei personaggi, e ci rendiamo conto che gli eventi che hanno vissuto li hanno effettivamente cambiati, rendendoli più forti. Vengono introdotti anche dei nuovi personaggi che rivedremo nella prossima saga di Cassandra Clare, The Dark Artifices. Il finale, poi, mi ha molto affascinato: per chi non ha letto le Origini, è sicuramente un buon modo per convincerti ad avvicinarti anche a quella trilogia. Insomma, è sicuramente il libro più bello di questa saga, a parere mio. La Clare, inoltre, è una delle poche autrici fantasy che non fa una strage di personaggi principali in ogni libro. Certo, le morti non mancano (e per due personaggi mi è davvero dispiaciuto), ma non sono troppo sconvolgenti.

Per concludere, riporto alcuni frammenti che mi hanno colpito:
"Gli eroi non sono sempre quelli che vincono. Sono quelli che perdono, a volte. Però continuano a combattere, continuano a provarci. Non si arrendono. Ed è questo che fa di loro degli eroi."

"-Ti sei mai sentito come se il tuo cuore fosse così pieno da darti l’impressione di scoppiare in mille pezzi da un momento all’altro?
-Le armi, quando vengono rotte e riaggiustate, possono essere più resistenti nei punti di giuntura. Forse con i cuori è lo stesso."

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Shadowhunters. Città del fuoco celeste 2014-09-27 20:49:04 Vivix
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Vivix Opinione inserita da Vivix    27 Settembre, 2014
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Ottima conclusione

Ultimo capitolo della saga; non potevo non leggerlo dopo aver sopportato –sì, esatto, sopportato perché, eccetto il primo, gli altri mi erano piaciuti sempre meno- la Clare per tutti e cinque i libri di TMI.
Se c’è qualcosa di davvero straordinario in Cassandra, a mio avviso è la fantasia che come sempre non manca, e l’aiuta a creare una ottima trama per questo capitolo conclusivo. Credo comunque che si sia dilungata un po’ troppo –siamo intorno alle 700 pagine!- di fatti a un certo punto non desideravo altro che la resa dei conti che invece, veniva sempre rimandata.
In linea con i due libri precedenti, non troviamo un unico POV ma ce ne sono un infinità, inclusi quelli di personaggi molto marginali. Questa tecnica, per quanto piuttosto gradita –sì, perché arrivati a questo punto ci si è talmente affezionati ad ognuno di loro da volerli sentire il più vicino possibile- ha causato spesso un po’ di confusione e una certa ripetitività: uno stesso avvenimento veniva ripetuto trentamila volte perché doveva essere spiegato ai vari personaggi. Nonostante questo, grande ammirazione per la Clare poiché rispetto al primo libro ha fatto davvero dei passi da gigante per quanto riguarda la scrittura che è finalmente degna della sua fama, con tutte le descrizioni paesaggistiche, le introspezioni ed i dettagli giusti.
La cosa che più mi ha fatto piacere e che mi ha fatto riflettere sull’abilità dell’autrice è stata la crescita dei protagonisti. Leggendo non potevo fare a meno di confrontarli con quelli del primo volume e notavo persone completamente nuove e mature, complete. Jace che finalmente abbandona parte delle sue perenni difese; Clary che non ragiona più come una mondana; Alec che acquista sicurezza; Isabelle che si permette di amare. Anche le love story maturano: il rapporto tra Clary e Jace diventa meravigliosamente maturo con i due che si fidano l’un l’altro senza più dubbi o incertezze; Alec e Magnus si rimettono insieme dopo aver capito la profondità dei loro sentimenti ed aver spianato le divergenze. E’ possibile notare una crescita anche nella loro amicizia: in “Città di Ossa” Jace e gli altri odiavano o ignoravano Simon che qui è finalmente pienamente parte del gruppo e non più l’inutile amico della protagonista; Isabelle e Clary si detestavano a vicenda mentre ora si consolano; Alec non sopportava Clary e adesso la abbraccia.
Oltre ai vecchi personaggi ne troviamo di nuovi che subito conquistano il lettore e che saranno i protagonisti della nuova trilogia ambientata a Los Angeles. Mossa astuta che garantisce alla Clare la continuazione del mondo Shadowhunters.
E, infine, ciò che in ASSOLUTO ho più amato in questo libro: Jem, Tessa e ogni altro tipo di riferimento a TID. Jem è stato il mio personaggio preferito ne “Le Origini” perciò ogni qualvolta compariva mi emozionavo tantissimo, per non parlare dell’epilogo dove ci sono una miriade di stupendi crossover e addirittura compare Tessa che fa la conoscenza dei discendenti delle persone a lei più care: il mio cuore poteva scoppiare da un momento all’altro!Per quanto mi riguarda l’intera storia è stata abbastanza piacevole, ma ciò che l’ha elevata allo stupendo è sono stati proprio gli influssi di TDI!!!

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Shadowhunters. Città del fuoco celeste 2014-09-04 10:31:13 Giovanni
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Opinione inserita da Giovanni    04 Settembre, 2014

LIBRO SUPERBO

Allora, cercherò di recensire questo libro senza essere troppo di parte, essendo un fan della saga scritta da Cassandra Clare. L'autrice con questo libro ha saputo concludere la saga in bellezza, riprendendosi da libri abbastanza noiosi e ripetitivi come città degli angeli caduti e città delle anime perdute.
Il libro si apre subito con un prologo che colpisce nel cuore del lettore, da qui fino alla fine del libro non ci sarà mai un attimo di quiete, il lettore sarà sempre pervaso dall'ansia e dall'adrenalina.
700 pagine e passa che si leggono con gusto e velocemente. Un aspetto della scrittura della Clare particolare è l'uso continuo di citazioni dalla bibbia o da poesie, che rendono il libro uno pseudo manoscritto. In questo libro si incontreranno anche alcuni personaggi incontrati nella trilogia prequel delle Origini e si potrà avere una risposta anche a molti questiti che ci siamo fatti lungo la lettura della saga. Ma, non si comcluderà la storia di due nuovi personaggi Emma e Jules, migliori amici e futuri parabatai, perchè infatti saranno i protagonisti della trilogia sequel The Dark Artifices.
Lettura consigliatissima.

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