Riscatto. La confraternita del pugnale nero
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Il divoratore di peccati
Settimo appuntamento con la saga che ha ormai conquistato non solo il mio ma il cuore di milioni di lettrici: La Confraternita del Pugnale Nero.
Questa è stata la volta di Riscatto (per quanto concerne le pubblicazioni Rizzoli); e devo ammettere, per amore di verità, che all’inizio ci ho messo un po’ a carburare nella lettura.
Sarà che è giunto finalmente il turno di Rehvenge, il famigerato divoratore di peccati, così detto perché appartenente per metà alla razza dei Sympath e quindi in grado di insinuarsi nella mente delle persone e di controllarle, e a me non è che lui sia mai stato così simpatico.
Certo, pure la Ward un po’ pretenziosa; per sei volumi a Rehvenge gli mettiamo in mano la gestione dello Zerosum , covo di prostitute, spacciatori e giri strani ; lo facciamo apparire inflessibile, duro e crudo come solo i malavitosi sanno essere, e poi all’improvviso, POF!, dobbiamo imparare nuovamente a conoscerlo.
Perché lui, il Rehvengeione con la cresta da moicano e la mania di doparsi per tenere a bada la sua natura di Sympath, si innamora perdutamente della bella, innocente e pur coraggiosa Elhena e quasi quasi sarebbe tentato di mettere la testa a posto.
Ma non tutto è così semplice e fattibile per i nostri eroi della Confraternita, ormai lo abbiamo appurato; c’è sempre da fare i conti con la Lessening Society; con gli impicci della Glymera, l’aristocrazia vampiresca; con le ossessioni sociopatiche dell’intera colonia dei Sympath a cui Rehvenge effettivamente appartiene.
Insomma, nonostante abbia trovato la storia d’amore tra Rev ed Elhena un tantino buttata lì e poco articolata, alla fine, nel complesso, il romanzo mi ha come ogni volta catturato. Grandioso il consueto talento dell’autrice nel regalare descrizioni, colpi di scena e nel far procedere gli eventi senza lasciare indietro nessuno dei personaggi.
Un applausone, in particolare, per la maniera eccellente con cui sono state gettate le basi della narrazione che riguarderà John Mathew e l’affascinante e temuta Xhex.
Pensavi tu, cara la mia J.R., di lasciarmi a bocca aperta per l’amo lanciato nell’attesa spasmodica della prossima uscita Rizzoli: e invece, no! Mi sono già procurata l’ottavo volume in edizione Mondolibri e, tiè!, me lo sto già divorando a caldo.
John e Xhex for ever: sono loro i miei preferiti!
p.s. Un appello in coda rispetto alla inventiva della Ward: ma come le verranno in mente certe shikkerie? In un modo o nell’altro, un uncino lo vorrei tanto pure io!
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QUANTO CI PIACE IL BELLO DANNATO
Finalmente, dopo i vari volumi dedicati dalla Ward ai guerrieri della Confraternita, arriva quello con protagonista il Reverendo, Rehvenge. Questo personaggio era già apparso ai tempi della storia di Bella, quando lei lo aveva delineato come un fratello terribilmente possessivo ed orgoglioso, un carattere aspro.
Rispetto alla Confraternita, Rehvenge è un civile, anche se ha molto del guerriero.
Nato dall'unione forzata di un'Eletta con un Sympath, è un mezzosangue, combattuto tra la sua natura malvagia di sympath e i suoi istinti di vampiro, e cerca di attenuare questo suo disagio drogandosi e annullando sè stesso nei suoi traffiti illeciti (traffici che poi scopriamo essere non una sua scelta ma un obbligo legato a un ricatto di una cattivissima parente).
Sembra essere immune anche al fascino femminile, se si eccettua il breve legame con Marissa, quando le donava il suo sangue per amicizia.
Poi incontra l'infermiera Ehlena, un tempo membro di una famiglia aristocratica ed ora decaduta e povera, alle prese con un padre vecchio e prigioniero della sua pazzia. A dispetto della sua condizione, Ehlena è una donna forte, straordinariamente concreta. Io amato questa protagonista al pari di Bella.
Tra questi due personaggi così forti e problematici la stora d'amore è potente e credibile.
Quando poi Rehvenge viene fatto prigioniero, e le sue donne Ehlena e Xhex vanno a salvarlo.. insieme ai guerrieri della Confraternita, il romanzo raggiunge la sua parte più avvincente.
Altro punto di forza, il dipanarsi e il crescere di altri personaggi che si fanno sempre più stuzzicanti: Xhex, l'avvocato vampiro Saxton, i nuovi arrivati tra i guerrieri nella Confraternita...
Si chiude il libro con l'impazienza di iniziare il volume successivo.
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....e il suo pugno era quello con tatuato sulle no
Questo dovrebbe essere il libro dedicato a Rhevenge (che io attendevo con ansia) e invece scopro che è una full-immersion nella confraternita!!! Fantastico. I fratelli riuniti al gran completo. Qui non manca proprio nessuno! Neanche alcuni abitanti del fado... Penso che tra queste pagine la mitica e impareggiabile Ward abbia voluto dare ampio spazio ai vampiri innamorati (non a caso al plurale) ma soprattutto alle loro Shellan che detengono il vero potere sui loro cuori e la loro voglia di vivere. Ah, tripudio dell'amore....a tutti i livelli....nascono nuovi amori destinati ad essere messi alla prova, crescono nuove alleanze rafforzate dalla lealtà verso i fratelli e gli amici. Chiudo gli occhi e vedo V che gioca a biliardo con Butch....vedo l'uomo sfolgorante che rischia di essere preso a calci nel c...o appena apre bocca....vedo i fratelli che si inchinano davanti al loro re e alla loro regina... e vedo dietro questi guerrieri e le loro shellan, la famiglia.....quella che non ti volterà mai le spalle
Allora, perchè leggere un confratello alla volta quando puoi avere il pacchetto intero?
Ward...grazie di esistere!!!
"Voi ragazzi avete sempre un debole per le tinte fosche? Mai sentito parlare dell'Ikea?"
Dopo un istante di silenzio, formarono un semicerchio ai piedi dello scalone e ognuno strinse a pugno la mano con cui usava impugnare le armi. Poi, con un sonoro grido di guerra, si piegarono sul ginocchio destro battendo con forza le nocche sul pavimento a mosaico.