Possesso
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Una Ward da 10 e lode!
Eccoci arrivati al quinto appuntamento con la confraternita! Protagonista questa volta è Vishous con i suoi terrificanti ricordi.
E ancora una volta la Ward non mi ha delusa, anzi! Ha superato se stessa in questo romanzo a mio parere!
Ci sono varie cose che mi sono piaciute molto:
Innanzitutto in questo romanzo la Ward è riuscita finalmente a creare un vero e proprio intreccio delle storie dei confratelli; per la prima volta non c'è una coppia che è protagonista assoluta con gli altri come sfondo, ma abbiamo alcuni "coprotagonisti", John e Phury in primis. Il romanzo ne ha sicuramente giovato in quanto, con il cambio di scena, è riuscita a stemperare la tristezza che in certi punti non si poteva fare a meno di provare, cambiando scena e facendoci anche intuire quelli che saranno i prossimi futuri intrecci.
Molto bello è anche il rapporto tra Butch e Vishous che, se già viene sviscerato nel capitolo precedente, in questo romanzo arriva alla sua completa comprensione; e forse, tra tutte le storie d'amore che ci sono in questa saga, l'amicizia tra B e V è forse quella che più mi ha fatto provare tenerezza.
Ovviamente, la Ward non si smentisce mai e vi pare che V potesse avere un apparato genitale "normale"? ovviamente no! Addirittura viene definito come "una mazza da baseball"!! Il fattore erotico/comico si fa decisamente presente! Non solo per le dimensioni di V, ma anche per la descrizione delle scene sadomaso. So che questi tratti del libro dovrebbero se non eccitare il lettore, quantomeno turbarlo; mi dispiace, ma io mi sono fatta delle grandi risate immaginandomi le scene (ok, il sadomaso non è contemplabile nel mio panorama sessuale probabilmente).
Un'altra cosa incredibile avvenuta in questo romanzo riguarda la Vergine Scriba: è e rimane una grandissima s*****a, ma non ho potuto fare a meno di intenerirmi e addirittura commuovermi quando lei compie il sacrificio.
Passiamo ai lati non-positivi (perchè non sono del tutto negativi=) )
Grandi assenti in questo capitolo sono i Lesser!! Ma come, fino al quarto romanzo erano sempre in guerra, continuando a organizzarsi e riorganizzarsi e ora? Volatilizzati tutti, Omega compresi, a parte due o tre che fanno l'apparizione ogni tanto, giusto per farsi uccidere dai fratelli!
Passando a una riflessione più personale, questo romanzo mi è decisamente piaciuto, V è l'uomo che tutte le donne sognano (fatta eccezione per il lato sadomaso per quel che mi riguarda) anche perchè risveglia in tutte noi l'istinto da crocerossine che da sempre ci accompagna! Quindi, concludendo: Ward, se continui così andremo molto d'accordo, sinceramente non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
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V
Altro giro, altro romanzo! Continua l'avventura accanto ai bei fratelli della Confraternita del Pugnale Nero: questa volta tocca al libro di Vishous. Fin dal primo capitolo della serie, in moltissime hanno elogiato questo personaggio definendolo anche il più figo. Sinceramente, m'è stato sulle scatole fin dall'inizio (le fan possono tranquillamente mandarmi a quel paese, tanto non cambio idea). Non ho nulla contro di lui, sia ben chiaro, ma non m'ha mai preso la sua caratterizzazione fisica e psicologica. Premesso questo, passiamo ad esaminare un po' il romanzo a lui dedicato.
La battaglia dei Confratelli contro la Lessing Society continua imperterrita, mescolandosi alle vicende sentimentali di questi maschioni tutto testosterone (che però capitolano davanti alle richieste delle loro donne). Questa è una missione che può rivelarsi mortale e V lo comprende più degli altri. Lui, dotato del dono/maledizione della preveggenza, ha "visto" la caduta di ogni suo singolo compagno e sa che non può far nulla per evitarlo. Nulla può contro il destino, nemmeno quando scorge la sua morte in una delle sue visioni. L'unica cosa che può fare è evitare, per quanto possibile, tutte quelle situazioni che potrebbero render veritiere le premonizioni. Eppure, se le visioni spariscono di punto in bianco, è un bene o un male?
Nel romanzo precedente, se ben ricordate, avevamo lasciato V alle prese con i suoi sentimenti (confusi ed ambigui) per l'amico Butch. Stretto legame d'amicizia, simpatia oppure amore? La questione trova una risoluzione in questo quinto libro, grazie alla comparsa di Jane. Durante uno scontro V viene ferito gravemente e rischia di morire. Trasportato all'ospedale viene operato da Jane che, all'arrivo dei Confratelli, verrà rapita e portata alla Tana per seguirlo nella guarigione. La passione tra umana e vampiro scatta quasi subito (un po' troppo per i miei gusti, se devo essere sincera). Ovviamente, come nelle precedenti storie, il loro amore subirà alti e bassi, ma più per fattori esterni da imputare ad un pezzo da novanta che alle loro divergenze caratteriali.
Scopriamo qualcosa del passato di Vishous e, cosa non da sottovalutare, l'origine dei suoi misteriosi poteri. Riguardo a questo, era abbastanza ovvio capirlo già dal precedente volume (no, non faccio spoiler!), devo ammettere che l'autrice è stata in grado di rendere il background di V abbastanza interessante.
Non posso dire nulla sullo stile narrativo che, grazie alla saggia alternanza di azione e sentimento, riesce a non annoiare il lettore (anche se forse dovrei dire la lettrice ^^). I capitoli finali hanno sollevato il mio senso critico: se da una parte determinate scene m'hanno emozionata (vedi quella con gli uccellini, chi l'ha già letto sa a cosa mi riferisco), dall'altra la risoluzione del problema alla base della "riuscita" della relazione della coppia protagonista m'ha fatto storcere il naso (prevedibile e un poco insensata dall'altra).
Ok, tiriamo le somme su questa lettura. M'è piaciuta?
Sì, l'ho trovata una lettura piacevole e, come sempre, scorrevole e capace di conquistare chi legge fin dalle prime battute.
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Il cuore salvato
Quinto romanzo della mia superamatissima saga della Confraternita del Pugnale Nero e, a mio parere, uno dei più belli.
Il protagonista questa volta è il vampiro Vishous, sicuramente il membro della Confraternita più particolare, misterioso e pieno di segreti nonchè possessore di poteri speciali: la capacità di leggere nella mente, di prevedere il futuro, e, dulcis in fundo, una mano "maledetta" capace di uccidere o distruggere qualunque cosa o persona tocchi.
I primi quattro volumi della serie non svelano praticamente nulla di lui e del suo passato colmo di violenze d'ogni genere e questo qui devo dire che ha soddisfatto pienamente le mie aspettative.
All'inizio della storia troviamo questo duro dal cuore d'oro in piena depressione mista a rabbia: infatti Butch, il suo migliore amico, si è felicemente sposato da poco e questa unione mette a dura prova i forti sentimenti di Vishous nei confronti dell'amico.
Dopo essere rimasto ferito in un combattimento mortale contro un lesser, Vishous viene portato per sbaglio in un ospedale umano e salvato dalla dottoressa Jane Whitcomb.
Profondamente turbato da questo gesto, il vampiro s'innamora perdutamente della sua salvatrice e facendola rapire (quanto li trovo romantici i rapimenti d'amore!) la porta nella base segreta della Confraternita.
Jane (che ho amato fin dalla prime pagine) è una donna tosta, forte, determinata e dall'animo ribelle e non certo propensa a vivere una storia d'amore ma, dopo un lento e lungo travaglio interiore, cade inevitabilmente tra le braccia di Vishous, che qui si rivela in tutta la sua dolcezza e il romanticismo che ha sempre tenuto nascosti, e tra i due sboccia un amore intenso e passionale, oscurato però dalle ombre del destino: infatti il vampiro sarà costretto assai a malincuore a cancellare la memoria alla sua amata, poichè essendo un'umana non deve sapere nulla del mondo dei vampiri, e inoltre Vishous dovrà assolvere a un compito predestinatogli fin dalla nascita che comporterebbe l'inevitabile perdita del suo grande amore....
Bello, bello, bellissimo! E il finale poi....mi è piaciuto talmente tanto che mi ha commossa!
In questo libro oltre alla dolcissima storia di Vishous e Jane, ho amato moltissimo i capitoli dedicati a Phury, un altro vampiro membro della Confraternita, che ossessionato da un amore impossibile, un passato tormentato e un futuro incerto, e bisognoso di pace e tranquillità, cade in un baratro di profonda depressione e autodistruzione.
Siccome Phury sarà il protagonista del prossimo libro della serie, credo che queste parti siano uno splendido preludio per il capitolo successivo, nonchè un incentivo per proseguire la lettura il più rapidamente possibile.
Una cosa che mi è dispiaciuta: in questo volume non c'è la minima traccia di parti riguardanti il punto di vista dei lesser (cosa che non mancava mai nelle storie precedenti) e in questo modo non si capisce nulla dei loro piani o intenzioni. Però non è una cosa del tutto negativa: per quanto essi siano carismatici, astuti, spietati e calcolatori, restano sempre e comunque dei grandissimi antipatici!
Da parte mia faccio il tifo per i vampiri e le forze del bene, eheh.
A questo punto non posso fare altro che inchinarmi di nuovo di fronte alla bravura della mitica Ward che mi ha condannata a restare prigioniera di quel mondo di passione e guerra, di realtà e fantasia, di vampiri e lesser. E ne sono più che entusiasta!
Oltretutto ho notato notevoli miglioramenti stilistici in "Possesso": le scene erotiche, che soffocano la narrazione e rallentano un po' la trama, sono state diminuite per far spazio a un maggior approfondimento interiore dei personaggi, con sentimenti ed emozioni descritte egregiamente.
Inoltre i protagonisti sono i più soltanto i due amanti del volume di turno, ma tutti quanti i personaggi presenti in questo mondo e tutto questo crea un intreccio perfetto, che non fa perdere il filo della narrazione, anzi, l'arricchisce e la rende più verosimile rendendo tangibile un vero e proprio universo reale e fantastico al tempo stesso.
"Possesso" è un libro molto grosso e la cosa per me è sia bella che brutta: più un libro che piace è lungo, più lo si legge volentieri avendo l'impressione che sia infinito, l'unica pecca sono le pause forzate che obbligano a interromperne la lettura... Nonostante facessi altre attività, la mia testa era sempre dentro quel libro e bruciavo dalla voglia di continuarlo e di sapere la fine... Non m'importava niente del resto, continuavo a pensarci e non riuscivo a fare altro, nemmeno a dormire...
Chi può biasimarmi? Sono forse l'unica a provare tutto ciò?
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VISHOUS, AMORE MIO!
Quinto appuntamento con la saga vampiresca più hard al mondo, quella de “La Confraternita del Pugnale Nero”. E non avendo speso una parola per i precedenti quattro volumi, ci tengo ad illuminarvi in breve sul senso complessivo della narrazione.
La Confraternita è composta da circa sette fratelli (uno più uno meno), sette vampiri che, nascosti in una sorta di residenza a dir poco principesca ai confini delle cittadina di Caldwell, combattono il male impersonato dalla Lessing Society, la quale recluta i suoi adepti tra gli umani trasformandoli in spietati non-morti con l’unico scopo di sterminare la razza vampiresca.
I vampiri della Ward, come tutti i vampiri dei nostri giorni, sono vampiri evoluti, possiedono così alcune delle caratteristiche standard – bruciano al sole, necessitano di sangue per la sopravvivenza, sono veloci e forti – e molti di quegli elementi modern-vampiro che con un vampiro effettivamente non ci azzeccano nulla – sono dei buongustai e si pappano la carne arrosto o i tramezzini con la maionese, necessitano di dormire, si dissanguano se si beccano delle brutte ferite e robe di questo genere –.
Ora, senza polemizzare sulla questione, posso candidamente affermare che la saga in se stessa è Formidabile. Sarà che l’autrice è riuscita a costruire un vero e proprio mondo, con delle regole, dei riti, un proprio linguaggio e degli eventi ad incastro perfetto in grado di catturare l’attenzione e di rendere vivi i personaggi non solo in ogni singolo libro ma di volume in volume. Sembrerà banale, ma è difficilissimo, a mio parere, riuscire a far ricordare al lettore nomi, ingranaggi, vicende, particolari, cause e concause per la durata di cinque e più libri.
Ciascun volume racconta principalmente la storia di uno dei fratelli e si può definire autoconclusivo, ma l’evoluzione di nessuno dei numerosi personaggi viene tralasciata, così che diventa impossibile (e scarsamente piacevole) prendere a caso una delle pubblicazioni senza prima aver letto le precedente.
Possesso è incentrato per l’appunto sulla storia di Vishous (detto V), guerriero che possiede il dono della preveggenza ed un’anomalia fisica che tutti pagheremmo per avere: la sua mano è in grado di uccidere all’istante diventando incandescente. A causa del suo forte legame con Butch, unico umano accettato nella confraternita, V vive il matrimonio dell’amico con la vampira Marissa come un abbandono; la perdita lo fa sprofondare in una terribile confusione mentre il suo lato perverso, dovuto principalmente alle sevizie subite da piccolo in un campo di addestramento per vampiri, prende sempre più il sopravvento lasciandolo senza speranza. Ferito mortalmente durante un combattimento, Vishous viene erroneamente portato in un ospedale umano ed operato seduta stante dalla dottoressa Jane. Al suo risveglio, il vampiro capisce che non può rinunciare a quella donna, per cui la fa rapire e se la porta un fine settimana nella sua stanza iniziandola al suo mondo…e non solo. Tra i due è amore con la A maiuscola, non fosse che Jane deve tornare alla sua vita e V, addoloratissimo, è costretto a cancellare i ricordi dalla sua mente - (Che, scusate la schiettezza, è una sfiga bella e buona: sei riuscita a passare tre giorni di passione stratosferica con un fustacchione di vampiro, bello, intelligente, forte, coraggioso e leale…e non ti ricordi più nulla!) -. Ma il destino incombe e, tra colpi di scena, combattimenti ben descritti, novità impellenti e rivelazioni impensabili, le cose possono sempre prendere una svolta inaspettata. Così inaspettata che… sinceramente mi sono chiesta se la Ward si fosse ubriacata o avesse mangiato pesante verso la conclusione del libro.
Il mio smisurato Amore per Vishous ha tuttavia fatto sì che io perdonassi le aspettative tradite. E poi i gusti sono gusti, magari qualcuno avrà a apprezzato il finale più di me (SE QUALCUNO ESISTE SI FACCIA AVANTI: HO BISOGNO DI SFOGARMI!)
Per il resto: Vishous, rimarrai per sempre il mio Unico Grande Amore Vampiro!