Oro sangue
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Opinioni inserite: 3
Distanza emotiva
Dopo cinque libri praticamente perfetti di questa saga che tanto amo credevo che, con il proseguimento dei vari romanzi, non sarei mai stata delusa dalla Ward e dalla mia adorata Confraternita del Pugnale Nero.
Beh, purtroppo mi sbagliavo: questo sesto volume è di gran lunga quello che fra tutti mi è piaciuto di meno.
Innanzitutto bisogna precisare una cosa fondamentale: in “Oro sangue” l’autrice attenua i toni romance-erotici per contenuti maggiormente corali e collettivi. Non si concentra semplicemente sulla coppia protagonista, ma descrive minuziosamente e costantemente le vicende di tutti i personaggi secondari.
Questa scelta, già fatta per i romanzi precedenti, viene ampliata e arricchita ancora di più grazie anche a numerosissimi colpi di scena e rivelazioni totalmente inaspettate e spiazzanti che fa sempre piacere leggere e che coinvolgono a sufficienza. Però, al tempo stesso, questa decisione per una romanticona come me è stata una piccola tragedia: pur interessandomi a questi personaggi di contorno (chi più chi meno), desideravo sapere con tutta me stessa come proseguiva il rapporto fra Phury e Cormia, i due protagonisti, considerando fra l’altro che il loro era un matrimonio combinato e…. Niente. E’stata la ciliegina sulla torta delle delusioni, anche se non dal piano individuale.
Per quanto riguarda Phury, che sembrava il vampiro più tranquillo, pacato e gentile di tutta la banda, qui si affronta il suo profondo tormento interiore, legato ad un amore impossibile, un passato tragico di solitudine e desolazione che riaffiora costantemente e che non è riuscito a cambiare, il gravoso compito divino a cui ha accettato di adempiere e, last but not least, la sua tossicodipendenza.
Cormia, la Prima Sposa assegnata a Phury per volere divino, dovrà imparare a vivere in una realtà che non ha mai conosciuto e far fuoriuscire le sue passioni represse per essere una parte del tutto, avendo così annullato la sua identità.
Ecco, le evoluzioni interiori appena citate dei protagonisti sono rese veramente molto bene, si vivono appieno e si seguono con vero interesse.
Ma devo proprio dirlo: come coppia, Phury e Cormia non mi sono piaciuti granchè.
Passi per il fatto che sono stati obbligati a sposarsi, che devono imparare a conoscersi e ci vuole molto tempo per queste cose ma… Diamine, che lentezza!
Il loro amore vero e proprio comincia dopo circa quattrocentocinquanta pagine, e il libro ne ha cinquecentoquarantanove! Oltretutto non sono sicura che il loro sia vero amore: per quanto l’autrice tenti di descriverne la profondità e la passionalità, io ho sempre percepito una certa distanza fra i due, una piccola lontananza emotiva ed empatica. Mi sono sembrati una coppia un po’forzata, immobile, quasi finta direi.
Non parliamo del finale! Non intendo certo rivelarlo, però mi ha lasciato l’amaro in bocca con i suoi interrogativi e assurdità.
Ma poi, è una mia impressione o lo stile della Ward in questo libro è diventato improvvisamente grezzo ed esageratamente colloquiale?
Giudizio complessivo: carino ma, a mio parere, il meno bello della saga.
Spero di rifarmi con il settimo.
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- sì
- no
Fatemi conoscere la Ward!
Sì, ve ne prego: fatemela conoscere! Voglio toccarla con mano, voglio parlare con lei, voglio che mi spieghi come diamine ha fatto a metter su questa super-fantasmagorica saga in grado di provocare dipendenza uscita dopo uscita, voglio apprendere come ha inventato un mondo intero, e, soprattutto, voglio essere messa al corrente di dove ha preso ispirazione per dare vita agli unici ed insostituibili confratelli del pugnale nero: dalle sue parti si aggirano forse esseri di sesso maschile incarnanti anche solo un paio delle qualità dei vampirotti presenti nei suoi libri? Donne, trasferiamoci!
Questa è la volta di Phury, il gemello buono di Zsadist che avevamo a sua volta incontrato in Porpora, terzo capitolo della saga.
Avevamo lasciato Phury alle prese con il suo impegno di Primale, di prosecutore della razza, e della sua impossibilità a consumare il rito di unione con l’eletta Cormia perché costretta al ruolo di prima sposa.
Phury e Cormia dovranno conoscersi a fondo prima di comprendere cosa si annida veramente nei loro cuori, e dovranno rispettivamente combattere contro i fantasmi di due differenti dipendenze: la tossicodipendenza -(e non fate quella faccia! Anche i vampiri possono incappare nel demone della droga! Se lo dice la Ward…)- ed i principi restrittivi e controproducenti delle tradizioni.
Il tutto ovviamente ben incastrato e allineato con il proseguimento delle vicende riguardanti tutti i nostri eroi, la lotta alla Lessening Society, nuovi avvincenti colpi di scena e scoperte a dir poco sensazionali.
Forse Oro Sangue si distingue ampiamente dai precedenti volumi per una repentina ritirata dell’approfondito aspetto sentimentale e delle molteplici scene di sesso a cui avevamo assistito fino adesso: ma tutto sommato non mi è affatto dispiaciuto: più urban fantasy e meno smielature: brava J.R, ottima ed approvata mossa!
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Caleidoscopico
L'uomo sfolgorante rise. "Bè, guarda chi si rivede, il buon re Wrath e la sua banda di buontemponi. Voialtri dovreste fare degli spettacolini per bambini, tanto mettete allegria, giuro".
Se dovessi paragonare questo episodio della confraternita a qualcosa, lo paragonerei ad un ARCOBALENO!!! Si un'esplosione di colori, un colore per ogni sensazione che mi ha regalato, non ultima una lacrima (strappata a bruciapelo nel finalissimo!), una goccia d'acqua all'interno della quale i colori si sono fusi in qualcosa di indescrivibilmente forte: l'attaccamento alla famiglia! Saranno vampiri ma sono maledettamente, sentimentalmente umani!!! Nei precedenti libri dominava la monocromaticità di un confratello per volta, qui la Ward ha fuso la potenza, la sofferenza, l'odio, l'amore, la passione di tutta la famiglia in un unico assolo al chiaro di luna......e in questo Z ci ha messo lo zampino.....bello, bello, bello! Mamma mia quante cose sono successe in queste 450 pagine!!! Mi verrebbe voglia di raccontare momenti salienti ma non sarebbe corretto nei confronti di chi ancora non avuto il piacere di leggerlo! Tra le cose che mi hanno fatto sorridere, ci sono state, l'ncontro con un nuovo personaggio (l'uomo sfolgorante)che già dalle prime battute si è rivelato sarcastico come piace a me! Potrei continuare ad elencare tante belle sfaccettature ma spoilerare non è corretto. Solo una cosa: penso che sia il più bello e intenso tra tutti quelli letti finora!!!!