La principessa di Landover
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Fine dell'avventura
Ultimo libro dell'esalogia di Landover. La protagonista è la figlia dell'eroe dei cinque libri precedenti: Mistaya Holiday. Ancora una volta la vicenda si sviluppa coinvolgendo due mondi, la Terra e Landover, Mistaya è stata mandata in un college a Seattle per portare avanti la propria istruzione e formazione, ma le cose non vanno come previsto dall'Alto Signore di Landover e la principessa farà presto ritorno a casa.
Vorrei soffermarmi un attimo sulla qualità del ciclo di Landover in toto: Questo ciclo non ha nulla a che fare con ciò per cui Terry Brooks è costantemente celebrato, ovvero il ciclo di Shannara. Con Landover l'autore si è concentrato più sull'elemento fiabesco; in effetti ritroviamo tutti i tipici elementi delle fiabe: Il re, la regina, gli animali parlanti, draghi... e così via. Nonostante ciò, si vede che lo stile è sempre il suo. La lettura è piacevole, mai pesante e la scrittura è molto scorrevole.
Ho particolarmente apprezzato il personaggio di Ben Holiday, tenace e coraggioso anche quando tutto gli rema contro. Ma non sopporto la figlia. L'autore l'ha dipinta come la tipica quindicenne in crisi adolescenziale. Ecco, questa cosa non mi ha fatto impazzire, ma ho comunque apprezzato il libro.
Ad ogni modo, quest'ultimo episodio della saga sembra essere un compendio contenente tutti i personaggi degli episodi precedenti: ritorna Edgewood Dirk, ci sono entrambi i coboldi, c'è di nuovo Haltwhistle, la strega del Crepuscolo e anche gli Gnomi va'Via! Anche se non si sa che fine abbiano fatto i simpaticissimi Fillip e Sot.
Questo connubio di antipatia/simpatia nei confronti della protagonista spinge ad andare avanti nella lettura, come sempre Brooks è maestro nel tenere il lettore incollato ai propri lavori. Quando si inizia a leggere, non la si finisce più. Ciò è reso possibile anche grazie al fatto che i personaggi sono ben caratterizzati e approfonditi. L'elemento che tiene insieme la saga sono proprio i personaggi. Il mago di corte Questor Thews, lo scrivano Abernathy, Ben Holiday. Ritrovare tutti in ogni libro è sempre piacevole e dà un senso di familiarità, come se Landover appartenesse a tutti noi.
Se avete apprezzato il ciclo di Shannara, non potete perdervi l'esalogia di Landover!
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Mistaya
Fino a qualche tempo fa non avevo idea dell’esistenza di questo libro. Mi spiego meglio, credevo semplicemente che il Ciclo di Landover si fosse concluso con la pubblicazione, nel 1995, di “La sfida di Landover”
E chi si sarebbe mai immaginato che dopo 14 anni Terry Brooks avrebbe scritto un altro libro della saga? Di la verità, Terry, sentivi la nostalgia di Landover, vero? Beh, come del resto ogni tuo lettore… potrei azzardare ad ipotizzare che nemmeno “La principessa di Landover” sarà l’ultimo libro della serie… non è così Terry?
Però non aspettare altri 14 anni, 5 sono già passati, ma altri 9, mi sembrano un po’ troppi…
La cosa strana e che il pregio e il difetto il questo libro sono la stessa cosa, ovvero che la protagonista principale è Mistaya, la figlia di Ben Holiday.
È un difetto perché, lo ammetto, Ben Holiday mi mancava e avrei voluto un po’ più di azione da parte sua… altrimenti perché offrirci qualche spunto di riflessione sul Paladino? O farci assaporare un altro, seppur molto breve, viaggio del re di Landover, se la storia è incentrata completamente su Mistaya?
Era per farci tornare alla memoria i vari libri del passato? Può essere, ma il fatto è che io già assaporavo qualcosa che sembrava essermi promesso e che, invece, alla fine, mi è stato negato…
Dall'altro lato Mistaya è, in parte, una degna sostituta di Ben Holiday anche se spesso l’ho trovata insopportabilmente testarda, mentre altre volte coraggiosa e determinata. Ad ogni modo traspariva in modo evidente “l’irrequietezza giovanile” che ben contraddistingue quello strano periodo quando non si è adulti ma neppure bambini… ecco forse l’età dell’adolescenza viene un tantino stereotipata in questo libro…
Sicuramente se lo scopo era quello di far provare avversione per la protagonista nonostante alcuni suoi momenti buoni, beh, posso dire che la principessa di Landover mi è apparsa in tutto e per tutto testarda, cocciuta, capricciosa e un po’ troppo orgogliosa, devo aggiungere altro?
Ma come ho detto ci sono anche i momenti buoni che fanno quasi totalmente dimenticare gli altri o comunque riescono a scusarle quel suo comportamento ribelle, ma in fondo simpatico…
Ad ogni modo l’avventura è avvincente, i personaggi, (buoni o cattivi che siano) sono tutti ben delineati nella loro parte.
È stato davvero un piacere ritrovare i due coboldi Bunion e Parsnip, il mago di corte Questor Thews e lo scrivano Abernathy, ovviamente anche Ben Holiday e Willow non potevano mancare, e perché no? È stato un piacere ritrovare anche Edgewood Dirk!
Un’aventura particolare e avvincente dove compaiono, come vice-protagonisti, i libri e una vastissima biblioteca: Libris.
Spero vivamente di rincontrare Mistaya in una prossima, emozionante avventura!
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La principessa...
Sinceramente, non ho mai letto un libro di Terry Brooks in vita mia (e ora tutti gli appassionati di fantasy grideranno: ), ma devo dire che questo libro mi ha presa sin da subito. Lo stile non è male, poichè non è nè pesante, nè complesso, nè nulla a cui potesse essere assegnato un punteggio inferiore al 4. Per quanto riguarda i contenuti, devo dire che la trama è affascinante e ti cattura. La protagonista, Mistaya Holiday, è una vera peste e l'unica cosa che davvero non sopporto è che quando sbaglia sua madre non si preoccupa, nè nulla. Vabbè, è giustificata dal fatto che è una silfide ed emotivamente è diversa da noi, quindi ok... Ben invece inizialmente sclera ogni cinque minuti, arrabbiandosi spesso con sua figlia, ma quando avrebbe dovuto farlo alla fine perchè sua figlia era scappata, facendo preoccupare tutti e senza dire nulla sta calmo. Ok, capisco che dietro ci sono delle ragioni fondate e doveva dare l'impressione che finalmente avesse capito come relazionarsi con sua figlia, ma di grazia, è una reazione un po' fuori posto. Nonostante ciò, l'ho trovato un buon libro, soprattutto per la trama ben organizzata. Sono curiosa di leggere il prossimo, soprattutto perchè finisce con un finale aperto e lascia alcune questioni in sospeso.