Narrativa straniera Fantasy La principessa di Landover
 

La principessa di Landover La principessa di Landover

La principessa di Landover

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Mistaya, figlia di Ben Holiday, re del magico regno di Landover, ha quindici anni e il padre l’ha mandata a completare la sua istruzione sulla Terra. Ma lei mal sopporta la disciplina e la direttrice è costretta a sospenderla. La principessa torna dunque a Landover, determinata a imparare la magia da Questor Thews. Quando poi Laphroig di Rhyndweir, uno dei signori delle Pianure, si presenta a corte per chiedere la sua mano, Mistaya decide che l’unico modo per vivere la sua vita è andarsene da casa. Ma proprio quando per la prima volta è lontana dai suoi abituali amici, il mago di corte e lo scrivano, la nostra protagonista scopre che una grave minaccia incombe sul regno del padre.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.3  (3)
Contenuto 
 
3.7  (3)
Piacevolezza 
 
4.7  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La principessa di Landover 2018-10-28 17:59:39 FrancescoMirone
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
FrancescoMirone Opinione inserita da FrancescoMirone    28 Ottobre, 2018
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Fine dell'avventura

Ultimo libro dell'esalogia di Landover. La protagonista è la figlia dell'eroe dei cinque libri precedenti: Mistaya Holiday. Ancora una volta la vicenda si sviluppa coinvolgendo due mondi, la Terra e Landover, Mistaya è stata mandata in un college a Seattle per portare avanti la propria istruzione e formazione, ma le cose non vanno come previsto dall'Alto Signore di Landover e la principessa farà presto ritorno a casa.

Vorrei soffermarmi un attimo sulla qualità del ciclo di Landover in toto: Questo ciclo non ha nulla a che fare con ciò per cui Terry Brooks è costantemente celebrato, ovvero il ciclo di Shannara. Con Landover l'autore si è concentrato più sull'elemento fiabesco; in effetti ritroviamo tutti i tipici elementi delle fiabe: Il re, la regina, gli animali parlanti, draghi... e così via. Nonostante ciò, si vede che lo stile è sempre il suo. La lettura è piacevole, mai pesante e la scrittura è molto scorrevole.

Ho particolarmente apprezzato il personaggio di Ben Holiday, tenace e coraggioso anche quando tutto gli rema contro. Ma non sopporto la figlia. L'autore l'ha dipinta come la tipica quindicenne in crisi adolescenziale. Ecco, questa cosa non mi ha fatto impazzire, ma ho comunque apprezzato il libro.

Ad ogni modo, quest'ultimo episodio della saga sembra essere un compendio contenente tutti i personaggi degli episodi precedenti: ritorna Edgewood Dirk, ci sono entrambi i coboldi, c'è di nuovo Haltwhistle, la strega del Crepuscolo e anche gli Gnomi va'Via! Anche se non si sa che fine abbiano fatto i simpaticissimi Fillip e Sot.

Questo connubio di antipatia/simpatia nei confronti della protagonista spinge ad andare avanti nella lettura, come sempre Brooks è maestro nel tenere il lettore incollato ai propri lavori. Quando si inizia a leggere, non la si finisce più. Ciò è reso possibile anche grazie al fatto che i personaggi sono ben caratterizzati e approfonditi. L'elemento che tiene insieme la saga sono proprio i personaggi. Il mago di corte Questor Thews, lo scrivano Abernathy, Ben Holiday. Ritrovare tutti in ogni libro è sempre piacevole e dà un senso di familiarità, come se Landover appartenesse a tutti noi.

Se avete apprezzato il ciclo di Shannara, non potete perdervi l'esalogia di Landover!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ha già letto qualcosa del ciclo di Landover
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
La principessa di Landover 2014-11-07 17:06:16 Elisabetta.N
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    07 Novembre, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Mistaya

Fino a qualche tempo fa non avevo idea dell’esistenza di questo libro. Mi spiego meglio, credevo semplicemente che il Ciclo di Landover si fosse concluso con la pubblicazione, nel 1995, di “La sfida di Landover”
E chi si sarebbe mai immaginato che dopo 14 anni Terry Brooks avrebbe scritto un altro libro della saga? Di la verità, Terry, sentivi la nostalgia di Landover, vero? Beh, come del resto ogni tuo lettore… potrei azzardare ad ipotizzare che nemmeno “La principessa di Landover” sarà l’ultimo libro della serie… non è così Terry?
Però non aspettare altri 14 anni, 5 sono già passati, ma altri 9, mi sembrano un po’ troppi…

La cosa strana e che il pregio e il difetto il questo libro sono la stessa cosa, ovvero che la protagonista principale è Mistaya, la figlia di Ben Holiday.
È un difetto perché, lo ammetto, Ben Holiday mi mancava e avrei voluto un po’ più di azione da parte sua… altrimenti perché offrirci qualche spunto di riflessione sul Paladino? O farci assaporare un altro, seppur molto breve, viaggio del re di Landover, se la storia è incentrata completamente su Mistaya?
Era per farci tornare alla memoria i vari libri del passato? Può essere, ma il fatto è che io già assaporavo qualcosa che sembrava essermi promesso e che, invece, alla fine, mi è stato negato…
Dall'altro lato Mistaya è, in parte, una degna sostituta di Ben Holiday anche se spesso l’ho trovata insopportabilmente testarda, mentre altre volte coraggiosa e determinata. Ad ogni modo traspariva in modo evidente “l’irrequietezza giovanile” che ben contraddistingue quello strano periodo quando non si è adulti ma neppure bambini… ecco forse l’età dell’adolescenza viene un tantino stereotipata in questo libro…
Sicuramente se lo scopo era quello di far provare avversione per la protagonista nonostante alcuni suoi momenti buoni, beh, posso dire che la principessa di Landover mi è apparsa in tutto e per tutto testarda, cocciuta, capricciosa e un po’ troppo orgogliosa, devo aggiungere altro?
Ma come ho detto ci sono anche i momenti buoni che fanno quasi totalmente dimenticare gli altri o comunque riescono a scusarle quel suo comportamento ribelle, ma in fondo simpatico…

Ad ogni modo l’avventura è avvincente, i personaggi, (buoni o cattivi che siano) sono tutti ben delineati nella loro parte.
È stato davvero un piacere ritrovare i due coboldi Bunion e Parsnip, il mago di corte Questor Thews e lo scrivano Abernathy, ovviamente anche Ben Holiday e Willow non potevano mancare, e perché no? È stato un piacere ritrovare anche Edgewood Dirk!

Un’aventura particolare e avvincente dove compaiono, come vice-protagonisti, i libri e una vastissima biblioteca: Libris.

Spero vivamente di rincontrare Mistaya in una prossima, emozionante avventura!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il mondo magico di Landover e seguenti
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
La principessa di Landover 2012-07-17 17:03:07 Shaden
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Shaden Opinione inserita da Shaden    17 Luglio, 2012
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La principessa...

Sinceramente, non ho mai letto un libro di Terry Brooks in vita mia (e ora tutti gli appassionati di fantasy grideranno: ), ma devo dire che questo libro mi ha presa sin da subito. Lo stile non è male, poichè non è nè pesante, nè complesso, nè nulla a cui potesse essere assegnato un punteggio inferiore al 4. Per quanto riguarda i contenuti, devo dire che la trama è affascinante e ti cattura. La protagonista, Mistaya Holiday, è una vera peste e l'unica cosa che davvero non sopporto è che quando sbaglia sua madre non si preoccupa, nè nulla. Vabbè, è giustificata dal fatto che è una silfide ed emotivamente è diversa da noi, quindi ok... Ben invece inizialmente sclera ogni cinque minuti, arrabbiandosi spesso con sua figlia, ma quando avrebbe dovuto farlo alla fine perchè sua figlia era scappata, facendo preoccupare tutti e senza dire nulla sta calmo. Ok, capisco che dietro ci sono delle ragioni fondate e doveva dare l'impressione che finalmente avesse capito come relazionarsi con sua figlia, ma di grazia, è una reazione un po' fuori posto. Nonostante ciò, l'ho trovato un buon libro, soprattutto per la trama ben organizzata. Sono curiosa di leggere il prossimo, soprattutto perchè finisce con un finale aperto e lascia alcune questioni in sospeso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
altri libri di terry brooks o che comunque è appassionato di fantasy
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La mezza guerra
L'impero delle tempeste
Regina delle ombre
Mezzo mondo
La corona di fuoco
Fable
La lama dell'assassina
The Falconer. La trilogia
Tredici lame
La moglie del califfo
Redemptor
Il regno delle ceneri. I libri di Ambha
Arianna
La dea in fiamme
Shorefall
Se Mefistofele sbaglia Faust