La piuma magica di Gwendy
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IL RITORNO DELLA SCATOLA DEI BOTTONI
Gwendy Peterson oggi è una donna in carriera, oltre ad essere una famosa scrittrice è anche una deputata al governo degli Stati Uniti, è felicemente sposata con Ryan un famoso fotografo. Tutto sembra procedere per il meglio, ma proprio quando la vita sembra perfetta, il destino bussa a chiedere il conto.
A pochi giorni dalle ferie di Natale e dal suo ritorno a Castle Rock, Gwendy scopre nel suo ufficio la scatola dei bottoni. La scoperta la fa cadere in un turbine di dubbi e tentazioni che accompagnano il suo ritorno a casa. Come se non bastasse, inoltre, a Castle Rock la popolazione sta trattenendo il respiro a causa della scomparsa di due giovani ragazze, che sembrano essere svanite nel nulla.
Preoccupata per il marito, intrappolato in una zona di guerra mentre girava un servizio fotografico e per le condizioni di salute della madre, Gwendy sente sempre più forte il richiamo della scatola.
Riuscirà a non cadere in tentazione?
A circa tre anni di distanza da La Scatola di Bottoni di Gwendy, il romanzo scritto a quattro mani da Stephen King e Richard Chizmar, Sperling & Kupfer ha portato sul mercato editoriale il secondo capitolo delle avventure di Gwendy Peterson, La Piuma Magica di Gwendy.
Si tratta ancora una volta di un romanzo breve, ma stavolta al timone c’è solo Richard Chizmar, con Stephen King che si è limitato a scrivere la prefazione e a spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare carta bianca al suo collega scrittore, che si è trovato di nuovo ad ambientare la vicenda della sua storia nell’ormai iconica cittadina di Castle Rock, teatro di molte vicende di Stephen King.
Ero molto incuriosito quando ho saputo che sarebbe uscito il seguito di questa storia, tant'è che quando è uscito il libro l'ho praticamente "divorato", purtroppo però ha differenza della scatola dei Bottoni di Gwendy dove ero rimasto molto soddisfatto qui le mie aspettative non sono state appagate. Non ho trovato dei veri colpi di scena e non ho percepito quella giusta dose di suspense e sorpresa che avrei voluto che fosse presente. La storia non ha una sua originalità sia per i temi trattati e per come siano stati raccontati.
L’inizio l’ho trovato molto noioso e lento, Chizmar infatti ha voluto raccontare la vita di ora di Gwendy intervallata da flashback del passato, per dar modo anche a chi non ha letto il primo volume di capire cosa sia successo, ma per chi lo ha letto risulta una ripetizione pesante e noiosa. Bisogna arrivare a circa un quarto del libro per sbloccare un po' la storia e aumentare di poco il "ritmo", ma senza grandi sorprese.
E un libro che si legge molto velocemente, la scrittura è fluida e i personaggi sono descritti molto bene specialmente sul livello emotivo, anche la descrizione delle scene è ben dettagliata e curata nei particolari.
Anche se non mi ha soddisfatto pienamente lo ritengo comunque un buon libro, sicuramente non un best-seller.
Buona lettura.