La notte dei vampiri
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Maltrattiamo le donne
Potrebbe contenere spoiler!!
Qualche anno fa, il titolo mi aveva incuriosito, così questa bruttura è finita sulla mia libreria.
Avevo fatto qualche tentativo precedente di lettura, abbandonato per la violenza del racconto.
Ho letto in giro nelle altre recensioni che il pregio di questo libro è che i vampiri sono cattivi.
Beh, non è l'unico libro in cui i vampiri sono cattivi, Intervista col vampiro o i primi della saga di Anita Blake sono un ottimo esempio, meglio comunque di questo, lì non violentano donne, per giunta incinte.
Comunque, a parte i vampiri cattivi, quello che mi ha lasciato sconvolta è come viene rappresentata la donna in questo libro.
La protagonista è convinta di essere portatrice dell'HIV, va comunque a letto con uno che la picchia, la tiene sequestrata in casa, nuda, umiliata, ammanettata al letto e violentata e questa passa dall'essere contenta di avere un amante focoso al voler scappare. Ovviamente senza proferire parola della possibile malattia sessualmente trasmissibile.
E non dimentichiamoci che lui è un vampiro, quindi dovrebbe bere il suo sangue infetto.
Ma che cosa ce ne importa? Lui è bello, ricco e francese, attacchiamogli qualche bella malattia.
Quando finalmente lui la libera, dopo sevizie e violenze, lei è incinta.
Tralasciando il fatto che, come ogni romanzetto porno soft/rosa/finto horror che si rispetti, l'amore vince su tutto e può cambiare anche una persona orribile, il romanzo, a parer mio, è un miscuglio tra Twilight e 50 sfumature, più violento, più cattivo e che insegna molte cose sbagliate sulla sessualità e su come una donna debba essere trattata.
Il protagonista maschile, non a caso, pensa che tutte le donne del mondo, vampire e non, siano delle... insomma, donne di facili costumi, e non perde occasione per ribadirlo.
Io l'avrei già ammazzato appena apre bocca, visto che sa solo urlare insulti ed ordini perentori, ma lei ovviamente se ne innamora.
Pessimo libro, pessimo insegnamento e pessimo horror.
Sconsigliato.
Indicazioni utili
I vampiri crudeli non si guardano indietro
Ultimamente, il livello eccessivamente zuccheroso di certi romanzi dedicati ai vampiri mi aveva fatto venire un po' di nausea. Per fortuna ho scoperto questa serie dove (quale audacia!) l'autrice non ha paura di tratteggiare un protagonista vampiro che uccide nel quotidiano e senza rimorsi, che non ha paura di mostrarsi ricoperto di sangue, che dorme veramente tutto il giorno su un letto di pietra, al buio e nella solitudine, pieno di contraddizioni crudeli e di una certa dose di follia e di disprezzo, e che ha avuto varie amanti, finite straziate nel momento in cui hanno avuto timore e lo hanno supplicato, risvegliando in lui la sua vera natura bestiale.
Finalmente un vampiro-vampiro, a cui gli occhi non diventano subito a cuoricino quando incontra l'umana ingenua e perduta. Lungi dal cercare una compagna di vita, Andrè vede in Carol semplicemente sangue (da bere) e carne (su cui sfogarsi), un'umana tra le tante, da usare, calpestare, abbandonare e dimenticare facilmente negli anni che scorrono per lui uguali e veloci.
Per questo ho trovato disperata e disperatamente bella la caccia di Carol ai vampiri, la sua lotta per superare la sua inferiorità umana e l'oblio a cui è stata condannata, la sua lotta per riprendersi il figlio che le è stato strappato.
Indubbiamente qua e là vi è qualche incongruenza logica e qualche dettaglio superfluo che va un po' scuotere la linearità della trama, ma è un romanzo che ti prende e si legge d'un fiato, sino a un finale (credo) volutamente sospeso e incompiuto, che ti lascia uno certo strascico di malinconia addosso...